
IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA
Ufficio Nazionale Stampa IDV - 17 giugno 2010
EUTELIA, DI PIETRO OGGI IN PIAZZA CON I LAVORATORI
(9Colonne) Roma, 17 giu - "L'Italia dei Valori, questa mattina alle 10.30, sarà in piazza Montecitorio a fianco dei lavoratori di Eutelia per ribadire la necessità che si convochi immediatamente un tavolo presso la Presidenza del Consiglio, come già più volte richiesto dalle Ooss e dai dipendenti". Lo affermano in una nota congiunta il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro e Alessandra Tibaldi, responsabile nazionale dei settori formazione, sicurezza e crisi aziendale dell'Idv. "La nostra forza politica - aggiungono - è stata l'unica ad aver espresso, sin da subito, un giudizio inequivocabile sulla proprietà, promuovendo iniziative di denuncia parlamentare unitamente al ricorso presso la Procura della Repubblica e la Dia". "Oggi le due società sono commissariate e la proprietà è fuori gioco - spiegano - per questo è necessario che la Presidenza del Consiglio, sede istituzionalmente deputata a farlo, individui una prospettiva industriale per il gruppo e i lavoratori coinvolti, rispettando gli impegni presi ma tutt'oggi disattesi. Nessun atteggiamento dilatorio da parte del Governo risulterebbe a questo punto comprensibile". "L'Italia dei Valori - concludono - continuerà ad impegnarsi in tutte le sedi politiche e istituzionali per sostenere i lavoratori di Eutelia, di Pomigliano, della Vinyls e tutti quelli il cui diritto al lavoro continua ad essere un diritto negato".
MAFIA: SPATUZZA; DI PIETRO, MARONI VENGA IN ANTIMAFIA
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - ''Il diniego al programma speciale di protezione a Spatuzza e' gravissimo, ed un evidente messaggio per intimidire coloro che riferiscono fatti che possono far luce su verita' ingombranti e scomode che coinvolgerebbero il Presidente del Consiglio e il suo fedele Marcello Dell'Utri. Questa vicenda ha bisogno di risposte chiare e non elusive, le motivazioni addotte dal Viminale sono lacunose e giuridicamente improprie. Questo un regalo alle mafie, un calcio a chi collabora con la giustizia e un colpo di spugna sulla ricerca della verita'. Lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, che ha inviato oggi, insieme al senatore Luigi Li Gotti, una lettera al Presidente della Commissione Antimafia per chiedere l'audizione del ministro Maroni e del sottogretario Mantovano. '' Reputiamo - si legge nella lettera firmata dai due parlamentari IdV - di grande importanza che la Commissione Antimafia proceda a una urgente audizione del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e del sottosegretario Alfredo Mantovano, in ordine ai discutibili criteri giuridici adottati e ai contenuti motivazionali, manifestamente esorbitanti e palesemente costituenti un'interferenza valutativa di merito sull'attendibilita' del collaboratore Gaspare Spatuzza, di competenza esclusiva dell'Autorita' giudiziaria''.
Intercettazioni/Di Pietro: Bene Bongiorno,anche per Pdl è porcata _"Governo non ponga fiducia contro la sua maggioranza" Roma, 17 giu. (Apcom) - Italia dei valori esprime "apprezzamento per la relazione della presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, al ddl intercettazioni, così come è pervenuto dal Senato". Lo afferma in una nota Antonio Di Pietro, che spiega: "Esprimiamo apprezzamento soprattutto nella parte in cui Giulia Bongiorno ha evidenziato la necessità di modificare alcuni punti fondamentali, come i limiti temporali previsti per le intercettazioni, del testo licenziato dal Senato". "Insomma, prendiamo atto che finalmente qualcuno della maggioranza si sia accorto che il provvedimento così come lo ha voluto il governo Berlusconi è un`autentica porcata - conclude Di Pietro -. Per questa ragione, diffidiamo il Governo a voler porre, ancora una volta, la fiducia poiché, a questo punto, sarebbe solo un volgare ricatto per costringere la sua maggioranza a votare un provvedimento vergognoso e ingiusto".
G8: DIAZ; DI PIETRO, RISPETTIAMO SENTENZA (ANSA) - ROMA, 17 GIU - ''Noi abbiamo sempre detto che per Genova si doveva lasciare lavorare la magistratura. Rispettiamo questa sentenza come rispetteremo le prossime sentenze, per vedere se in via definitiva ci sara' la condanna anche del capo della Polizia''. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro commenta, a Radio Radicale, la condanna in appello del prefetto Gianni De Gennaro. ''Abbiamo sempre detto - sostiene Di Pietro - che li' bisognava fare chiarezza su entrambi i fronti, compreso quello della Polizia, e l'unico modo per farlo era affidarlo ad un giudice terzo e non ad una commissione parlamentare di parte che, a seconda del momento politico, poteva dare ragione o torto, assolvendo magari persone che non andavano assolte. Con l'intervento della magistratura abbiamo un quadro di valutazione piu' chiaro, piu' trasparente e piu' indipendente''.
CASO UNIPOL: DI PIETRO, BERLUSCONI COME NIXON, CHE ANDO' A CASA PER MOLTO MENO = CALIENDO, DA CARTE NON RISULTA NULLA - EX PM, CHIEDO FAVA E MI RISPONDE PISELLO Roma, 17 giu. (Adnkronos) - "Gli americani mandarono a casa Nixon per molto meno". Lo ha detto il leader di Italia dei valori Antonio Di Pietro, illustrando la sua interpellanza in aula sulla vicenda della conversazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte sul caso Unipol. Di Pietro ha detto che se risultasse vero che il presidente del Consiglio dell'epoca Silvio Berlusconi abbia ascoltato illecitamente il file audio contenente la conversazione, dovrebbe rassegnare le dimissioni. Per Di Pietro se il premier in un'occasione come quella "ascolta e non fa nulla" ma qualche giorno dopo il quotidiano di famiglia pubblica l'intercettazione c'e' un presidente del Consiglio che intende "liberarsi del capo dell'opposizione" grazie a intercettazioni "illegittimamente acquisite". Di Pietro ha chiesto che sia il Cavaliere a rispondere politicamente in aula dell'accaduto. La risposta e' giunta dal sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, che ha sottolineato che in base alle carte "non risulta" alcuna ipotesi a carico del premier nel procedimento penale, ne' che al presidente del Consiglio siano state richieste precisazioni dalla procura di Milano. Di Pietro non si e' mostrato soddisfatto e lo ha detto a modo suo: "Io le ho chiesto 'fava' e lei mi ha risposto 'pisello'... Ma che c'azzecca?". Italia dei valori chiede, infine, una commissione d'inchiesta per accertare la verita'. Se Berlusconi si fosse comportato in modo tale da attentare alla privacy e ai diritti dell'allora capo dell'opposizione, "dovrebbe dimettersi per indegnita' politica e morale" e per "attentato alla democrazia".
