IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA

Ufficio Nazionale Stampa IDV - 18 giugno 2010

19.06.2010 15:18

GOVERNO: DI PIETRO, BRANCHER MINISTRO PER EVITARE PROCESSI? LEADER IDV PRESENTA INTERPELLANZA AL GOVERNO    (ANSA) - ROMA, 18 GIU - ''Silvio Berlusconi ha nominato Aldo Brancher Ministro per l'attuazione del Federalismo. Mi verrebbe da dire: un nome, una garanzia. Infatti la ricca biografia di quest'uomo e' la conferma di cio' che andiamo ripetendo da tempo: se sei pulito e non hai problemi con la giustizia non puoi far parte del governo Berlusconi''. Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commenta cosi' la nomina di Brancher a ministro.     ''E' un messaggio chiaro, diciamo 'educativo' per le nuove generazioni: l'onesta' e' una virtu' che non porta profitti. Mentre se sei stato detenuto a San Vittore per falso in bilancio e finanziamento illecito all'allora Psi, come nel caso di Brancher, e scarcerato solo per decorrenza dei termini di custodia cautelare e ti sei salvato in Cassazione solo grazie alla prescrizione per il primo reato e alla depenalizzazione per il secondo, dopo essere stato condannato in appello, allora - osserva Di Pietro - hai fatto bingo: puoi diventare ministro''.     E non e' sicuramente un caso, per il deputato, ''che certi fantasmi del passato riemergano: Brancher nel 1993 era di fatto un lobbista che si occupava di mantenere buoni rapporti tra la Fininvest e i partiti, piazzando spot politici sulle reti di Berlusconi. Infatti, ai tempi, fu chiamato a rispondere anche di un versamento di 300 milioni di lire al Psi''.     ''Brancher - prosegue - tento' di scagionare il gruppo Berlusconi, sostenendo che era stata la sua 'Promogolden' ad acquistare gli spazi pubblicitari per conto dell'attuale presidente del Consiglio''. ''Il Pool di Mani Pulite ipotizzo', invece - ricorda Di Pietro - che l'operazione nascondesse un finanziamento illecito, autorizzato da Fedele Confalonieri, che venne iscritto sul registro degli indagati. Anche se quest'ultimo fu assolto''.     ''Insomma Brancher e' l'uomo giusto al posto giusto e viene fuori anche da un vecchio racconto di Berlusconi: 'Quando il nostro collaboratore era a San Vittore - raccontava - io e Confalonieri giravamo intorno al carcere: volevamo metterci in comunicazione con lui'. Ora mi chiedo: 'Chissa' perche'? Avevano forse paura che parlasse?'. Ma Brancher non parlo'''.      Per il leader dell'Idv ''ci sono particolari interessanti che non possono essere trascurati''. ''Brancher, infatti - ricorda ancora Di Pietro - venne condannato in primo e secondo grado a due anni e otto mesi per le tangenti sugli spot anti Aids per falso in bilancio e violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Subito dopo divenne responsabile di Forza Italia Nord, deputato e sottosegretario alle riforme istituzionali''.     ''Oggi Brancher e' sotto processo, imputato di appropriazione indebita in relazione a soldi incassati dall'ex numero uno della Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani, nell'ambito della vicenda della scalata Antonveneta. Le ultime udienze, guarda caso - osserva l'ex Pm - sono state rinviate al 26 giugno per i cosiddetti 'impegni istituzionali'. E il suo nome e' riapparso sui giornali tre mesi fa nell'inchiesta sul maxiriciclaggio con Gennaro Mokbel''.     Di Pietro annuncia quindi di aver presentato un' interpellanza al governo ''per sapere se Brancher sia stato premiato per cio' che ha fatto in passato; per cio' che non ha mai detto; o per garantirgli l'impunita'''.   (ANSA).

