DELL'UTRI VS MORGAN. L'ITALIA S'E' DESTA!

24 FEBBRAIO 2010

La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. 4 febbraio 2010. E' la data in cui viene pubblicata su Max un'intervista a Marco Castoldi - in arte Morgan - ex Bluvertigo, protagonista di X Factor e cantante atteso sul palco di Sanremo. Le sue dichiarazioni, ancor prima di arrivare in edicola, fanno il giro di tv e quotidiani nazionali, infiammando un dibattito che spinge i vertici della Rai ad escludere Morgan dal festival: “E' stata una scelta obbligata -spiega il direttore di Raiuno Mauro Mazza durante il Tg1 delle 20- figlia diretta di quelle deliranti dichiarazioni di Morgan. Ora sento parlare di ravvedimenti, di pentimenti... Certo, di fronte ad altre prese di posizione, dovremmo ascoltare, vedere e forse fare anche altre valutazioni. Di sicuro la Rai è regolata da un codice etico che ha precise norme, che Morgan ha palesemente e gravemente violato”. Passano i giorni, ma le polemiche non si placano, ci si domanda se sia giusta o meno l'esclusione dal festival, ognuno vuole dire la sua, artisti tv, politici, ministri. Lo speciale di Porta a Porta sull'esclusione di Morgan da Sanremo 2010 si apre con una domanda a bruciapelo di Bruno Vespa, che prima chiede al cantante quanti anni ha sua figlia (8) e poi gli chiede, severo: "Quando hai fatto l'intervista a Max hai pensato a lei?".

Io sono un politico per legittima difesa. A me della politica non frega niente. Mi difendo con la politica, sono costretto. Quando nel 1994 si fondò Forza Italia e si fecero le prime elezioni, le candidature le feci io: non mi sono candidato perché non avevo interesse a fare il deputato. Mi candidai alle elezioni del 1996 per proteggermi. 10 febbraio 2010. E' la data in cui viene pubblicata sul Fatto Quotidiano un'intervista a Marcello Dell'Utri, senatore della Repubblica, co-fondatore di Forza Italia e condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Le sue dichiarazioni, ancor prima di arrivare in edicola, fanno il giro di tv e quotidiani nazionali, infiammando un dibattito che spinge i vertici delle istituzioni ad escludere Dell'Utri dal parlamento: “E' stata una scelta obbligata -spiega il presidente del Senato Renato Schifani durante una seduta convocata d'urgenza- figlia diretta di quelle deliranti dichiarazioni di Dell'Utri. Ora sento parlare di ravvedimenti, di pentimenti... Certo, di fronte ad altre prese di posizione, dovremmo ascoltare, vedere e forse fare anche altre valutazioni. Di sicuro la politica è regolata da un codice etico che ha precise norme, che Dell'Utri ha palesemente e gravemente violato”. Passano i giorni,ma le polemiche non si placano, ci si domanda se sia giusta o meno l'esclusione dal parlamento, ognuno vuole dire la sua, artisti tv, politici, ministri. Lo speciale di Porta a Porta sull'esclusione di Dell'Utri dal Parlamento si apre con una domanda a bruciapelo di Bruno Vespa, che prima chiede all'ormai ex senatore quanti sono i suoi elettori (13 milioni) e poi gli chiede, severo: "Quando hai fatto l'intervista al Fatto Quotidiano, hai pensato a loro?".

Io sono un politico per legittima difesa. A me della politica non frega niente. Mi difendo con la politica, sono costretto. Quando nel 1994 si fondò Forza Italia e si fecero le prime elezioni, le candidature le feci io: non mi sono candidato perché non avevo interesse a fare il deputato. Mi candidai alle elezioni del 1996 per proteggermi. 10 febbraio 2010. E' la data in cui viene pubblicata sul Fatto Quotidiano un'intervista a Marcello Dell'Utri, senatore della Repubblica, co-fondatore di Forza Italia e condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Le sue dichiarazioni..... ssssssshhhhhhhh .... risvegliano un silenzio assordante.

Davide Muscarà