MANOVRA. DI PIETRO: GOVERNO CRIMINALE, DEVE ANDARE A CASA (DIRE) Roma, 17 giu. - "Questo e' un governo criminale sul piano economico e sulla giustizia. Come tale, prima vanno a casa e meglio e'". Antonio Di Pietro non vede possibilita' concrete di collaborare con il governo sulla manovra economica. "Chi ha provocato la crisi che attraversa il paese- aggiunge il leader Idv- non puo' pensare di risanare i danni. Noi pensiamo che il costo lo debbano pagare gli evasori e quelli della cricca. Non i cittadini onesti".
CRISI. DI PIETRO: VIEN VOGLIA DI FAR SALTARE IL PALAZZO (DIRE) Roma, 17 giu. - I lavoratori dell'Eutelia chiedono un incontro al governo, che, spiegano in piazza Montecitorio, "non ci prende neppure in considerazione". A raccogliere il loro sfogo c'e' invece Antonio Di Pietro: "Il governo- dice Di Pietro- ha un atteggiamento criminale. Ignorano i lavoratori e invece ricevono quelli della cricca. E poi si lamentano perche' a uno viene voglia di far saltare il palazzo...". Il leader Idv assicura che interessera' della vertenza Eutelia il presidente della Camera. "E' la terza carica dello Stato, deve fare qualcosa...", aggiunge.
LAVORO. FIAT, DI PIETRO: DIRITTI NON SI SVENDONO, IDV CON FIOM (DIRE) Roma, 17 giu. - "Idv sta coi lavoratori e con quei sindacati come la Fiom che non svendono i diritti costituzionali". Lo dice Antonio Di Pietro, parlando dell'accordo sulla Fiat di Pomigliano, a margine di un incontro a piazza Montecitorio con i lavoratori dell'Eutelia in sciopero della fame. "Noi rispettiamo la volonta' dei lavoratori- dice Di Pietro- ma ci battiamo perche' lo statuto dei lavoratori non sia stravolto. Per questo parteciperemo a tutte le iniziative di lotta che saranno organizzate".
INTERCETTAZIONI. DI PIETRO: DDL IMMONDO, RITIRARLO E BASTA (DIRE) Roma, 17 giu. - Il ddl sulle intercettazioni "e' immondo, incostituzionale, immorale e inemendabile" che puo' essere "soltanto ritirato". Antonio Di Pietro, conversando con i giornalisti, chiarisce che Italia dei Valori "fara' un'opposizione durissima fuori e dentro il Parlamento" al provvedimento che inizia oggi il suo iter in commissione giustizia. "Qualsiasi tentativo di edulcorare questo provvedimento- aggiunge- e' un modo per far ingoiare il rospo e noi diciamo no".
INTERCETTAZIONI. DI PIETRO: PD OPPOSIZIONE DELLA DOMENICA SERA (DIRE) Roma, 17 giu. - Il Pd e' l'opposizione della domenica sera. Antonio Di Pietro non lesina critiche ai Democratici che, dice a piazza Montecitorio, "su tutti gli argomenti, dalla manovra, alle intercettazioni, alla Fiat, molto pilatescamente non disdegna di sedere al tavolo del compromesso apparecchiato dalla maggioranza". In Italia, ribadisce il leader Idv, "c'e' una sola opposizione, la nostra. Per questo non perdo nemmeno un minuto a discutere della non opposizione del Pd".
FIAT. DI PIETRO: DIRITTI NON SI SVENDONO, IDV STA CON LA FIOM (DIRE) Roma, 17 giu. - "Idv sta coi lavoratori e con quei sindacati come la Fiom che non svendono i diritti costituzionali". Lo dice Antonio Di Pietro, parlando dell'accordo sulla Fiat di Pomigliano, a margine di un incontro a piazza Montecitorio con i lavoratori dell'Eutelia in sciopero della fame. "Noi rispettiamo la volonta' dei lavoratori- dice Di Pietro- ma ci battiamo perche' lo statuto dei lavoratori non sia stravolto. Per questo parteciperemo a tutte le iniziative di lotta che saranno organizzate".
TV: INTERROGAZIONE DI PIETRO, PREMIER RIFERISCA IN AULA SUL DIGITALE = Roma, 17 giu. (Adnkronos) - "Chiediamo al presidente del Consiglio se e quali iniziative, anche normative, intenda assumere per superare in via definitiva il conflitto d'interessi che ha caratterizzato e continua a caratterizzare l'operato dell'esecutivo da lui presieduto". E' quanto si legge in un'interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, presentata dal leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro "Chiediamo, inoltre, se il presidente del Consiglio, considerata la serieta' e gravita' del problema del conflitto d'interessi nel Paese, alla luce della decisione recentemente assunta dal tribunale europeo di Lussemburgo, non ritenga di dover riferire urgentemente al Parlamento in ordine alle modalita' di formazione e deliberazione delle leggi finanziarie varate durante la XIV° Legislatura, nonche' l'effettiva osservanza alle disposizioni della legge n. 215 del 2004 in materia di risoluzione dei conflitti d'interessi'', si legge ancora. ''Il Tribunale europeo di Lussemburgo -aggiunge Di Pietro- infatti, ha sancito, per la prima volta, che durante il secondo governo Berlusconi, le misure introdotte in Italia in materia di decoder hanno implicato un vantaggio indiretto per gli operatori del mercato della televisione digitale, quali Mediaset S.p.a., ovvero l'azienda di proprieta' della famiglia Berlusconi. Inoltre la concentrazione nella persona del presidente del Consiglio dei ministri di enormi poteri politici, economici e mediatici, ha determinato nel tempo un costante conflitto d'interessi in capo al presidente stesso che, oltre a risultare gravemente ostativo ad ogni sereno e proficuo dibattito in ordine alle misure necessarie al Paese, mette gravemente in discussione la credibilita' dell'Italia a livello europeo e internazionale''.