GOVERNO: DI PIETRO, BERLUSCONI RIFERISCA PERCHE' SI E' INVENTATO NUOVO MINISTERO =       INTERROGAZIONE URGENTE A GOVERNO        Bologna, 18 giu. - (Adnkronos) - "La nomina a ministro di  Brancher e' un atto per il quale abbiamo depositato una interrogazione urgente al governo affinche' il presidente del Consiglio venga a  riferire sulle reali ragioni per cui si e' inventato questo nuovo  dicastero, dopo quello della Semplificazione e dopo che di federalismo se ne sta occupando direttamente il ministro Calderoli". Ad  annunciarlo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a  margine di un incontro oggi a Bologna per raccogliere le firme per i  referendum su nucleare, privatizzazione dell'acqua, legittimo  impedimento.        "Una ragione ci deve essere: si tratta di vedere se la ragione  maggiore -chiarisce- sia quella di ringraziare Brancher per cio' che  ha fatto e per cio' che non ha detto nella prima Repubblica, o per  cio' che ha fatto o non deve dire in questa Repubblica". Di Pietro  ricorda poi alcuni trascorsi giudiziari del ministro e ricorda che  attualmente "e' sotto processo per la vicenda di Fiorani e di banca  Antonveneta. L'udienza si doveva tenere in questi giorni ed e' gia'  stata rinviata un paio di volte perche' era impegnato".        "Vogliamo scommettere -domanda retoricamente il leader dell'Idc- che si avvarra' del legittimo impedimento che dice che chi e' ministro  non puo' essere sottoposto a processo?". "Tra poco anche il suo  cavallo verra' nominato ministro se si scopre che e' andato fuori  corsa. E' la riprova -chiosa infine- che il referendum contro il lodo Alfano bis serve".

GOVERNO: BRANCHER; INTERROGAZIONE IDV, USERA' L.IMPEDIMENTO?     (ANSA) - BOLOGNA, 18 GIU - L'Italia dei Valori ha depositato un'interrogazione urgente al Governo affinche' il premier spieghi le ragioni della nomina a ministro di Aldo Brancher. Lo ha reso noto Antonio Di Pietro, di passaggio a Bologna a un banchetto del partito.    ''Una ragione ci doveva essere, ci deve essere e c'e''', ha detto Di Pietro, secondo il quale ''si tratta di vedere se e' quella di ringraziare Brancher per cio' che non ha detto durante la prima Repubblica o per cio' che ha fatto o non deve dire in questa''. Il leader Idv, ricordando che Brancher ''e' stato coinvolto in piu' processi, compreso uno di cui mi sono occupato personalmente'', ''e' sotto processo in questo momento per la vicenda di Fiorani e la banca Antonveneta''. L'udienza, ha proseguito Di Pietro, ''doveva tenersi in questi giorni e gia' un paio di volte e' stata rinviata perche' Brancher era impegnato: vogliamo scommettere che nei prossimi giorni chiedera' di usare il lodo Alfano bis in quanto ministro?''.(ANSA).

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, PROVVEDIMENTO SIA CANCELLATO =        Bologna, 18 giu. - (Adnkronos) - "L'Italia dei Valori si e'  battuta e si battera' affinche' questo provvedimento piu' che  aggiustato venga cancellato dal Parlamento prima che faccia danni". Ad assicurarlo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi  a Bologna al banchetto di raccolta firme per i referendum contro il  nucleare, la privatizzazione dell'acqua, e il legittimo impedimento,  ai cronisti che gli domandano circa il ddl intercettazioni. "Lo  riteniamo -chiarisce- inemendabile e immondo, particolarmente  pericoloso, sia perche' contrasta la magistratura invece che il  crimine, sia perche' contrasta la libera informazione".        "Abbiamo apprezzato che il presidente della commissione  Giustizia Bongiorno abbia anch'essa finalmente detto che dentro la  maggioranza ci sono alcuni parlamentari che non possono accettare il  provvedimento cosi' come vuole essere emanato", prosegue il leader  dell'Idv, tornando a rassicurare sulla volonta' di battersi "affinche' il presidente del Consiglio non faccia un'altra furbata delle sue,  cioe' mettere la fiducia per evitare che venga rimesso in  discussione". "E se comunque dovesse essere approvato -conclude Di  Pietro- con un referendum in piu', uno oggi, uno domani, ce lo  toglieremo di torno".

