IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA

Ufficio Nazionale Stampa IDV - 15 luglio 2010

16.07.2010 20:24

Dal blog di Antonio Di Pietro HYPERLINK "https://www.antoniodipietro.it/" \t "_blank" www.antoniodipietro.it -CESARE UN NOME, UNA GARANZIA

 Stamattina sono stato ospite di "Faccia a Faccia", programma condotto da Massimo Giannini per RepubblicaTv. Ripropongo, in video e col testo che segue, alcuni passaggi salienti della puntata.
Cesare, sempre Cesare. Nel corso degli anni il nome Cesare è sempre stato una garanzia. Penso a Cesare Geronzi, a Cesare Previti, e adesso Cesare Silvio Berlusconi. Cesare è Cesare, ce lo insegna la storia. Cesare fa quello che vuole.  Ma vi pare possibile, infatti, che ogni volta che Berlusconi viene coinvolto in vicende come questa della nuova P2, lui non ne sappia mai niente?  Spesso, a proposito delle vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto il presidente del Consiglio, sono stato accusato di aver utilizzato la teoria del "Non poteva non sapere".  Troppe volte Berlusconi si è nascosto dietro al "non sapevo". Infatti, non poteva non sapere che i suoi dipendenti falsificavano i bilanci per pagare le tangenti. Successivamente, per premiarli, li ha portati in Parlamento. Anche ieri Berlusconi ha dato prova di far finta di non sapere. Dopo le dimissioni di Cosentino ha reagito affermando che l'ex sottosegretario "potrà così lavorare meglio in Campania per il Pdl", Regione dove tutt'ora ricopre la carica di coordinatore. Il vero burattinaio di tutta questa storia è ancora lì e si chiama Silvio Berlusconi. Ecco perché noi dell'Italia dei Valori continuiamo nella nostra ferma opposizione senza se e senza ma. Ed ecco perché ribadiamo ai nostri alleati che usare il fioretto non serve a niente.
Chiederemo la sfiducia per l'intero Governo E' chiaro che la tenuta di un esecutivo è determinata da una maggioranza parlamentare. Ed è chiaro che la maggioranza parlamentare, in questo momento, è con questo Governo. Ma è anche vero che con questa legge elettorale le cose difficilmente cambieranno. I deputati, infatti, non avranno più il coraggio di prendere posizione, poiché intimoriti dalla possibilità di non trovare spazio nella lista dei candidati alla prossime elezioni elettorali.  Per questo, è importante iniziare oggi un lavoro di forte denuncia all'interno del Parlamento. E' importante, quindi, proporre un'alternativa di governo attraverso nuove elezioni. Altrimenti non riusciremo mai a sfiduciare questo Governo. Per tutte queste ragioni l'Italia dei Valori propone questa mozione di sfiducia. Una mozione che il Parlamento boccerà, ma che sarà l'occasione per discutere e per informare i cittadini su quali siano le ragioni economiche, giudiziarie e politiche per le quali questo Governo deve andare a casa. I cittadini vanno informati per tempo, attraverso un'opposizione forte dentro e fuori il Parlamento. Altrimenti, anche alle prossime elezioni, molti italiani si recheranno alle urne senza conoscere il male che ha prodotto e produce il centrodestra.
Il post-berlusconismo Ritengo che affidare all'assassino un bisturi per curare il paziente che ha già ferito non sia possibile. Di conseguenza credo che affidare a Berlusconi un nuovo governo che prenda il posto di quello attuale è una presa in giro colossale.  Formare un governo di larghe intese significa creare una maggioranza in Parlamento che consenta di mandare avanti un esecutivo. Secondo voi, è possibile che io sieda accanto a persone che votano questa manovra economica, oppure il ddl sulle intercettazioni, cioè gli stessi parlamentari che hanno votato emendamenti per favorire i soliti furbetti? Per me quest'ipotesi non può esistere. L'Italia dei Valori rimarrà fuori da un governo delle larghe intese per rispetto ai propri elettori. Perché, quando un esecutivo non ha più la maggioranza, deve andare a casa e si deve tornare alle urne.  Certo, prima di tornare a votare bisognerebbe trovare una soluzione a due problemi datati: il conflitto d'interessi e la legge elettorale perché, tornare al voto con questa legge sarebbe un boccone amaro da digerire. Ma non ho alcuna fiducia in Berlusconi e nei suoi uomini. Credete possibile, infatti, che i parlamentari di Berlusconi possano fare qualcosa per eliminare il conflitto d'interessi, essendo Berlusconi il soggetto interessato? Anche per questo motivo non avrei accettato comunque un governo delle larghe intese. L'unico messaggio che mando agli elettori è questo: svegliatevi e togliete il Berlusconi che è in voi.

