Autoassoluzione della Casta

La Casta si è auto-assolta.

In un tripudio di baci ed abbracci tra pregiudicati,revisionisti e piduisti,si è conclusa in Senato la tre giorni di commemorazione del latitante condannato Bottino Craxi.

Potrebbe anche leggersi come un’ammissione implicita,da parte di chi ha partecipato attivamente alla messa in scena hammamettiana, di aver compiuto gli stessi reati del martire.

Un governo che fa uno dei suoi cavalli di battaglia il rispetto della legge non può permettersi di osannare un pubblico ufficiale che non la rispettò. E’un paradosso.

Io rispetto l’istituzione del “Presidente della Repubblica” quale garante della costituzione italiana,ma non condivido la vergognosa lettera che Napoletano ha inviato alla vedova Assunta in Craxi.

Il nostro Presidente della Repubblica, a mio avviso,male ha fatto a prendere le difese di un personaggio che ricoprì incarichi pubblici di rilevante importanza e che derubò lo stesso Stato del quale fu il primo rappresentante.

E’arrivato il momento di reagire!

Smettiamola di farci anestetizzare dai mass-media e ricominciamo a ragionare con la nostra testa.

Vi sembra normale che uno stato democratico esalti e tessa le lodi di chi ha contribuito ad indebitarlo arricchendo i propri conti personali?A noi no,e su questo non cambieremo mai idea per un semplice motivo:noi siamo ONESTI;chi è onesto NON E’ RICATTABILE;e chi non è ricattabile è un UOMO LIBERO.

Proprio per questo motivo,nel panorama politico italiano,solo Di Pietro può permettersi di dire la verità e di difendere la legalità.

Le bugie hanno le gambe corte,come il sig. B.

Ma guarda che coincidenza…

Badà Simone