GOVERNO. DI PIETRO: BRANCHER MINISTRO PER STOPPARE SUO PROCESSO? BERLUSCONI VENGA A SPIEGARE PERCHÉ SI È INVENTATO QUESTA POLTRONA  (DIRE) Bologna, 18 giu- Per Antonio di Pietro i casi sono due, sulla nomina di Aldo Brancher a ministro, oggetto di una un'immediata interrogazione urgente al Governo da parte dell'Idv: "Si tratta di vedere se la ragione maggiore sia quella di ringraziare Brancher per cio' che ha fatto o cio' che non ha detto nella Prima Repubblica, o per cio' che ha fatto e cio' che non deve dire in questa Repubblica". Nel primo caso "ricordiamoci che era un personaggio che gravitava intorno al presidente del Consiglio nel fare favori all'allora classe politica, in particolare al Partito Socialista". Ma Di Pietro chiede anche al premier Silvio Berlusconi "se teme per qualche processo in corso o da venire per Brancher e quindi adotta il 'legittimo impedimento' proprio per la ragione per cui l'ha costruito, vale a dire non fare processare le persone che gli sono vicine nominandole ministro. Tra poco- ricorre ad una battuta- anche il suo cavallo sara' nominato ministro se si scopre che e' andato fuori corsia".    Di Pietro torna sulla nomina di Brancher a ministro al Federalismo nel gazebo per i referendum allestito a Bologna dal suo partito. Il presidente del Consiglio "venga a riferire sulle reali ragioni per cui si e' inventato questo nuovo dicastero. Una ragione ci doveva essere, ci dev'essere e c'e', secondo noi". Brancher, sottolinea l'ex pm, "e' personaggio conosciutissimo alle cronache giudiziarie, sin dai tempi di Mani pulite, una vecchia conoscenza dell'inchiesta. Egli e' stato coinvolto in piu' processi". Oltrettutto e' sotto processo in questo momento per la vicenda di Fiorani, nella Banca Antonveneta. L'udienza- sottolinea Di Pietro- si doveva tenere in questi giorni e gia' sono un paio di volte che viene rinviata perche' e' impegnato. Vogliamo scommettere che si avvarra' del legittimo impedimento, che dice che chi e' ministro non puo' essere sottoposto a processo?".

LIBERTA' IMPRESA, DI PIETRO: GIA' NELLA CARTA, BASTA ATTUARLA  (9Colonne) Roma, 18 giu - "Come al solito Berlusconi e i suoi amici spostano l'attenzione sui massimi sistemi. La nostra Costituzione già prevede la libera iniziativa economica e d'impresa. Ciò che manca è l'attuazione concreta di questa norma e l'eliminazione di lacci e lacciuoli, ossia di tutto ciò che in questi anni è stato costruito per imbavagliare l'impresa". Lo afferma, in una nota, il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro. "Non si risolve il problema con la modifica della Carta, bisogna semplicemente attuarla, cambiando il sistema e intervenendo sulle leggi ordinarie. Ma per far questo - spiega - si devono toccare gli altarini, le cricche, le lobby e la burocrazia. Il governo non ha il coraggio di fare tutto ciò e allora vuole illudere i cittadini, modificando due parole della Costituzione e facendo credere così che, dal giorno dopo, tutto sarà più libero e più facile. Ma libero e facile lo potrà diventare da subito, togliendo quei lacci e lacciuoli che farraginose e multiformi leggi ordinarie hanno posto in essere".