INCHIESTA EOLICO: DI PIETRO, 'CESARE-SILVIO' NON POTEVA NON SAPERE =        Roma, 15 lug. (Adnkronos) - ''Nel corso degli anni il nome  Cesare e' sempre stato una garanzia. Penso a Cesare Geronzi, a Cesare  Previti, e adesso Cesare Silvio Berlusconi. Cesare e' Cesare, ce lo  insegna la storia. Cesare fa quello che vuole. Ma vi pare possibile,  infatti, che ogni volta che Berlusconi viene coinvolto in vicende come questa della nuova P2, lui non ne sappia mai niente?'' A chiederselo  e' Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, ospite questa mattina di  'Faccia a Faccia, programma condotto da Massimo Giannini per  RepubblicaTv.        ''Spesso -sottolinea l'ex pm- a proposito delle vicende  giudiziarie che hanno visto coinvolto il presidente del Consiglio,  sono stato accusato di aver utilizzato la teoria del 'non poteva non  sapere'. Troppe volte Berlusconi si e' nascosto dietro al 'non  sapevo'. Infatti, non poteva non sapere che i suoi dipendenti  falsificavano i bilanci per pagare le tangenti. Successivamente, per  premiarli, li ha portati in Parlamento. Anche ieri Berlusconi ha dato  prova di far finta di non sapere. Dopo le dimissioni di Cosentino ha  reagito affermando che l'ex sottosegretario ''potra' cosi' lavorare  meglio in Campania per il Pdl'', Regione dove tutt'ora ricopre la  carica di coordinatore''.        ''Il vero burattinaio di tutta questa storia -avverte- e' ancora li' e si chiama Berlusconi. Ecco perche' noi dell'Italia dei Valori  continuiamo nella nostra ferma opposizione senza se e senza ma. Ed  ecco perche' ribadiamo ai nostri alleati che usare il fioretto non  serve a niente. Chiederemo la sfiducia per l'intero governo''

DI PIETRO, SPERO PD-IDV SI TROVERANNO SOTTO UNICA BANDIERA IL LEADER IDV, OPPOSIZIONE CREI LINEA MAGINOT CONTRO BERLUSCONI    (ANSA) - ROMA, 15 LUG - Per costruire un'alternativa al governo Berlusconi ''e' fondamentale l'alleanza tra il Pd e l'Idv''. Lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, che in un'intervista a Liberta' e Giustizia sostiene sia ''necessario mettere insieme le forze politiche di opposizione'' e prevede che un giorno ''Pd e Idv dovranno trovarsi sotto un'unica bandiera''.    ''Dobbiamo stare insieme'', e' l'appello di Di Pietro, secondo cui e' ''essenziale organizzare una 'linea Maginot' politica di opposizione al governo Berlusconi, composto da un clan piduista e fascista, che non fa uso dell'olio di ricino, ma condiziona le coscienze con i mezzi di comunicazione''.    Nel ragionamento di Di Pietro, pero', non mancano qualche critica all'alleato Pd. ''Resto amareggiato quando sui temi politici concreti non trovo nel Pd un interlocutore o ne trovo almeno due che dicono cose diverse'', osserva l'ex magistrato. ''E bisogna anche riconoscere - prosegue - che una parte del nostro elettorato, che magari ha dato il voto a Grillo alle regionali, non vuole unirsi a questo centrosinistra 'molliccio' e senza spina dorsale''. Quindi ''stare insieme e raddrizzare la schiena - conclude Di Pietro - perche' l'Idv ribadisce l'alleanza col Pd, ma anche la necessita' di alzare la testa''.(ANSA).

INCHIESTA EOLICO: DI PIETRO, INTERO GOVERNO VADA A CASA =       INUTILI DIMISSIONI COSENTINO SE CAPO P3 RESTA        Roma, 15 lug. (Adnkronos) - "Bisogna prendere il toro per le  corna e dire le cose come stanno. Fino a quando resta il capo della  P3, che ha un nome e un cognome cioe' Silvio Berlusconi, e' inutile  far dimettere i vari Cosentino. Noi di Italia dei valori chiediamo che l'intero governo vada a casa". E' quanto ha dichiarato il presidente  Idv, Antonio Di Pietro, in merito all'inchiesta eolico che ieri ha  visto le dimissioni del sottosegretario all'Economia, Nicola  Cosentino.

MANOVRA: DI PIETRO, GOVERNO VUOLE UCCIDERE IL PAESE =        Roma, 15 lug. (Adnkronos) - "Il paese brucia, tutte le  istituzioni, dalla scuola ai sindacati, scioperano e il governo mette  la fiducia sulla manovra. Questo esecutivo vuole uccidere il nostro  Paese. Ma non e' meglio che vada a casa?". A chiederlo e' Antonio Di  Pietro, presidente di Italia dei valori, in merito alla fiducia sulla  manovra finanziarie votata oggi a Palazzo Madama.