G8: DIAZ; DI PIETRO, RISPETTIAMO SENTENZA
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - ''Noi abbiamo sempre detto che per Genova si doveva lasciare lavorare la magistratura. Rispettiamo questa sentenza come rispetteremo le prossime sentenze, per vedere se in via definitiva ci sara' la condanna anche del capo della Polizia''. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro commenta, a Radio Radicale, la condanna in appello del prefetto Gianni De Gennaro. ''Abbiamo sempre detto - sostiene Di Pietro - che li' bisognava fare chiarezza su entrambi i fronti, compreso quello della Polizia, e l'unico modo per farlo era affidarlo ad un giudice terzo e non ad una commissione parlamentare di parte che, a seconda del momento politico, poteva dare ragione o torto, assolvendo magari persone che non andavano assolte. Con l'intervento della magistratura abbiamo un quadro di valutazione piu' chiaro, piu' trasparente e piu' indipendente''.
IDV. DOMANI DI PIETRO A BOLOGNA (DIRE) Bologna, 17 giu. - Domani, venerdi' 18 giugno, Antonio Di Pietro sara' a Bologna dove alle ore 15,00 terra' una conferenza stampa e, a seguire, un incontro pubblico presso i gazebo dell'Italia dei Valori in via Indipendenza, angolo via Righi, in occasione della campagna referendaria su nucleare, acqua e legittimo impedimento. Lo comunica l'ufficio stampa Idv.
INTERCETTAZIONI, DI PIETRO: DDL IMMONDO CHE INGANNA GLI ITALIANI (9Colonne) Roma, 17 giu - "È immondo, immorale, inemendabile, incostituzionale e qualsiasi tentativo che si fa per addolcire la pillola è soltanto un modo per trarre in inganno gli italiani". Così il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, interviene sul ddl intercettazioni. "È un provvedimento - continua - che colpisce, sul piano della legalità e sul piano della democrazia, le fondamenta di questa nostra Carta costituzionale e quindi deve essere contrastato ad ogni costo, mobilitandosi dentro e fuori il Parlamento".
Manovra/ Di Pietro: Governo criminale, deve andare a casa _Costo devono pagarlo evasori, speculatori e furbetti cricca Roma, 17 giu. (Apcom) - "Questo è un governo criminale sul piano economico e su quello della giustizia. Come tale, prima va a casa e meglio per tutti". Lo dichiara il leader Idv, Antonio Di Pietro. "Infatti - prosegue - chi ha provocato la crisi che sta attraversando il Paese non può pensare di risanare i danni, penalizzando i cittadini onesti, i precari, i giovani, i cassintegrati e tutte le categorie deboli. Riteniamo che il costo di questa manovra economica lo debbano pagare gli evasori, gli speculatori e i furbetti della cricca. L'Italia dei Valori ha gi presentato una contromanovra in tal senso, che prevede delle disposizioni drastiche per gli evasori e permette un rilancio delleconomia attraverso misure strutturali adeguate".
FIAT: POMIGLIANO;DI PIETRO, CON FIOM,DIRITTI NON SI SVENDONO (ANSA) - ROMA, 17 GIU - ''L'Italia dei Valori sta con i lavoratori e con quei sindacati, come la Fiom, che non intendono svendere i diritti sanciti dalla Costituzione e lo Statuto dei lavoratori''. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, commenta cosi' l'accordo sulla Fiat di Pomigliano. ''E' grave che gli operai siano stati messi sotto ricatto, si apre un precedente che rischia di diventare prassi e norma. Noi ci battiamo e ci batteremo affinche' i diritti fondamentali, come quello allo sciopero, siano garantiti e che lo Statuto dei lavoratori non sia stravolto. Per questa ragione - conclude - parteciperemo alle manifestazioni di protesta indette dalla Fiom e dai singoli rappresentanti della fabbrica''.
Governo/ Idv: Gelli sembra moderato, Berlusconi ormai è oltre P2 _Donadi: Situazione degenerata, opposizione costruisca alternativa Roma, 17 giu. (Apcom) - "Le parole di Licio Gelli sembrano quelle di un moderato rispetto a quelle che di solito pronuncia Berlusconi. Ormai il premier ed il suo governo sono oltre la P2". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi, commentando l'intervista dell'ex 'venerabile' sull'Espresso. "Come lo stesso Gelli conferma - aggiunge Donadi- Berlusconi si è abbeverato alla fonte del piano di rinascita nazionale, ma gli effetti sul Paese sono devastanti. Se persino il capo della P2 sente la necessità di dire che siamo `alla Bastiglia`, vuol davvero dire che la situazione politica, sociale ed economica del Paese è degenerata". "L`opposizione - conclude il capogruppo Idv - deve essere unita e lavorare da subito ad un progetto per concreto per costruire l`alternativa di governo, che parta da un programma in grado di rilanciare l`Italia".
INTERCETTAZIONI: BELISARIO, DDL OTTIMO SOLO PER DELINQUENTI E AFFARISTI = PENSARE CHE POSSA ESSERE MIGLIORATO ALLA CAMERA E' PURA ILLUSIONE Roma, 17 giu. - (Adnkronos) - ''Il ddl sulle intercettazioni e' ottimo solo per i delinquenti e gli affaristi della cricca, il senatore Gasparri farebbe bene a specificarlo''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui ''ci vuole una bella faccia tosta a definire ottima una legge che non piace a nessuno: non alle forze dell'ordine, non ai magistrati, non ai giornalisti, nemmeno quelli vicini a governo e maggioranza''. ''La verita' -prosegue- e' che le intercettazioni fanno paura solo a chi ha qualcosa da nascondere, e comunque chi ricopre incarichi pubblici deve sapere che la propria privacy passa in secondo piano rispetto al diritto dei cittadini di essere informati sui loro comportamenti. Il testo approvato al Senato con l'ennesimo voto di fiducia e' una porcheria assoluta e pensare che possa essere migliorato alla Camera e' pura illusione''. ''Se diventera' legge - conclude Belisario - ci penseranno gli italiani a bocciarlo con il referendum per il quale l'Italia dei Valori si attivera' subito con la raccolta delle firme''.