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO A FINI E PARLAMENTO, BOCCIATE DDL     (ANSA) - VENEZIA, 18 GIU - Antonio Di Pietro auspica che il presidente della Camera Gianfranco Fini ed il Parlamento, boccino il ddl sulle intercettazioni. Una legge che, a detta del leader dell'Idv ''mina lo stato di diritto perche' impedisce  ai magistrati di scoprire i delinquenti, assicurandoli alla giustizia, e all'informazione di far sapere ai cittadini di come stanno le cose''.   ''Per questa ragione - spiega Di Pietro - ci auguriamo che il presidente della Camera e il Parlamento boccino, blocchino questa pretesa di Silvio Berlusconi di farsi un'ennesima legge per farla franca''.

GOVERNO:DI PIETRO,BRANCHER MINISTRO? COINVOLTO TANGENTOPOLI MESSAGGIO SAREBBE CHE DELITTO PAGA, SI DIVENTA ANCHE MINISTRI    (ANSA) - VENEZIA, 18 GIU - ''La criminalita' politica, istituzionale, imprenditoriale, rimarra' sempre quella che e' fino a quando non si interverra' a monte nel cambio generazionale della classe dirigente''. Lo dice  Antonio di Pietro (Idv) che si scaglia contro l'ipotesi di una nomina di Aldo Brancher come  ministro.     Per combattere la corruzione, secondo Di Pietro, basterebbero, precisa di Pietro, tre regolette: ''i condannati non devono essere candidati, gli imprenditori che corrompono non devono piu' partecipare alle imprese pubbliche e coloro che sono sotto processo non devono svolgere incarichi di Governo ne' locale, ne' nazionale fino a quando non finiscono i  loro processi''. Per Di Pietro e' ''l'unico modo per avere una classe dirigente nuova. Perche' se e' vero che vogliono promuovere a ministro un tale Aldo Brancher, che io ricordo molto bene essere persona coinvolta in tangentopoli per fatti molto gravi, a me pare che il messaggio che si manda ai cittadini sia uno solo: il delitto paga e che conviene fare il delinquente perche' magari si diventa anche ministro''.

MANOVRA: DI PIETRO, NOSTRA CONTROMANOVRA PER FUTURO A PAESE     (ANSA) - VENEZIA, 18 GIU - ''L'Italia dei valori ha presentato una contromanovra perche' siamo responsabili e convinti che bisogna mettere a posto i conti che del nostro Paese, per dare la possibilita' ai nostri figli di avere un futuro''''. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, arrivato a Mestre (Venezia) per sostenere la campagna del referendum, per mantenere pubblica l'acqua, contro il nucleare e contro il ddl sulle intercettazioni.   Per Di Pietro i conti della crisi li ''devono pagare coloro che hanno provocato i danni al Paese, a cominciare da questo Governo che ha escluso che ci fosse la crisi e ora vuole guarire cio' che i suoi occhi non ha visto. Per cui deve andare a casa - ha ribadito -; ma devono pagare la crisi anche gli evasori fiscali e coloro che hanno approfittato, con sprechi e con costi insostenibili, portando a rendere incredibile questo disavanzo economico''.

GOVERNO: DONADI (IDV), SI ARRICCHISCE DI UN MINISTERO BARZELLETTA = (AGI) - Roma, 18 giu. - "Si sentiva proprio la mancanza di un altro ministero 'barzelletta'?La nomina di Aldo Brancher non serve ad attuare il federalismo, ma a riequilibrare i rapporti di potere all'interno del governo, ormai sempre piu' spostato verso la Lega". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.      "Il governo - aggiunge Donadi - si riempie la bocca di tagli agli sprechi, riduzione dei costi della politica e quello che fa nel concreto e' la moltiplicazione delle poltrone. La solita pagliacciata di questo governo che pensa solo all'immagine. Crea il ministero per l'attuazione del federalismo proprio mentre con la manovra azzoppa questa riforma fondamentale per la modernizzazione dello Stato".