IDV: DI PIETRO, PD APPOGGI SFIDUCIA A BERLUSCONI     (ANSA) - ROMA, 15 LUG - ''Il Pd abbandoni il fioretto contro Berlusconi e appoggi la nostra mozione di sfiducia contro il premier''. E' questo l'invito fatto da Antonio Di Pietro ai dirigenti democratici in un'intervista a ''Repubblica Tv''.    Secondo il leader dell'Idv ''nel governo il modello piduista si e' modificato in modello fascista''. ''Siamo sempre pronti - ha sottolineato l'ex pm - a presentare una mozione di sfiducia contro Berlusconi. Purtroppo occorrono 62 firme, mentre l'Idv ha soltanto 24 deputati. Per questo rivolgo un appello ai deputati perche' sottoscrivano la nostra iniziativa''.(ANSA).       CSS/IMP

GOVERNO: DI PIETRO, NESSUNA FIDUCIA ESECUTIVO ISTITUZIONALE     (ANSA) - ROMA, 15 LUG - ''Non ho nessuna fiducia in un governo istituzionale, neppure se si trattasse di intervenire solo sui temi della legge elettorale e del conflitto di interesse''. Con queste parole, in diretta su Repubblica Tv, Antonio Di Pietro ha ribadito la sua scelta di andare immediatamente a nuove elezioni nel caso che il governo Berlusconi gettasse la spugna.    ''Con i parlamentari nominati da Berlusconi non me la sento - ha spiegato il leader dell'Idv - di affidare questi temi cosi' delicati a queste assemblee legislative''. Un no e' venuto da Di Pietro anche ad un governo delle larghe intese, indipendentemente dal fatto che a guidarlo sia Berlusconi. ''Non si puo' dare il bisturi - ha detto metaforicamente Di Pietro - all'assassino in sala operatoria. Il governo delle larghe intese sarebbe solo una presa in giro. Significherebbe mettersi seduti allo stesso tavolo insieme a chi ha concepito e sostenuto questa manovra economica e a chi vuole la legge anti-intercettazioni. E' evidente che e' meglio andare alle elezioni''.(ANSA)

GOVERNO. IDV: DI PIETRO, BASTA DALEMISMO ANTIGIUSTIZIONALISTA     (ANSA) - ROMA, 15 LUG - ''Basta con il giustizialismo, ma basta anche con il dalemismo antigiustizionalista''. E' questo uno ''sfogo'' di Antonio Di Pietro nei confronti di Massimo D'Alema e dei contenuti dell'intervista oggi pubblica sul Corriere della Sera.    ''Non se ne puo' piu' - ha detto il leader dell'Idv a Repubblica tv - di far credere agli italiani che Berlusconi sta al governo per colpa di Di Pietro che fa opposizione. In realta' Berlusconi governa per colpa di tutti quelli che l'opposizione non la fanno e non informano i cittadini su come stanno veramente le cose. La verita' e' - conclude Di Pietro - che ci vuole piu' opposizione per mandare prima a casa Berlusconi. Io rivendico all'Idv la scelta di fare opposizione senza se e senza ma''. (ANSA).

Governo/ Di Pietro: No a larghe intese, meglio tornare al voto _Serve nuova legge elettorale ma di questo Parlamento non mi fido  Roma, 15 lug. (Apcom) - "Idv starà fuori da un eventuale governo di larghe intese per rispetto dei propri elettori, se questo governo non è in grado di governare si vada alle elezioni". Antonio Di Pietro ospite di Repubblicatv commenta così la proposta di Massimo D'Alema che oggi in un'intervista ha parlato di un governo di larghe intese non guidato da Berlusconi per uscire dall'attuale crisi della maggioranza.  "Non puoi dare all'assassino il bisturi - aggiunge il leader di Idv -, perciò affidare a Berlusconi un altro governo è una presa in giro, ma anche un governo di larghe intese vuol dire fare una maggioranza in Parlamento con quelle persone che votano la fiducia a questa manovra, che votano le intercettazioni e le leggi ad personam e io dovrei sedermi con queste persone? Lo dovrei fare per andare al governo, ma non per fare l'interesse del paese". Di Pietro ammette però che prima di tornare al voto servirebbe "risolvere due problemi: una nuova legge elettorale e il conflitto di interessi" ecco perchè la soluzione a suo avviso dovrebbe essere un "governo istituzionale, che è una cosa diversa, ma purtroppo non ho alcuna fiducia che si realizzi un governo istituzionale finalizzato solo a fare queste due leggi, perchè ci sarebbero comunque questi parlamentari e io non mi fido che vogliano fare norme così fondamentali".