INTERCETTAZIONI: BELISARIO A BOSSI "FREGATURA SE LEGGE INCOSTITUZIONALE" ROMA (ITALPRESS) - "Le leggi le fa il Parlamento, il Presidente della Repubblica le promulga. La Costituzione non prevede che siano discusse prima tra il capo del governo e il Capo dello Stato, Bossi farebbe bene a ricordarlo". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, ricordando che "il ddl sulle intercettazioni deve ancora essere esaminato dalla Camera ma il leader della Lega gia' invoca un'intesa preventiva tra Berlusconi e Napolitano che rende bene quale idea del governare hanno Pdl e Lega. E' ora di smetterla con la pretesa di espropriare il Parlamento delle sue funzioni, la maggioranza governi secondo le regole della Costituzione senza andare in pressing sul Capo dello Stato. Poi - conclude Belisario - se Napolitano non firmera' sara' una fregatura per chi ha la coscienza sporca, non per il Paese: vorra' dire che la legge e' incostituzionale, come l'Italia dei Valori sostiene da sempre".
INTERCETTAZIONI:IDV A PD "EMERGENZA DEMOCRATICA, SERVE ESSERE SCOMODI" ROMA (ITALPRESS) - "Migliavacca prima di parlare rifletta. Di Pietro e l'Italia dei Valori si occupano soprattutto del bene del Paese e lo hanno dimostrato ampiamente. Tanto e' vero che anche oggi Di Pietro e' intervenuto in Aula a difesa della democrazia, portando all'attenzione del Parlamento proprio il caso delle intercettazioni illecite ai danni di Fassino sulla vicenda Unipol, che sembrerebbero disposte e commissionate proprio da Berlusconi per annientare l'avversario. Spiace che da alcuni esponenti dell'opposizione l'Italia dei Valori venga considerata un alleato scomodo. Certo, e' una forza che non fa sconti a nessuno e non ha peli sulla lingua, combatte in trincea a difesa della democrazia senza se e senza ma": Lo ha affermato in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, on Leoluca Orlando. "L'Italia dei Valori ritiene che - aggiunge Orlando - di fronte ad un'emergenza democratica, sia necessario essere contro coloro che stanno tentando di distruggere la Costituzione. Continueremo ad essere scomodi confermando la nostra lealta' nei confronti dei valori costituzionali intorno ai quali, lo ricordiamo a Migliavacca, e soltanto intorno ad al rigoroso rispetto di essi, intendiamo costruire la piu' ampia coalizione possibile. Nonostante tutto e' nonostante tanti".
MAFIA: LI GOTTI (IDV), PROTEZIONE NEGATA A SPATUZZA E' ERRORE GIURIDICO = (ASCA) - Roma, 17 giu - ''La lettura del provvedimento, con cui la commissione centrale sui collaboratori di giustizia ha negato il programma speciale di protezione a Gaspare Spatuzza, consente di affermare la debolezza giuridica della motivazione e un evidente errore frutto di chiara sciatteria''. Lo dichiara il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione giustizia e in commissione antimafia. ''Infatti, le dichiarazioni che devono essere rese entro 180 giorni, per espressa previsione della legge, sono quelle rientranti nell'art. 194 della procedura penale, ossia le dichiarazioni concernenti atti vissuti o conosciuti direttamente. Le dichiarazioni rese da Gaspare Spatuzza, oltre il termine di 180 giorni, sono invece ''de relato'', disciplinato dall'art. 195, alle quali non si applica il suddetto termine di sei mesi, distinzione abbondantemente spiegata dalla Corte di Cassazione. Nel provvedimento, pur dandosi atto, in premessa, che il Procurate nazionale Antimafia comunicava ''lo svilluppo e l'approfondimento, anche oltre il termine di 180 giorni, di elementi ulteriori, di conoscenze acquisite de relato'' non ha applicato correttamente la legge avendo omesso di considerare che, per espressa previsione normativa, le dette dichiarazioni non sono sottoposte al termine indicato. Essendo giuridicamente errata la decisione, il grave errore giuridico non puo' che avere una motivazione politica: quella di 'emarginare' la collaborazione di Gaspare Spatuzza ed inoltre, oggettivamente, lanciare un messaggio devastante a possibili future collaborazioni. Il segnale e' nel senso della disattenzione dello Stato per i fenomeni collaborativi cosi' importanti nella lotta alla mafia. Insomma - conclude Li Gotti - il vertice politico della commissione, nella persona del sottosegretario Mantovano, del Pdl, ha fatto quanto di piu' pericoloso e negativo potesse farsi nell'arretramento e indebolimento della lotta al crimine e nella possibilita' di svelamento dei segreti della nostra Repubblica''.
INTERCETTAZIONI: LI GOTTI (IDV), CALIENDO DICE COSE NON VERE = (AGI) - Roma, 16 giu - "Il sottosegretario Caliendo e' intervenuto sui contenuti del ddl intercettazioni dicendo una serie di cose non vere". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti, ribadendo "cio' che Caliendo nega". Nel ddl, spiega Li Gotti, le riprese video dei "luoghi" potranno farsi "se i luoghi appartengono a soggetti indagati" o in uso agli stessi. Se i "luoghi" sono nella disponibilita' di terze persone non indagate, le riprese video potranno farsi solo se le terze persone "risultano a conoscenza dei fatti per i quali si procede e sussistono concreti elementi per ritenere che le relative condotte siano attinenti ai medesimi fatti". "Questo - puntualizza Li Gotti - e' scritto nel ddl. Non e' vera nemmeno l'affermazione di Caliendo che tali presupposti non riguardino la mafia. Infatti la diversa disciplina per i reati di mafia riguarda solo la durata e la sussistenza dei sufficienti indizi di reato, anziche' i gravi indizi di reato. Non e' neanche vero che l'abrogazione dell'art. 13 della legge cosiddetta Falcone sia una decisione adottata per "ragioni sistematiche", in quanto secondo il sottosegretario Caliendo il contenuto sarebbe stato integralmente recepito. Questo e' un falso consapevole!". "Spiace doverlo constatare - conclude Li Gotti - ma il primo dovere di un sottosegretario, peraltro gia' per lunghi anni magistrato, sarebbe quello di rispettare la verita' e non di fare l'equilibrista arrampicandosi sugli specchi. Il governo e la maggioranza hanno prodotto un ddl demenziale e se ne devono assumere la responsabilita' senza imbrogliare i cittadini".