G8 GENOVA: BELISARIO "NESSUN PRECONCETTO, PIENO RISPETTO MAGISTRATURA" ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia dei Valori ha sempre avuto fiducia nella Magistratura. La legge prevede tre gradi di giudizio, per questo noi non commentiamo le sentenze fino a che queste non sono definitive". Lo afferma il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, a proposito della condanna in appello dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro per i fatti del G8 di Genova. "Non abbiamo preconcetti - conclude Belisario - lasciamo lavorare i Magistrati in modo tale che possano fare piena luce sugli episodi del G8 di Genova".

INTERCETTAZIONI: MURA (IDV), LEGGE PESSIMA HA SGRETOLATO MAGGIORANZA =       OPPOSIZIONE ANCORA PIU' INTRANSIGENTE PER NON FAR PASSARE NORMA        Roma, 18 giu. (Adnkronos) - ''La legge bavaglio che Berlusconi  sta tentando di imporre e' pessima'' e '' alla fine ha sfaldato anche  la stessa maggioranza''. E' quanto afferma Silvana Mura, deputata di  Idv. ''Questo -sottolinea l'esponente dipietrista- e' il dato politico incontrovertibile, anche se non significa affatto che la partita sia  vinta, perche' quando il toro e' ferito diviene piu' pericoloso''.        ''L'Italia dei Valori -ricorda Mura- ancora una volta aveva  denunciato subito la pericolosita' del ddl intercettazioni che arreca  in un solo colpo un vulnus alla Costituzione, alla liberta' di  informazione e alla legalita'''.        ''I fatti di questi giorni-conclude- ci stanno dando ragione e  ci spingono a un'opposizione ancora piu' intransigente per non far  passare questa legge''.

Brancher, Mura: A che servono Riforme e Attuazione programma?        Roma, 18 GIU (Il Velino) - "Nominare un ministro per il federalismo, quando esistono gia', e a questo punto ci domandiamo cosa facciano dalla mattina alla sera, un ministro per le riforme ed uno per l attuazione del programma, e lasciare vuota la poltrona fondamentale del ministero dello sviluppo economico, la dice lunga sulla stato di confusione in cui versa il governo Berlusconi, lo stesso che prima predica risparmi e poi aumenta il numero dei ministri". Lo dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv.

CASO ALPI: IDV, FARE LUCE SU ASPETTI OSCURI DOPO INCHIESTA 'L'ESPRESSO' =        Roma, 18 giu. (Adnkronos) - "E' gravissimo quanto emerge  dall'inchiesta dell''Espresso' che riporta il dossier di Greenpeace  'The toxic ship'. E' l'ennesima conferma che Ilaria Alpi e Miran  Hrovatin furono assassinati perche' avevano scoperto il coinvolgimento di alcuni esponenti del governo italiano nell'illecito scambio di  rifiuti tossici in cambio di armi tra l'Italia e la Somalia". Lo  affermano in una nota congiunta i parlamentari Idv Giuseppe De Toni,  membro commissione Ecomafie, il senatore Giuseppe Caforio, membro del  Copasir e il portavoce nazionale del partito, Leoluca Orlando.        "Non solo. Emerge anche -aggiungono- un quadro agghiacciante di  un sistematico seppellimento di ogni sorta di rifiuti, tramite le  cosiddette 'navi dei veleni' da parte di criminali senza coscienza che consideravano l'Africa come spazzatura. Dall'inchiesta emerge ancora  una volta l'ambigua figura del faccendiere Giancarlo Marocchino, che  fu il primo ad arrivare sul luogo del delitto quando furono uccisi in  Somalia, Mogadiscio, i giornalisti del Tg3. Noi dell'Italia dei valori chiederemo ufficialmente al presidente Pecorella di audire Giancarlo  Marocchino affinche' sia fatta luce sui troppi lati oscuri che lo  riguardano. Chiederemo, inoltre, alla commissione Ecomafie anche di  tenere conto di questo dossier perche' il pericolo per la salute delle popolazioni interessate dal traffico di rifiuti e' enorme''.        ''In ultima analisi -concludono- scriveremo una lettera al  presidente del Copasir, Massimo D'Alema, affinche' chieda alla  presidenza del Consiglio di desecretare gli atti inerenti la discussa  commissione d'inchiesta 'Taormina' sull'omicidio Alpi-Hrovatin che,  infatti, si concluse con tre diverse relazioni: una di maggioranza e  due di minoranza. Siamo certi che l'onorevole D'Alema dara' seguito  alle affermazioni fatte al momento del suo insediamento e accogliera'  la nostra richiesta''.