GOVERNO: DI PIETRO, AGLI ELETTORI DICO LIBERATEVI DEL BERLUSCONI CHE E' IN VOI =       CRISI IN AUTUNNO? 'FUSSE 'A MARONNA!'        Roma, 15 lug. (Adnkronos) - Il governo se ne andra' quando "gli  elettori lo manderanno a casa". Lo ha detto Antonio Di Pietro che,  ospite di 'Repubblica tv', ha rivolto un appello agli elettori:  "Liberatevi del Berlusconi che e' in voi".        Di Pietro ha aggiunto, sempre rivolto agli elettori, che  Berlusconi ha fatto "un'equazione truffaldina: votando lui sareste  stati meglio voi. E invece no: stanno meglio solo lui e i suoi amici". Di Pietro ha anche escluso la partecipazione di Idv a un eventuale  governo delle larghe intese o istituzionale anche solo per riformare  la legge elettorale e il conflitto di interessi.        "Putroppo non ho alcuna fiducia" in una tale possibilita',  perche' questo e' un Parlamento nominato, ha detto in 'dipietrese' dal "maggiore conflittatore di interessi". Quanto alla possibile crisi in  autunno: "Fusse 'a Maronna!! -ha esclamato- ma la crisi c'e' gia', e  con il pericolo di una rivolta sociale". Di Pietro ha ribadito quindi  che "per rispetto degli elettori", l'unica soluzione ad un'eventuale  crisi di governo e' il ritorno alle urne.  aggiunge.

DI PIETRO: BASTA 'DALEMISMO ANTIGIUSTIZIALISTA'   (DIRE) Roma, 15 lug. - "D'Alema dice 'basta giustizialismo'. Io dico 'basta dalemismo antigiustizialista' perche' non se ne puo' piu' di far credere agli italiani che Berlusconi e' al governo per colpa di Di Pietro che fa opposizione. Berlusconi sta al governo per colpa di quelli che non fanno opposizione". Lo dice Antonio Di Pietro commentando a Repubblica tv l'intervista di Massimo D'Alema al Corriere della Sera, in relazione alle frasi sul giustizialismo.

GOVERNO: DI PIETRO, NO A LARGHE INTESE, UNICA SOLUZIONE E' IL VOTO =       SE LA PARABOLA BERLUSCONIANA E' FINITA NON E' PER MERITO DI  D'ALEMA        Roma, 15 lug. (Adnkronos) - "Ma quali larghe intese? D'Alema  forse vuole una nuova bicamerale, stavolta di governo. I cittadini  hanno votato questo governo due anni fa. Un governo che ha tradito la  loro fiducia. L'unica strada, quindi, di fronte a questo fallimento,  e' il ritorno al voto". Lo dice all'ADNKRONOS il leader di Italia dei  valori Antonio Di Pietro, commentando l'intervista di Massimo D'Alema  al 'Corriere della sera'.        "Se la parabola berlusconiana e' finita -aggiunge l'ex pm- non  e' certo per merito di D'Alema ma del popolo e della societa' civile,  che indignati sono andati in piazza e hanno messo con le spalle al  muro il ceto politico corrotto di Berlusconi e dintorni".        "Inoltre -attacca Di Pietro- D'Alema la deve smettere di  denigrare, con il termine giustizialismo, la sacrosanta indignazione  dell'opinione pubblica per i fatti che la magistratura ha accertato. E se le indagini non sempre sono arrivate alla conclusione naturale, e'  solo perche' nel tempo ci sono stati provvedimenti ad hoc,  depenalizzazioni, prescrizioni e quant'altro".

GOVERNO. DI PIETRO: PD E UDC SCHIZZINOSI? FIRMINO NOSTRA MOZIONE   (DIRE) Roma, 15 lug. - Antonio Di Pietro conferma a Repubblica tv che l'Idv presentera' una mozione di sfiducia al governo Berlusconi. "Certo che le presentiamo- dice il leader Idv- perche' vogliamo proporre cosi' un governo alternativo attraverso le elezioni. La mozione di sfiducia sara' bocciata in Parlamento, ma questa sara' l'occasione per far conoscere ai cittadini la nostra opposizione dentro al Parlamento e le nostre proposte contro questo governo". Per la presentazione, "ci vogliono pero'- aggiunge Di Pietro- 62 firme, cioe' il 10 per cento dei deputati. Mi appello ancora una volta  alle altre opposizioni. Noi dell'Idv siamo 24, ci vuole qualche altra persona di buona volonta'. Tutti dicono che questo governo fa acqua da tutte le parti, ma poi c'e' sempre qualcuno che fa lo schizzinoso".