CUCCHI: PEDICA (IDV), E' STATO LETTERALMENTE AMMAZZATO DI BOTTE = (ASCA) - Roma, 17 giu - ''In Sintonia con le dichiarazioni dell'avvocato della famiglia Cucchi insisto sull'ipotesi del reato di omicidio preterintenzionale ai danni di Stefano. Reputo vergognoso che dopo tutta la vicenda non emerga che fu il pestaggio a causare la morte e ancora oggi non sappiamo cosa sia accaduto nella caserma dei carabinieri e nelle celle del tribunale''. Lo ha dichiarato il senatore Idv, Stefano Pedica in una nota. ''Sono state tante le omissioni su questo ed altri casi chiedo che ci sia chiarezza e pretendo che per il caso Stefano Cucchi non si parli di concorso in lesioni colpose ma di omicidio e mancata assistenza sanitaria - ha concluso Pedica -. Sono vicino alla famiglia Cucchi e mettero' in atto tutti gli strumenti a mia disposizione per far chiarezza su questa vicenda''.
M.O., Pedica (Idv): Frattini chieda a Israele fine blocco Gaza Roma, 17 GIU (Il Velino) - Gli incontri avuti ieri da Frattini con il Viceministro Israeliano non chiariscono la posizione presa dal governo italiano nei confronti di Gerusalemme, soprattutto dopo il raid compiuto il 31 maggio da Israele contro il convoglio di navi cariche di aiuti umanitari". Lo dichiara in una nota Stefano Pedica, capogruppo Idv in Commissione esteri del Senato, che aggiunge: "chiediamo le scuse ufficiali del governo israeliano per il barbaro attacco alla free flotilla e per i dieci morti provocati e chiediamo che il ministro Frattini arrivi a discutere, senza se e senza ma, della fine del blocco su Gaza e non di semplice allentamento". Conclude Pedica: "E' necessario anche che il Parlamento approvi quanto prima la mozione sul medio oriente rimasta arenata in commissione. Urge chiarezza su quanto avvenuto e mai quanto oggi e' necessario che il Parlamento esprima una ferma posizione dell'Italia sulla questione al fine di poter contribuire fattivamente alla risoluzione di un conflitto che da sessant'anni provoca morte ed instabilita'".
POVERTA': PEDICA (IDV), MANOVRA COLPO MORTALE A COOPERAZIONE SVILUPPO = (ASCA) - Roma, 17 giu - ''Il Presidente Berlusconi non ha mantenuto l'impegno preso al G8 de L'Aquila dove, volendo strafare davanti agli occhi degli altri leader, aveva assicurato che non solo l'Italia sarebbe rientrata negli impegni per l'Aiuto Pubblico allo Sviluppo fissato dall'Ocse, stanziando quindi tre miliardi circa, ma che avrebbe anche versato immediatamente i 130 milioni di euro della quota annuale al Fondo Globale per la lotta contro le malattie che stanno distruggendo i paesi in via di sviluppo''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione esteri al Senato, Stefano Pedica, che oggi pomeriggio interverra' in rappresentanza dell'IdV alla presentazione del rapporto ActionAid. ''Degli impegni nemmeno uno e' stato mantenuto, ma anzi nella manovra finanziaria, fra i tanti tagli di Tremonti, la scure cade anche sulla cooperazione allo sviluppo che verra' privata di ulteriori 21 milioni. Come Italia dei Valori - continua Pedica - nell'ambito del decreto cosiddetto 'salva Grecia', abbiamo presentato un impegno al governo per sostenere, al prossimo G20, l'introduzione dell'imposta sulle transazioni finanziarie da destinare al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, la cosiddetta Tobin tax. La proposta e' stata accolta come raccomandazione: speriamo - conclude Pedica - che anche questa promessa verso le popolazioni che piu' hanno sofferto la crisi non sia un'altra bolla di sapone come quella che Berlusconi ha venduto ad Obama al summit de L'Aquila''.
Crisi, Lannutti (Idv): Con manovra tassare subito banche Roma, 17 GIU (Il Velino) - "Il Governo dovrebbe inserire subito nella manovra economica una buona tassa sulle banche, senza aspettare che le lobby del credito e della finanza si organizzino per evitarla o rimandarla sine die. Solo cosi' sara' possibile far pagare il conto a chi, in definitiva, ha provocato la crisi". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, annunciando di aver presentato alcuni emendamenti al ddl "che gia' contemplano misure urgenti per far pagare anche i banchieri come il signor Profumo di Unicredit, che hanno continuato indisturbati ad aumentarsi stipendi e stock option, alla faccia dei correntisti costretti a pagare 3 euro per prelevare contante agli sportelli". Secondo Lannutti "far pagare anche ai banchieri i costi della crisi da loro stessi provocata per avidita' di guadagno e propensione all'azzardo e' cosa buona e giusta. Ma anche le piccole oligarchie di Bankitalia, un esercito di 7.629 dipendenti per lo piu' con il grado di colonnelli e generali (per finalita' retributive) che si sono aumentati gli stipendi del 7,1 per cento nel 2009 e che costano all'erario ben 800 milioni di euro l'anno con una media retributiva di 112 mila euro l'anno, devono cominciare a pagare il conto. Ci vorrebbe almeno una riduzione del 15 per cento delle loro prebende". "Gli emendamenti che ho presentato come IdV - sottolinea Lannutti - vanno nella stessa direzione indicata dal cancelliere dello scacchiere George Osborne, che ha annunciato oggi lo smembramento della FSA (la Consob inglese) per riportarla sotto l'egida della Banca d'Inghilterra. Anche in Italia Bankitalia deve assorbire Consob e Isvap, mentre il, il piu' colossale carrozzone della storia repubblicana, l'AGCOM che costa ben 105 milioni di euro l'anno, deve passare sotto l'Antitrust, l'unica vera authority italiana a cinque stelle, che garantisce anche i diritti dei cittadini e dei consumatori e non solo gli interessi dei potentati economici e della cricca bancaria, finanziaria ed assicurativa".
