Sempre in campo per la difesa della scuola

Sabato 25 settembre l'Italia dei Valori è scesa in piazza (Novara, Angolo delle Ore) per protestare contro la riforma Gelmini e a sostegno dei precari della scuola, in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro e della qualità dell’istruzione.

Riteniamo che sia necessario uscire dalla rassegnazione e dal silenzio: è  in gioco il destino della scuola pubblica e il futuro del Paese.

Non si può passivamente accettare la nuova normativa, che prevede forme di reclutamento che produrranno, già dal prossimo anno scolastico, nuovi insegnanti precari che si sommeranno ai  220.000 abilitati inseriti nelle graduatorie permanenti.

La scuola piemontese riparte con 992 posti ATA e 1400 posti docenti in meno che si aggiungono ai 3500 dello scorso anno. Necessariamente le classi diminuiranno a fronte di un aumento degli alunni, e in molti casi esse saranno composte da più di 26 scolari. Non solo: si ridurrà il tempo pieno e saranno aboliti i posti per progetti di accoglienza degli alunni stranieri.

Nella gestione dei concorsi universitari, il ddl Gelmini accrescerà il potere degli attuali “baroni”. L’introduzione della figura del ricercatore a tempo determinato contribuirà ad aumentare il precariato senza garanzie.

La riforma ignora le condizioni drammatiche in cui versa l'istruzione pubblica, che ormai da tempo non riesce a svolgere la funzione di ascensore sociale e di preparazione altamente qualificata.

Durante una crisi economica mondiale, tutti i principali paesi sviluppati investono più risorse nella ricerca e nell’istruzione, salvando questi settori dai tagli necessari. Solo in Italia si mortificano irresponsabilmente l’Università, la Ricerca, e la Scuola pubbliche e, insieme alle istituzioni, si danneggiano tutti coloro che vi lavorano

Maria Lucia Infantino

Coordinatore  provinciale Idv Novara

ml.infantino@libero.it