GOVERNO: BELISARIO, PEGGIO DI COSI' SI MUORE, AL VOTO     (ANSA) - ROMA, 15 LUG - ''Quando la coalizione di governo si sgretola non resta che tornare agli elettori, l'unica vera ordalia per la classe politica''. Lo afferma sul suo blog il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, respingendo l'ipotesi di un governo di larghe intese. ''E' ormai un dato indiscutibile - sostiene Belisario - che il governo Berlusconi e' arrivato a fine corsa, travolto da scandali, indagini giudiziarie, logge massoniche ma, soprattutto, incapacita', pressapochismo e inadeguatezza a risolvere i gravissimi problemi degli italiani. Ora qualche doppiogiochista dichiarato e qualche vecchia volpe che manovra alle spalle afferma che votare porterebbe al disastro''.   ''Invece peggio di cosi' le cose non possono andare - conclude Belisario - percio' ritornare al voto, rinnovando la classe parlamentare e mandando a casa chi e' in Parlamento da trent'anni, non e' una scommessa  ma un gesto di speranza da dare alle giovani generazioni''.(ANSA).

MANOVRA: DONADI (IDV), SE METTE FIDUCIA GOVERNO A CAPOLINEA = (AGI) - Roma, 15 lug. - "La manovra economica e' iniqua e squilibrata". Lo ha dichiarato in una nota Massimo Donadi, presidente dei deputati di Italia dei Valori. "E' un provvedimento che chiede sacrifici solo ai redditi medio bassi, proprio quelli che, come oggi dimostrano i dati dell'Istat, stanno sprofondando verso la soglia di poverta'", ha sottolineato.      "A essere risparmiati, ancora una volta, sono i grandi patrimoni, gli evasori fiscali e le rendite finanziarie", ha insistito, "proprio per questo, Tremonti blinda la manovra perche' cosi' come e' stata congegnata non reggerebbe alla prova del parlamento, a partire dalla sua stessa maggioranza. Questa e' la prova, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che il governo e' al capolinea". (AGI)

INTERCETTAZIONI:IDV"BOSSI DIFENDE DDL VERGOGNOSO,LEGA DA CHE PARTE STA?" ROMA (ITALPRESS) - "Bossi difende a spada tratta il vergognoso ddl sulle intercettazioni, ben sapendo si tratta di un provvedimento che calpesta lo Stato di diritto e rappresenta un insulto alla legalita' e alla liberta' di informazione. Ci auguriamo che il ministro Bossi, come nel caso di Cosentino per il quale prima ha taciuto e poi si e' dichiarato soddisfatto, si penta anche del sostegno al ddl intercettazioni". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando commentando le dichiarazioni del leader della Lega. "Resta da capire quale sia la posizione della Lega, sempre attenta in campagna elettorale a tirare fuori la falsa bandiera della legalita' e della sicurezza". (ITALPRESS).

MANOVRA:BORGHESI (IDV),TAGLIO AUTO BLU?BRUNETTA ARRIVA TARDI     (ANSA) - ROMA, 15 LUG -  ''Una manovra sbagliata, che gravera' sulle fasce piu' deboli, gia' massacrate dalla crisi, senza, invece, tagliare dove sarebbe stato opportuno''. Cosi' in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera.    ''Sarebbe doveroso, ad esempio, il taglio delle auto blu - aggiunge Borghesi - di cui il ministro Brunetta un po' in ritardo ha reso noti i costi eccessivi e la cui drastica riduzione era prevista nella contromanovra dell'Italia dei Valori. Ma il governo ha ben pensato, per l'ennesima volta, di blindare un testo che dara' un colpo durissimo ai cittadini, senza sfiorare le fasce alte''. (ANSA).

EOLICO: P3; IDV MOSTRA PRIMA PAGINA UNITA' IN AULA SENATO     (ANSA) - ROMA, 15 LUG - La fotocopia della prima pagina dell' Unita' che presenta un fotomontagggio con tre birilli a terra con la faccia dei membri del governo costretti finora a dimettersi: Claudio Scajola, Aldo Brancher e Nicola Cosentino e la scritta a caratteri cubitali 'E tre'' mentre sullo sfondo un birillo rimane in piedi con la faccia del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo e' stata mostrata nell' Aula del Senato dai  senatori dell' Idv Stefano Pedica  e Giuseppe Caforio mentre si svolgeva la chiama per il voto di  fiducia  alla manovra.   Schifani ha invitato i due senatori a deporre il foglio e non disturbare lo svolgimento delle operazioni di voto.(ANSA).