FIAT:POMIGLIANO;ZIPPONI,ACCORDO PASSERA'MA OPERAI REAGIRANNO CON RESISTENZA PASSIVA PIAZZALI SARANNO PIENI DI AUTO INCOMPLETE (ANSA) - ROMA, 17 GIU - ''Mi stupisco che Marchionne non si renda conto che la conseguenza di tutto questo saranno piazzali pieni di auto incomplete''. Lo dice Maurizio Zipponi, responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, in una intervista a 'Il Fatto quotidiano'. Sulla vicenda di Pomigliano, Zipponi spiega il perche' della posizione intransigente assunta dal partito: ''Abbiamo letto riga per riga il testo dell'accordo: si intacca il diritto di sciopero e si impedisce, anche per il futuro, di discutere sulle pause e sullo straordinario. Tremonti e Berlusconi passeranno, ma queste parole rimarranno attaccate alla carne delle persone per i prossimi 35-40 anni''. E sul ruolo svolto dal governo nella trattativa, ammette: ''Ho fatto tante vertenze nella mia carriera ed e' sempre capitato che quando si arrivava a questi punti ci fosse un governo che chiamava le parti e diceva: non uscite dalla stanza finche' non trovate un accordo. Sacconi e' un disastro, ha causato danni anche alla Fiat, dando il segnale che la competitivita' si fa sui diritti dei lavoratori. Con questo accordo, infatti, non viene colpito il sindacato, ma il lavoratore. Addirittura paventando il rischio di licenziamento. Questo cambia il diritto costituzionale del lavoratore di sentirsi parte di un'unica Repubblica''. ''E il sindacato - sottolinea - non ha titolo per firmare deroghe a quello che prevede la Costituzione''. Per Zipponi era possibile alzare la produzione senza pesare troppo sulle condizioni di lavoro: la prima via, ''condivisa anche dalla Fiom'', era l'aumento dei turni a 18. Per l'esponente dell'Idv, ''e' sbagliato mettere in contrapposizione i 700 milioni di investimenti e la produttivita' con la difesa del diritto di sciopero. In Germania a Mercedes, Bmw, Audi ecc. un metalmeccanico che costruisce auto percepisce 3.300 euro al mese netti e il venerdi' sera ha finito di lavorare, vendono auto con un alto margine di profitto e fanno utili anche perche' gli operai sono soddisfatti. Mi stupisce che Marchionne non capisca che scaricare tutto sui lavoratori significa alienarseli. E gli operai hanno memoria lunga. Adesso piegano la testa, ma il tempo fara' capire quanto e' grande l'errore della Fiat''. ''Gli operai - conclude - mangeranno la minestra, ma siccome acida, una volta fatti gli investimenti, reagiranno. E non c'e' bisogno di scioperare, rischiando il licenziamento. Basta fare resistenza passiva: se il capo non ti dice di muoverti tu stai fermo, se la procedura prevede che devi mettere il bullone in un certo modo, lo fai, anche se sai che e' sbagliato. Il risultato saranno piazzali pieni di macchine incomplete''.
IDV INCONTRA I CASSINTEGRATI DELL'ASINARA (ANSA) - ROMA, 17 GIU - Questa mattina una delegazione dell'Italia dei Valori, guidata dal responsabile nazionale lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, ha incontrato i cassintegrati che occupano l'isola dell'Asinara. Si cercato di individuare probabili soluzioni al problema che ha costretto i lavoratori ad occupare l'isola. L' Italia dei Valori spiega Zipponi - condivide il giudizio negativo, espresso anche dai cassintegrati, in merito all'incontro che si svolto il 15 giugno a Roma, presso il ministero delle Attività Produttive tra sindacati, commissari straordinari che gestiscono l'azienda e il governo. Riteniamo che sia possibile raggiungere l'obiettivo che i lavoratori si sono posti: cioe' creare lavoro stabile, duraturo e redditizio. E' necessario, inoltre, individuare progetti industriali - continua Zipponi in un comunicato diffuso dopo l'incontro - a partire dal settore chimico, che portino in Sardegna lavoro sano, compatibile con l'ambiente e che sappia congiungersi con le nuove filiere industriali economiche della green-economy. L'Italia dei Valori, lontana da appuntamenti elettorali, mette a disposizione tutte le proprie forze parlamentari, regionali e territoriali sarde, al fine di realizzare l'obiettivo di creare lavoro vero, in particolare in zone come la Sardegna, colpite pesantemente dalla crisi. E' necessario che anche l'Eni si assuma la responsabilità di sostenere la nascita di nuova imprenditoria capace di dare un futuro sereno alla Sardegna.
INTERCETTAZIONI: PALOMBA,BENE BONGIORNO;SI ASCOLTI FNSI-FIEG (ANSA) - ROMA, 17 GIU - ''Si ricomincia daccapo. Il provvedimento licenziato dal Senato e' di fatto nuovo e peggiorativo del precedente sia sul piano delle difficolta' ulteriori frapposte alle indagini, sia sul piano della liberta' di stampa''. Il capogruppo dell'Idv in commissione Giustizia della Camera Federico Palomba commenta cosi' la relazione del presidente della commissione Giulia Bongiorno. ''Nel mio intervento al termine della relazione - aggiunge Palomba - ho chiesto garanzie che il dibattito sul testo sia aperto e costruttivo. Ora si dovra' ricominciare con le audizioni. E noi come Idv abbiamo chiesto che vengano ascoltati i vertici della Fieg e della Fnsi che rappresentano uno dei settori piu' penalizzati dal ddl''. ''Ho chiesto poi - prosegue - che il dibattito sul provvedimento non venga strozzato. E che, a norma di regolamento, venga garantita la dignita' della Camera sottolineando che la discussione sul testo, sia alla Camera sia al Senato, e' avvenuta solo in commissione visto, che in Aula, in entrambi i rami del Parlamento, hanno sempre chiesto il voto di fiducia''. ''Pertanto - conclude Palomba - ci vuole un approfondimento serio per respingere questo obbrobrio giuridico e culturale. Ho infine espresso apprezzamento per la serenita' e l'oggettivita' della relazione della Bongiorno''.