INTERCETTAZIONI: IDV, SCHIFANI HA FATTO LA SUA PARTE EVERSIVA = (AGI) - Roma, 18 giu. - "Il Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, timoroso dell'ira di Silvio Berlusconi, causata dallo stop che la Camera dei deputati ha imposto alla vergognosa norma sulle intercettazioni, si affretta a dichiarare che il Senato ha fatto la propria parte". Lo afferma in una nota il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, onorevole Leoluca Orlando, commentando le dichiarazioni sul ddl intercettazioni del Presidente del Senato, Renato Schifani. "Ma che parte? - aggiunge - la parte eversiva di stravolgimento della Costituzione messa in atto attraverso un voto di fiducia che ha imbavagliato vergognosamente anche i senatori della maggioranza. E lui, seconda carica dello Stato, ha fatto la parte di un esponente di parte, neanche coincidente con la sua stessa coalizione, e subalterna ai capricci e ai progetti piduisti del suo dante causa. E' questo il ruolo della seconda carica della Repubblica? Toto' direbbe:'ma siamo seri !". (AGI)

G8: DIAZ; LI GOTTI, A GENOVA NON SI STA SCRIVENDO VERITA'     (ANSA) - ROMA, 18 GIU - ''Pur con il rispetto che si deve alle sentenze, e' mia personale opinione, conoscendo gli atti processuali, che a Genova non si stia scrivendo la verita' sui fatti del G8''. A sostenerlo e' il capogruppo dell'Idv in commissione Giustizia del Senato Luigi Li Gotti commentando la sentenza di ieri di condanna dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro.    ''Per qualcuno - aggiunge - le sentenze di condanna dopo quelle di assoluzione sarebbero l'alba di un nuovo giorno. Per me potrebbero essere il tramonto della verita' e il possibile frutto di un preconcetto ideologico da resa dei conti. Mai come per queste vicende servira' il giudizio giuridico e tecnico della Cassazione''

Apc-Banche/ Lannutti: Ok tassa Ue, ma no a ricadute famiglie-imprese _Non solo è un dovere ma anche una misura tardiva  Roma, 18 giu. (Apcom) - "Tassare le banche, che sono tra le principali colpevoli della crisi economica che sta distruggendo  il nostro tessuto sociale, non solo è un dovere, ma è anzi una misura tardiva". Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, che paventa però "un pericolo, che governo, Banca d'Italia e Antitrust dovrebbero, se ne fossero capaci, scongiurare e su cui noi invece vigileremo senza sosta: la maggiore tassazione non può assolutamente avere una ricaduta su famiglie e imprese".

ENTI LIRICI. IDV: DL BONDI MASSACRA MONDO CULTURA E SPETATCOLO   (DIRE) Roma, 18 giu. - "Il decreto legge sullo spettacolo e' un atto di natura prettamente economica che colpisce duramente le fondazioni liriche con blocchi delle assunzioni e tagli al personale  e  serve solo a riequilibrare il bilancio intervenendo pesantemente sulla contrattazione collettiva nazionale del settore". Lo dice Pierfelice Zazzera, capogruppo IdV in commissione Cultura alla Camera.    "L'Italia dei Valori- prosegue Zazzera- si opporra' al provvedimento perche' massacra il mondo del lavoro della cultura e dello spettacolo e non crea circuiti virtuosi di investimenti. Proporremo, inoltre un emendamento che dimostri come e' possibile trovare risorse da investire in cultura. Abbiamo infatti chiesto di introdurre una aliquota che interviene sui proventi delle pubblicita' delle grandi emittenti televisive, che se tassate al 2% porterebbero quasi 80 milioni di euro, se tassate al 5% invece, ne porterebbero 180. Cio' a conferma che se si vuole, le risorse si possono trovare".