MANOVRA: MASCITELLI "UN ATTO DI VILTA' POLITICA" ROMA (ITALPRESS) - "Questa manovra di 'lacrime e sangue' per i cittadini e' solo un atto di vilta' politica senza precedenti. E lo e' per tante, troppe ragioni". Lo ha detto il senatore Alfonso Mascitelli, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Bilancio, annunciando il voto contrario del suo gruppo alla manovra economica. "E' un atto di vilta' - ha aggiunto - perche' il presidente del Consiglio non ha avuto mai il coraggio di metterci la faccia; e' un atto di vilta' perche' su un provvedimento che avrebbe dovuto coinvolgere il Parlamento, il Governo ha posto, ancora volta, la fiducia; e' un atto di vilta' perche' Berlusconi e Tremonti, nascondendosi dietro allo stucchevole ritornello 'la manovra e' richiesta dall'Europa', hanno mentito facendo intendere che loro ne avrebbero fatto volentieri a meno;  e' un atto di vilta' perche' il governo, celandosi dietro l'alibi di emendamenti parlamentari firmati alla cieca, di errori di penna, di sviste e di refusi, ha  tentato sino all'ultimo di introdurre condoni fiscali ed edilizi, attacchi alle garanzie contrattuali, limiti ai diritti previdenziali acquisiti, mortificazioni all'assistenza sociale delle invalidita'". "Con questo provvedimento iniquo, senza riforme strutturali e giustizia redistributiva, il Governo e' riuscito solo a portare in piazza il malcontento di tutti. L'unica soluzione per il nostro Paese - conclude Mascitelli - e' che il Governo vada subito a casa, prima che faccia altri irreparabili danni all'economia e ai cittadini".  (ITALPRESS).

AMBIENTE. QUOTE CO2, IDV: CI ACCINGIAMO A SPENDERE 780 MLN... "E COSTO SARÀ RECUPERATO FORSE CON LE ASTE SOLO DAL 2013".  (DIRE) Roma, 15 lug. - "Con questa legge ci accingiamo a spendere 780 milioni di euro per assegnare quote di emissione agli impianti emettitori di anidride carbonica che sono entrati in funzione dopo il 2009". Lo ha dichiarato in Aula il senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Ambiente, nella dichiarazione di voto al decreto, convertito oggi definitivamente in legge, per l'assegnazione di quote di emissione di CO2 e per il differimento di termini in materia ambientale e di auotrasporto.    "Sarebbe stato necessario, in un periodo di crisi finanziaria- prosegue- ritirare le quote gia' assegnate in passato e non utilizzate per attribuirle prioritariamente agli impianti cosiddetti 'nuovi entranti', in modo da distribuire il sacrificio tra le diverse grandi imprese. Invece, con il meccanismo introdotto dalla nuova legge, il costo dell'operazione dell'assegnazione sara' recuperato forse con le aste solo a partire dal 2013, con il serio rischio che i contribuenti debbano alla fine pagare la maggior spesa che non sara' stata coperta dalle vendite.    "Sempre piu' urgente, a questo punto- conclude Di Nardo- una revisione di tutto il sistema degli incentivi, in modo da eliminare i distorsivi dei Certificati Verdi e del Cip6, e assicurare le agevolazioni soltanto alle fonti rinnovabili pulite, riducendo contemporaneamente le emissioni in atmosfera fino a raggiungere gli obiettivi comunitari del 20-20-20. In assenza di un impegno a rivedere questi meccanismi, anche un atto dovuto puo' risultare inutile in termini ambientali, e quindi ci siamo astenuti".   POL --/T

EOLICO:GIAMBRONE "I BIRILLI DEL GOVERNO STANNO CADENDO TUTTI" ROMA (ITALPRESS) -  "Il premier e' campione nel tirarsi fuori  da qualsiasi impiccio, ma questa volta i birilli del governo, uno dopo l'altro, cadranno tutti, fino alla chiusura definitiva della sala Bowling". Lo ha dichiarato Fabio Giambrone, vicepresidente dei senatori IdV che, durante la chiama per il voto di fiducia, insieme ai colleghi del Gruppo ha sbandierato in Aula la prima pagina di un quotidiano odierno che, sotto il titolo a caratteri cubitali "E tre!", mostra in un fotomontaggio le facce di Scajola, Brancher e Cosentino su tre birilli caduti a terra e quella del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo su un quarto ancora in piedi. "Quelli che Berlusconi ha definito quattro pensionati sfigati, sono in realta' suoi consiglieri, lo hanno sempre informato e consultato e hanno sempre agito nel suo interesse. Il Paese non puo' permettersi un Presidente del Consiglio ricattabile dalla criminalita' organizzata. L'Impero si sta disgregando e 'Cesare', probabile nome in codice di Berlusconi - conclude Giambrone -  deve solo prenderne atto e fare le valigie". (ITALPRESS). gca/com