NUCLEARE:BRUTTI "AMMINISTRATORE DELEGATO ENEL PARLI CON CIFRE ALLA MANO" ROMA (ITALPRESS) - "Un amministratore delegato dovrebbe parlare sempre con cifre alla mano, in modo da non essere confuso per un comune piazzista. In particolare, l'amministratore delegato di un'azienda pubblica strategica come Enel dovrebbe sempre accompagnare le sue affermazioni con la dimostrazione della loro veridicita'". Lo dichiara Paolo Brutti, responsabile nazionale Ambiente per l'Italia dei valori, in relazione alle affermazioni di Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel. "Poiche' e' del tutto falso che l'energia elettrica da nucleare costera' il 30% in meno dei costi attuali, anzi il chilowattore da nucleare costera' piu' di quello convenzionale, sfido - conclude Brutti - l'AD di Enel, Fulvio Conti, a dare pubblica ed esaustiva dimostrazione di quanto ha affermato, se non vuole fare la figura di un venditore di pezze al mercato".
AMBIENTE: BRUTTI (IDV), IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO = Roma, 17 giu. - (Adnkronos) - ''Apprezzo l'intendimento della Prestigiacomo di non esprimere positive valutazioni di impatto ambientale, non solo su perforazioni ma anche su esplorazioni petrolifere nel mare di Sicilia. Osservo pero' che il Mediterraneo e' un mare non chiuso e quindi salvaguardare 'i gioielli' del mare di Sicilia non sia del tutto rassicurante se poi non si difendono anche tutte le altre coste e isole, come non si difendono le coste dell'Adriatico e delle isole Tremiti''. Cosi' Paolo Brutti, responsabile nazionale Ambiente e Territorio per l'Italia dei valori. ''Quanto poi - continua - al fatto che le estrazioni in atto sono per la maggior parte di metano, la cosa non tranquillizza soprattutto per i rischi di esplorazione e le prospezioni a largo delle coste italiane dell'Adriatico, sono orientate all'estrazione di petrolio, anche se ne e' nota la pessima qualita'. Come dire, anche dopo il disastro ambientale della Lousiana, che il lupo perde il pelo ma non il vizio''
MANOVRA: ZAZZERA "REGIONI SARANNO RIDOTTE AL TAPPETO" ROMA (ITALPRESS) - "A causa dei tagli previsti nella manovra, le Regioni, soprattutto quelle del Sud, non riusciranno piu' ad assicurare il welfare e servizi fondamentali come la viabilita' e il trasporto". E' quanto sostiene Pierfelice Zazzera, deputato IdV, durante un'interrogazione a risposta immediata rivolta al ministro dell'Economia, in commissione Bilancio. "Le regioni italiane sono al tappeto - sottolinea Zazzera - Solo nel 2011 la Puglia subira' tagli per circa 369 milioni. Con la manovra del governo gli enti locali non potranno piu' garantire servizi adeguati, a fronte dell'aumento delle tasse". "La risposta del governo alla questione suona come una barzelletta -aggiunge il deputato IdV - si trincera, di fatto, dietro la richiesta alle regioni di tagliare gli sprechi, esattamente cio' che lo stesso esecutivo non e' stato in grado di fare. Il Parlamento, infatti, in questi giorni non ha approvato alcun provvedimento che prevedesse l'abrogazione delle province o la drastica riduzione degli enti compartecipati pubblici. Cio' avrebbe fatto recuperare quasi 20 miliardi". "La verita' - conclude il dipietrista - e' che questo esecutivo continua a nascondere la testa sotto la sabbia delle bugie, celando al Paese la verita', e cioe' che la crisi internazionale e l'Europa ci chiedono sforzi ulteriori. Probabilmente questa manovra e' solo l'antipasto di un pranzo ben piu' amaro".
MADE IN ITALY. DI NARDO (IDV): NUTELLA E' OK, MA UTILE INFORMARE SERVE CAMPAGNA PER FARE CONOSCERE PRODOTTI SANI. (DIRE) Roma, 17 giu. - "Il messaggio che la Ferrero ha voluto far passare sui media italiani e' sbagliato: il nuovo regolamento Ue non intende mettere fuori legge la Nutella, vuole soltanto che i consumatori siano pienamente informati su cosa contiene e su quali siano le conseguenze del suo consumo per la salute. Lo stesso obiettivo che da tempo stiamo cercando di raggiungere come Italia dei Valori, chiedendo trasparenza e tracciabilita' sulle etichette, compreso l'utilizzo del simbolo del semaforo". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Agricoltura al Senato, Nello Di Nardo, commentando l'approvazione dell'Europarlamento delle nuove regole per le etichette di alimenti e bevande in ambito europeo. "Come tanti altri prodotti- dice ancora Di Nardo- anche la Nutella deve essere difesa contro eventuali assurdi attacchi delle autorita' comunitarie, pero' questo non significa che i consumatori non debbano sapere quali sono gli ingredienti che la compongono. Sarebbe stato piu' facile utilizzare il sistema "a semaforo", bocciato dai parlamentari europei. Di certo, conclude Di Nardo, "occorre promuovere, a livello nazionale e comunitario, una piu' mirata campagna di informazione alimentare, cosi' da aiutare i cittadini nella scelta di prodotti sani, genuini e di alto valore nutrizionale, prescindendo da quanto sbandierato negli spot pubblicitari".
