L’evasione fiscale e la colpevole complicità del Centrodestra

DAL BLOG DELL'ITALIA DEI VALORI - LUNEDì 4 APRILE 2011

Spiega l’Agenzia delle Entrate che in Italia sui redditi non tassati alla fonte si evade in media oltre il 38% delle imposte, percentuale che in alcune aree del Paese arriva anche al 65-70%. Insomma, grazie ai cosiddetti ‘furbi’ restiamo un popolo di santi, poeti, navigatori ed incorreggibili evasori, per la rabbia legittima di chi, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, le tasse le paga tutte.

Si dirà che fare la lotta all’evasione è difficile, soprattutto in Paese come l’Italia in cui evadere il fisco è considerato un merito. Si dirà che finché la pressione fiscale è così alta evadere è l’unica salvezza. Si dirà che in tempi di crisi evadere è una scelta di sopravvivenza. Si dirà che così fan tutti, e non è vero.

E’ vero invece che per combattere questo vizio antico serve la volontà di farlo, quella che il centrodestra quando è stato al governo non ha mai avuto. Anzi, lo stesso Berlusconi ha giustificato moralmente più volte chi evade. Parole accompagnate da fatti inequivocabili, ovvero condoni di ogni tipo, scudi fiscali, prescrizioni accorciate per alcuni reati, depenalizzazione del falso in bilancio.

Con questi messaggi è come se fosse stato detto agli italiani: ‘prego, evadete pure’. E così è: chi può evade, chi non può, o chi è semplicemente onesto, paga. Paga di più, paga per sé e paga pure per i ‘furbi’. E’ l’ingiustizia fiscale. Cambiare si può, si tratta di volerlo, ma ormai è chiaro che questo centrodestra al governo la lotta agli evasori e ai corrotti non ha mai voluto, non vuole e mai vorrà farla.

On. Felice Belisario