MANOVRA: IDV, A CHI SERVONO LE ESENZIONI DAI REATI DI BANCAROTTA? =  (ASCA) - Roma, 15 lug - ''In una manovra gia' pessima, governo e maggioranza hanno anche inserito una dubbia disposizione che riguarda l'applicabilita' di norme penali in materia di bancarotta e che sembra pensata soprattutto per salvaguardare truffatori e bancarottieri''.     Lo affermano in una nota i senatori dell'Italia dei Valori Elio Lannutti e Francesco Pancho Pardi.     ''Nel maxiemendamento -spiegano- c'e' infatti una disposizione in base a cui non sara' piu' perseguibile chi, nell'ambito delle procedure per il concordato preventivo e per la ristrutturazione del debito, dovesse commettere il reato di bancarotta semplice o bancarotta fraudolenta. E questo varra' anche per chi gia' adesso e' sotto inchiesta o e' stato rinviato a giudizio per tali reati. Rilevato che introdurre una modifica relativa a reati penali nella manovra e' una cosa assolutamente irrituale, sorge il forte dubbio che questa modifica sia stata introdotta perche' serviva fare un favore a qualcuno''.     ''Il timore -concludono i due esponenti IdV- e' che mentre tantissimi risparmiatori frodati continueranno a non avere giustizia, i bancarottieri senza scrupoli potranno tranquillamente continuare a brindare a champagne sulla pelle della povera gente''.

TIRRENIA: IDV "INACCETTABILI LE MOTIVAZIONI DEL DECRETO LEGGE" ROMA (ITALPRESS) - "Se la finalita' del decreto legge Tirrenia fosse davvero quella di assicurare la regolarita' del servizio non si potrebbe che responsabilmente essere concordi. L'Italia dei Valori contesta, invece, i contenuti del provvedimento perche' il Governo ha di fatto decapitato il management di Tirrenia, causando il caos in azienda, con un prevedibile effetto opposto a quello che dichiara di voler conseguire". Lo affermano Gianpiero De Toni, Capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavori Pubblici al Senato e Dringa Milito-Pagliara, responsabile nazionale Trasporti del partito di Antonio Di Pietro. "E' inaccettabile la norma che esclude la responsabilita' civile, amministrativa e contabile dell'amministratore unico. Inoltre, pur essendoci espressi in favore della privatizzazione, non comprendiamo il senso di una privatizzazione che vedrebbe subentrare al controllo dello Stato quello di un ente pubblico, seppure in compartecipazione. Infine, - concludono gli esponenti Idv - il piano industriale presentato prevede il mantenimento dei livelli occupazionali solo per quattro anni a fronte dei finanziamenti previsti per periodi nettamente maggiori. Insomma, almeno tre motivi per dire un no netto al decreto". (ITALPRESS).

Fiat, De Magistris: Difendere lavoratori per difesa democrazia        Roma, 15 LUG (Il Velino) - "La difesa dei diritti dei lavoratori e' una battaglia in difesa della democrazia. Come sancito dalla Costituzione, l'Italia e' una Repubblica fondata sul lavoro: peccato lo ricordino in pochi. Certamente non lo ricordano Fiat e Governo, i quali nella vicenda di Pomigliano hanno dimostrato il loro vero volto: autoritario e repressivo, tanto da costringere i lavoratori ad un referendum estorsivo e ricattatorio che li ha spinti a rinunciare ai loro diritti in cambio dell'occupazione. Un volto vergognoso che la Fiat conferma in questi ultimi giorni con la decisione di punire, attraverso il licenziamento, quei lavoratori che si sono macchiati della colpa di difendersi da un'aggressione inaccettabile perche' ingiusta". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato Idv, che ha sottoscritto l'appello pubblicato sul sito www.articolo21.org. a sostegno di Pino Capozzi, impiegato Fiat e iscritto alla Fiom, licenziato dall'azienda per aver diffuso un volantino dei dipendenti polacchi dello stabilimento di Tichy che esprimevano solidarieta' ai colleghi di Pomigliano in vista del referendum. á

COSENTINO: DE MAGISTRIS "DIMISSIONI PERCHE' SCARICATO DA PREMIER" ROMA (ITALPRESS) - "Il nostro e' il Paese del meglio tardi che mai, dove le scelte in rispetto delle istituzioni non sono figlie della coscienza". Lo scrive sul blog Luigi de Magistris, che spiega: "Mozioni di sfiducia evitate per pressione di Berlusconi che le teme come un boomerang" e che "scarica gli uomini di cui si serve, ma essendo ricattabile offre loro un contentino: Cosentino resta infatti responsabile campano del PdL". Cosentino, per l'eurodeputato IdV, "doveva lasciare l'incarico nel Governo tempo fa" cosi' come "avrebbe dovuto sfiduciarlo il Parlamento perche' indegno". Per l'ex pm, "intercettazioni e collaboratori di giustizia lo indicano come il referente di Sandokan" e "gli ascolti telefonici attuali lasciano carpire quanto fosse protagonista del dossieraggio contro Caldoro, oltre a lasciare pochi dubbi sul legame, passante per Verdini, con la cricca di politici e magistrati in odore di massonerie deviate". Per l'ex pm, "ci sono altri nomi come Verdini e Caliendo  al fianco dei quali vorremmo veder scritto, sui quotidiani, 'si sono dimessi'. E poi Miller e Marra. E un grande nome: Berlusconi".