MANOVRA: IDV, SU ASSEGNO DISABILI GOVERNO FACCIA MEA CULPA = Roma, 17 giu. - (Adnkronos) - ''La scusa dell'errore tecnico non regge di fronte alla crudelta' del provvedimento che innalza la percentuale di invalidita' necessaria per accedere al sussidio statale contenuto nella manovra. E' necessario un mea culpa da parte di questo Governo, che sempre piu' spesso propone leggi che discriminano le classi piu' deboli della nostra societa'''. Lo afferma in una nota Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari Sociali e responsabile del dipartimento nazionale ''Sanita' e Salute'' dell'Italia dei Valori. ''Per rafforzare la contrarieta' dell'Italia dei Valori a questo provvedimento ho deciso di presentare un'interrogazione parlamentare al Ministro Tremonti, invitandolo a ripensare al piu' presto questa norma -prosegue Palagiano- ed in particolare ricordando le persone affette dalla sindrome di Down che con questo provvedimento si vedranno negare anche l'irrisorio contributo dello Stato; che e' spesso un aiuto fondamentale per i malati e le loro famiglie''. ''Il Governo ha il dovere di continuare a tutelare una popolazione che ha gia' impiegato molto tempo e superato diversi ostacoli per far riconoscere il suo ruolo nella societa' Italia al di la' dei pregiudizi. Mi auguro che la manovra finanziaria -conclude il Responsabile sanita' di Idv- arrivi in Aula gia' priva di questa scellerata modifica, in caso contrario non mancheranno certo i nostri emendamenti''.
G8 GENOVA: DE MAGISTRIS "DOPO CONDANNA IN APPELLO DE GENNARO SI DIMETTA" ROMA (ITALPRESS) - "La condanna in appello dell'ex capo di Polizia De Gennaro e' una delle tappe giudiziarie che si stanno percorrendo per poter restituire verita' e giustizia al Paese intero, che porta e portera' sempre i segni di una ferita politico-istituzionale profonda. Una ferita che e' stata inferta alla democrazia italiana con la gestione criminale dell'ordine pubblico durante il G8 di Genova nel luglio 2001, quando esponenti anche apicali delle Forze dell'Ordine confusero il loro ruolo con quello dei paramilitari sudamericani". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "Di fronte a questi elementi giudiziari, compresa la recente sentenza sull'irruzione alla scuola Diaz di Genova, sarebbe opportuno che lo stesso De Gennaro lasciasse il suo incarico di direttore del Dis, a cui e' approdato in un modo discutibile e offensivo verso quanto accaduto a Genova nel 2001, quando e' stato il referente di una catena di comando deviata e pericolosa che ha portato allo stravolgimento dello Stato di diritto".
MAFIA:SPATUZZA,DE MAGISTRIS "GOVERNO NE COLPISCE UNO PER EDUCARNE CENTO" ROMA (ITALPRESS) - "La Commissione per le misure di protezione dei collaboratori afferisce al ministero dell'Interno: negare tale dipendenza politica, come fa il sottosegretario Mantovano, significa mistificare la realta'". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "Tre procure del calibro di Caltanissetta, Palermo e Firenze, con l'appoggio della Procura Nazionale Antimafia, chiedono la protezione per un ex uomo di 'cosa nostra' che sta rilasciando dichiarazioni che i magistrati valutano come attendibili. Dichiarazioni che, guarda caso, sono relative al rapporto fra mafia e Stato, in particolare nella stagione stragista del '90 e in particolare in riferimento a Berlusconi e Dell'Utri. Il Governo e il Viminale cosa fanno? Si appigliano al cavillo burocratico dei tempi della collaborazione, per altro in modo discutibile: Spatuzza pare abbia anticipato, nei limiti previsti dalla legge, quanto ha esplicato piu' compiutamente dopo. Mantovano a nome del Governo si fa scudo di un formalismo cieco e incerto per mandare un segnale: chi parla di Berlusconi e mafia e' esposto all'abbandono dello Stato. Siamo al colpirne uno per educarne cento".
Ue, Nutella affossata da Sonia Alfano dell'Idv
Roma, 17 GIU (Il Velino) - E' stata l'italiana Sonia Alfano, dell'Italia dei Valori, ad affossare la Nutella a Strasburgo. Di fronte all'emendamento 191, che se approvato avrebbe eliminato il principio che penalizza i dolciumi, la compagine italiana si e' presentata compatta, a prescindere dalla casacca politica. Decisivo e' tuttavia risultato il voto contrario dell'esponente del partito di Di Pietro; unica rappresentante del nostro Paese a voltare le spalle all'industria dolciaria nazionale. La votazione ha infatti registrato un clamoroso equilibrio: 309 a 309, senza astenuti. Con un voto diverso da parte della Alfano, dunque, la Nutella sarebbe stata al sicuro. Ha invece votato a favore Iva Zanicchi, contro la quale erroneamente alcuni organi di stampa avevano puntato l'indice. La cantante deputata del Pdl, secondo i dati ufficiali dell'Europarlamento, si e' schierata a favore dell'emendamento. Dopo il voto di marzo alla Commissione ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare, che con 32 favorevoli e 28 contrari aveva approvato l'emendamento che stralciava la parte del testo relativa alla percentuale di grassi dei prodotti, l'industria dolciaria italiana sperava in una conferma da parte dell'Assemblea. A rimescolare le carte, tuttavia, e' stata l'assenza di numerosi deputati. Va comunque ricordato che anche se la stampa si e' concentrata sulla Nutella, il rapporto Sommer rischia di mettere in crisi l'intero settore, considerato che praticamente tutti i dolciumi superano la soglia del 10 per cento di grassi. A rischio sono quindi anche migliaia di posti di lavoro, che verrebbero messi a repentaglio per un dubbio principio di tutela della salute. Come ha scritto in una nota il vice presidente della Ferrero, Francesco Paolo Fulci, questo approccio "nel tempo potrebbe portare a condizionare persino le abitudini e gli aspetti piu' intimi della sfera privata, come i piaceri piu' sani e genuini che ci tramandiamo da generazioni". E' dunque anche in nome della liberta' che molti parlamentari italiani hanno votato contro un provvedimento orchestrato principalmente dai paesi del Nord Europa, che pretende di codificare i comportamenti individuali. Persa questa battaglia, comunque, la guerra non e' certo finita. Il rapporto Sommer passa ora al Consiglio europeo, dove l'Italia con ogni probabilita' fara' sentire la propria voce a protezione di un importante comparto dell'industria nazionale. E anche se i capi di Stato e di governo dovessero confermare la decisione di mercoledi', la materia deve tornare a Strasburgo per una seconda lettura, dove bastera' migliorare di un voto (magari convincendo la signora Alfano) per garantire la sicurezza all'industria dolciaria italiana.
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