Apc-Immigrati/ Pedica: Premier e Lega rovinano reputazione Italia _"Non restino sordi a chi chiede lo stop dei respingimenti coatti"  Roma, 18 giu. (Apcom) - "Gli esponenti della Lega dovrebbero vergognarsi dopo che l`autorità più autorevole in materia di immigrazione, l`Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha definito contrarie al diritto internazionale le iniziative che loro sbandierano invece come un successo: la tolleranza zero verso gli immigrati non è degna di un paese democratico".     Lo afferma il senatore Stefano Pedica, capogruppo dell`Italia dei valori in commissione Esteri.  "I respingimenti verso le coste libiche - insiste Pedica - violano non solo le leggi sull`asilo ma sono anche contrarie ai valori cristiani perché mandano a morire nei campi di concentramento di Gheddafi uomini, donne e minori che potrebbero fuggire da persecuzioni, guerre e torture".   "A Gheddafi Berlusconi non solo ha regalato 5 miliardi in cambio di appalti per i costruttori amici suoi, ma gli ha svenduto anche la rispettabilità del nostro paese, che ormai, per le nazioni Unite, è bollato come stato che non rispetta i diritti umani. Il governo - conclude il dipietrista - non può restare sordo all`appello dell`Onu che, come l`Europa e la Chiesa, chiede di interrompere questa pratica barbara dei respingimenti coatti".

CARCERI, PEDICA (IDV): ALFANO IRRESPONSABILE SU POLIZIA PENITENZIARIA  (9Colonne) Roma, 18 giu - "Alfano sta tenendo nei confronti della polizia penitenziaria un comportamento assolutamente irresponsabile". E' questo il giudizio del senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, che la scorsa settimana ha effettuato un giro delle carceri del Lazio e nei prossimi giorni presenterà un dossier al ministro della Giustizia Angelino Alfano. "Alla festa della polizia - prosegue Pedica - il ministro ha promesso 2 mila assunzioni e si è sconfessato il giorno dopo, così come sul ddl cosiddetto "svuotacarceri" ha dovuto cancellare la norma sull'incremento di 3 mila unità perché senza copertura finanziaria. Come è possibile ingannare così gli agenti di polizia penitenziaria? Ma Alfano lo sa che, dato il grave sotto organico, ogni agente deve controllare di media 70 carcerati e non gli vengono nemmeno pagati gli straordinari a cui sono costretti per garantire la sicurezza? E' scandaloso il disinteresse del ministro proprio oggi che le camere penali hanno denunciato le violazioni dei diritti dei detenuti ed il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria, ndr) ha annunciato che gli incontri familiari potranno saltare d'estate per l'emergenza affollamento. Se, come diceva Tolqueville, il grado di civiltà di un Paese si misura dalle condizioni delle sue carceri - conclude Pedica -, l'Italia, con il suo ministro, è davvero un Paese incivile".