COSENTINO:DE MAGISTRIS "GOVERNO E' OLIGARCHIA MAFIOSO-PIDUISTA,ELEZIONI" ROMA (ITALPRESS) - "In qualsiasi democrazia europea normale, diciamo non berlusconizzata, sarebbe bastato un solo 'caso Scajola' per innestare almeno un'autocritica del Governo. In Italia, dove di 'casi Scajola' se ne sono avuti diversi e in poche settimane (Brancher, Dell'Utri, Verdini e Cosentino), la maggioranza continua impunemente ad insistere che al suo interno non c'e' alcuna questione morale, restando alla guida (sbandata) del Paese". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "Purtroppo non esiste una classe dirigente degna di questo nome, che avrebbe gia' riconsegnato la decisione politica alle urne, ma piuttosto un'oligarchia piduista-affarista-mafiosa che non solo attenta alla democrazia, ma si ostina a restare aggrappata al potere provocando lacerazioni intestine che si ripercuotono sul Paese. Rispetto a tale decadenza, l'ipotesi di larghe intese  appare come una collusione con questo sistema politico immorale di cui invece bisogna fare piazza pulita, come si aspettano gli italiani".

EUTELIA: IDV, MPS CHIARISCA SUOI RAPPORTI CON AZIENDA     (ANSA) - SIENA, 15 LUG - Un chiarimento sui rapporti fra il Monte dei Paschi di Siena ed Eutelia: lo chiedono Marco Raggiaschi e Maurizio Zipponi, coordinatore provinciale dell'Idv di Siena e responsabile nazionale del dipartimento Lavoro/Welfare del partito. I due, in una nota, sottolineano la presenza, tra gli amministratori Eutelia e per lungo tempo, del sindaco revisore Leonardo Pizzichi e del consigliere Mps Andrea Pisaneschi, esprimendo dubbi su ''autonomia e severita' di giudizio'' di Pizzichi da sindaco revisore, essendo stato contemporaneamente anche ''debitore questuante''.     Raggiaschi e Zipponi chiedono l'ammontare reale del credito concesso dalla banca a Eutelia nel corso degli anni, le modalita' di concessione, e l'ammontare attuale del debito; la conferma o meno di avere possesso di circa il 2% delle azioni Eutelia come pegno a fronte dei crediti concessi; cosa vuol fare la banca a tutela dei crediti concessi; come la stessa banca valuti l'investimento fatto ''nel fornire credito e supporto a persone da anni 'chiacchierate' come i fratelli Samuele e Isacco Landi e loro sodali''; se la banca, continua la nota, ha gia' messo in atto verifiche ed indagini interne per controllare e valutare la correttezza del proprio operato esterno, e se vuole collaborare per salvare le attivita' produttive e i posti di lavoro dell'azienda ora commissariata. (ANSA).

FIAT: IDV, ITALIA VA IN DIREZIONE OPPOSTA ALL'EUROPA = (AGI) - Roma, 15 lug. - "La vicenda della Fiat sta assumendo una dimensione tale da coinvolgere il governo, le Istituzioni e le forze che, come l'Italia dei Valori, hanno a cuore il futuro dell'industria, dell'economia e dell'occupazione sana del nostro Paese. La Fiat e' un'azienda che ha sempre avuto importanti finanziamenti pubblici da parte dello Stato e non puo' considerare l'Italia solo un mercato, come se non vi fosse una responsabilita' sociale per le risorse ricevute". E' quanto afferma il responsabile lavoro e welfare, Maurizio Zipponi.     "Negli altri Paesi europei, come la Germania e la Francia - continua - l'investimento in nuovi piani industriali non mette in discussione i diritti dei lavoratori. In Italia, invece, si assiste a tutt'altro scenario: lavoratori licenziati a Melfi e Mirafiori, aziende chiuse a Termini Imerese e diritti calpestati come a Pomigliano. Lo stesso Marchionne aveva dichiarato che 'il problema della competitivita' dell'auto non dipende dal costo del lavoro, che vale circa l'8% per l'unita' di prodotto'". "Per l'IdV - conclude Zipponi - quella di cercare capri espiatori nei cassintegrati che prendono 800 euro al mese e nei lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese, e' una strada chiusa". (AGI)

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