
IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA
Comunicato parco ticino e lago maggiore
SEGRETERIE PROVINCIALI PD – SEL – IDV – FEDERAZIONE DELLE SINISTRE
LE SCELTE DI COTA PER LE NOMINE AL PARCO DEL TICINO E DEL LAGO MAGGIORE
IL CENTROSINISTRA ESPRIME FORTE PREOCCUPAZIONE PER IL DESTINO DELL’ENTE
Per diverse settimane è stata alta l’attenzione di tutte le forze novaresi di centrosinistra rispetto alle nomine dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, vicenda che si è conclusa il 30 dicembre 2011 con i provvedimenti del Presidente della Giunta regionale Roberto Cota. Molti i segnali lanciati a diversi livelli politico-istituzionale affinché si tenesse conto, nell’individuare i cinque membri del Consiglio di Amministrazione, delle competenze e della territorialità evitando la solita spartizione di sedie.
Oggi, alla luce del diffondersi della notizia, le reazioni del territorio non si sono fatte attendere e il grido di allarme del centrosinistra si è trasformato in forte preoccupazione perché il Cda che è stato confezionato da Cota appare decisamente funzionale, e non solo per appartenenza politica, ad una nuova politica circa le aree protette. Chi ha visionato i curricola dei candidati ha certo potuto osservare che la logica delle scelte non è stata quella delle competenze specifiche a partire dal Presidente Mario Marco Avanza, agricoltore che non risiede né opera nell’area, peraltro piuttosto estesa, del nuovo ente parco, proseguendo con Antonio Alessandro Bellan (presidente provinciale di Federcaccia), Adriana Balzarini e Paolo Nessa (assessori al comune di Verbania e di Romentino con deleghe che non riguardano l’ambiente) e Alberto Pilone (ex sindaco di Pombia). La precedente impostazione dei consigli di gestione dei parchi regionali ha sempre avuto la presenza di rappresentanti di tutti i Comuni territorialmente competenti, oltre ai rappresentanti di Regione e Provincia.
Comprensibile, quindi, il dissenso dei Comuni che non si sentono rappresentati dal Consiglio di Amministrazione del Parco ed è ben comprensibile il disagio degli amministratori che, peraltro, in seno alla Comunità del Parco (organo di tipo consultivo) avevano sottolineato proprio il rispetto di rappresentanza della territorialità come criterio da osservare per le nomine. Cota ha probabilmente agito così in tutto il territorio regionale, ma nel novarese molti si chiedono come abbia potuto nominare addirittura come presidente un uomo, sicuramente con precisa appartenenza politica, ma non appartenente a quella vasta porzione di provincia e di comunità che da decenni ha maturato esperienze specifiche nell’ambito di aree tutelate riconosciute anche a livello europeo. La consigliera regionale Giuliana Manica ha presentato un’interrogazione urgente per conoscere le motivazioni che hanno indotto il Presidente Cota a tale scelta.
Quello che però appare evidente dalle repliche dell’Assessore regionale Casoni e dai commenti del Presidente Cota riportati da La Stampa il 7 gennaio, è che si sia voluto fare piazza pulita rispetto ai precedenti amministratori “basta con l’autoreferenzialità, basta con la volontà di tutelare posti e privilegi” (Roberto Cota) per poter così rivedere profondamente le politiche di intervento del Parco del Ticino e del Lago Maggiore. La discontinuità con il passato è assoluta: “sino ad oggi i parchi sono stati solo costi vivi.” Obiettivi: produrre reddito e favorire investimenti di privati (Casoni).
L’ottimizzazione delle risorse, accorpando le diverse realtà i un unico Ente necessita, secondo noi, uno sforzo considerevole in termini di conoscenze, capacità e competenze nel settore specifico.
Le forze novaresi di centrosinistra hanno espresso in passato competenze importanti in questi ambiti, a cominciare dai Presidenti Pietro Mocchetto e Sergio Vallino e tanti altri collaboratori, sono figure che meritano il ringraziamento delle nostre comunità per il lavoro svolto e che vanno ringraziate anche per aver offerto la propria disponibilità, purtroppo non raccolta, a collaborare nel nuovo Ente. Vigileremo con grande attenzione sull’operato del Cda che, quale esito di forti tensioni interne al centrodestra (tre posti al Pdl e due alla Lega) non può che destare forti e reali preoccupazioni per il futuro dei nostri parchi naturali.
Novara 7 gennaio 2012
Elena Ferrara, Daniela Mortarotti, Maria Lucia Infantino, Carlino Sensolo
SEDE IDV NOVARA
(Corso Milano, 44 B)
Apertura
Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18:00 alle 19:00
Membri del coordinamento provinciale
- Maria Lucia Infantino (coordinatore e rapp. con i media) - ml.infantino@libero.it
- Tamara Violini (tesoriere e verbalizzatore) - tamara.violini@libero.it
- Marco Bellotti (segretario organizzativo) - marco.bel@email.it
- Aldo Bevilacqua (vicecoordinatore e rapp. con i partiti) - aldobevilacqua@libero.it
- Lorenzo Rebecchi (vicecoordinatore) - lorenzo.rebecchi1975@libero.it
- Aldo Gioberge (rapp. con i partiti e con i sindacati) - aldo.gioberge@fastwebnet.it
- Vincenzo Savino (rapp. con enti locali e aziende) - vincsavino@gmail.com
- Francesco Cardellicchio (rapp. con enti locali e aziende) - f.cardellicchio@email.it
- Sara Cavassi (tema donna) - sara.cavassi@alice.it
- Marco Calgaro (sanità e ambiente) - mark2009@fastwebnet.it
- Giuseppe Agliata - pino.agliata@libero.it
- Roberto Briseda - roberto.briseda@libero.it
CONTATTI
Hai notizie che pensi possano rivelarsi interessanti?
Scrivici all'indirizzo di posta elettronica:
I NOSTRI ELETTI
Visita i siti degli eletti in provincia
Capogruppo IDV in Provincia di Novara
Consigliere IDV nel comune di Galliate
Sondaggio
quali sono i settori della PROVINCIA DI NOVARA da cambiare
TURISMO (128)
COMMERCIO (22)
INDUSTRIA (21)
VIVIBILITA' (22)
TRAFFICO (infrastrutture) (25)
IMMIGRAZIONE (41)
SICUREZZA (19)
Voti totali: 278