INTERCETTAZIONI. DE MAGISTRIS: DDL BOMBA CONTRO GIUSTIZIA E MEDIA 1 LUGLIO MOMENTO DI RESISTENZA DEMOCRATICA  (DIRE) Roma, 18 giu. - "Il ddl intercettazioni e' una bomba pronta a deflagrare nel mondo della giustizia e dell'informazione. Cosi' minaccioso da provocare l'intervento degli Usa che, per voce del sottosegretario alla Giustizia Breuer, hanno lanciato un ammonimento sul rischio che la lotta alle mafie subisca una battuta d'arresto". Lo dice Luigi de Magistris, eurodeputato Idv, che aggiunge: "Se non bastasse, anche l'Osce ha ripetutamente richiamato l'Italia al rispetto del diritto all'informazione libera, come sancito dall'art. 11 della Carta Ue dei diritti fondamentali e dall'art. 10 della Convenzione europea per i diritti umani".     Per De Magistris, "il governo deve innestare la retromarcia, rispettando i richiami internazionali ma soprattutto la volonta' della societa' civile, da giorni mobilitata per fermare una norma criminogena. Per questo l'appuntamento del 1 luglio e' un momento importante di questa resistenza pacifica e democratica, che vede protagonista il popolo viola, la Fnsi, le associazioni, il mondo della cultura, il fronte della giustizia".     "Le presunte e promesse modifiche alla Camera, infatti- aggiunge- non offrono garanzia, vista l'evoluzione del ddl fino ad oggi: approvato a colpi di fiducia, sempre contando sul rientro del dissenso dei finiani, e' stato progressivamente peggiorato e pasticciato. Non puo' dunque essere in alcun modo migliorato, ma solo ritirato".

FIAT:POMIGLIANO;DE MAGISTRIS, PIANO E' RICATTO INACCETTABILE EUROPARLAMENTARE INCONTRERA' RAPPRESENTANTI FIOM LUNEDI'    (ANSA) - NAPOLI, 18 GIU - ''Manifesto piena solidarieta' ed appoggio nei confronti degli operai che si sono opposti a quella che piu' che una proposta e' sembrata un vero e proprio ricatto ai lavoratori da parte della Fiat: continuare a lavorare in un regime di schiavitu' formalizzato dalle parti sociali, oppure la chiusura dello stabilimento''. Lo dice in una nota l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris, che incontrera' gli operai della Fiom lunedi' 21 giugno alle 12, nella sede della Cgil di Pomigliano d'Arco.    ''La posta in gioco alla Fiat di Pomigliano in realta' - continua l'europarlamentare - travalica i cancelli di quello stabilimento e si iscrive nel progetto generale portato avanti dall'attuale governo e dai poteri forti di svilimento e depauperamento della nostra Costituzione: Pomigliano e' dunque il palcoscenico delle prove generali di una 'recita' pericolosa: quella che vuole uccidere la forza del sindacato; distruggere il Contratto nazionale di lavoro per la contrattazione locale o aziendale, che rende il lavoratore solo e quindi debole; restringere lo spettro dei diritti, dissenso compreso, violando la Costituzione e la legge''.     ''Percio' accettare questo ricatto non e' possibile - conclude De Magistris -. Per Pomigliano, per il Paese, per il futuro dei lavoratori''.(ANSA).

UNIPOL:DE MAGISTRIS, RICHIESTA ISPETTORI E RIFLESSO PAVLOV     (ANSA) - ROMA, 18 GIU - "Ci si chiedeva come mai ancora non fosse stata bombardata politicamente la Procura di Milano, la quale si sta occupando della vicenda Unipol-Consorte, cioè di quel Watergate italiano che coinvolge il presidente del Consiglio e il suo legale, nonché ministro ombra della Giustizia, l'on. Ghedini. Lo stesso Ghedini che, da deputato della Camera, presenta un'interrogazione parlamentare per chiedere gli emissari ispettivi verso quella Procura da cui è stato convocato per essere ascoltato come persona informata sui fatti. Procura alla quale non si è presentato, spingendo quindi il sostituto procuratore Meroni ad avanzare richiesta alla Giunta della Camera di un suo accompagnamento coatto''. E' quanto afferma Luigi De Magistris, eurodeputato dell'Idv  Un motivo sufficiente per essere dunque puniti. Siamo alla quint'essenza del conflitto di interessi, che ormai dilaga impunemente nella maggioranza, coinvolgendo non solo il premier ma anche i suoi fedeli servitori. Ormai il meccanismo è quello di Pavlov: una procura si interessa al premier, come Trani o come Milano, ed ecco che repentinamente il Governo risponde con l'azione ispettiva e il tentativo disciplinare verso i suoi magistrati".  (ANSA).

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