
IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA
Ufficio Stampa Nazionale IDV - 11 giugno 2010
INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, OCCUPEREMO ANCHE LA CAMERA SE CONSULTA E NAPOLITANO NON BLOCCANO LEGGE, SARA' REFERENDUM (ANSA) - ROMA, 11 GIU - ''Stamattina l'Italia s' svegliata meno libera. Un altro pezzo di democrazia conquistato negli anni le stato scippato dal governo Berlusconi. La legge bavaglio, approvata ieri in Senato, aiutera' le organizzazioni criminali, nasconder gli affari delle cricche, blocchera' le inchieste, imbavagliera' la stampa libera''. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro torna ad annunciare battaglia sul ddl intercettazioni: ''L'Italia dei Valori si batte con ogni mezzo affinche' questa ennesima legge porcata non venga approvata. Abbiamo occupato l'aula del Senato, faremo resistenza anche alla Camera''. ''Se la Consulta - ribadisce Di Pietro - e il Presidente della Repubblica non dovessero bloccare la legge, lo faremo noi indicendo un referendum abrogativo. Il quarto, dopo quelli contro il legittimo impedimento, contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare''.
COOPERAZIONE: DI PIETRO, ITALIA FANALINO DI CODA PER AIUTI ALLO SVILUPPO = LEADER IDV INTERVISTATO DA ACTIONAID ALLA VIGILIA DEL RAPPORTO SULLA POVERTA' Roma, 11 giu (Adnkronos) - "L'Italia e' fanalino di coda per gli stanziamenti alla cooperazione internazionale". E' quanto afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervistato dall'organizzazione umanitaria Actionaid, in vista della presentazione del suo Rapporto annuale ''L'Italia e la lotta alla poverta' nel mondo'', in programma il 17 giugno a Roma. Il nostro Paese secondo Di Pietro, che cita dati Ocse, e' agli ultimi posti "con uno striminzito 0,16%, e - aggiunge - non saremo in grado di rispettare l'obiettivo dello 0,51% del Pil entro il 2010. Figuriamoci quello dello 0,7 entro il 2015!". Secondo il leader dell'Idv, l'occasione mancata nell''nno del G8 italiano "e' stata quella di marcare una differenza sostanziale con le decisioni adottate nella Finanziaria 2009, quando si e' provveduto a dimezzare gli aiuti necessari per sostenere le politiche di cooperazione allo sviluppo. Purtroppo questo taglio - aggiunge nell'intervista - non solo e' stato confermato nell'attuale Finanziaria, ma addirittura sono previsti ulteriori tagli per il 2011 e 2012". E ancora: "tutti gli impegni dichiarati dal nostro governo in occasione del G8 de L'Aquila rischiano di rimanere lettera morta. In qualita' di Paese ospitante, era lecito attendersi da parte del Governo un sostegno e una sensibilita' maggiori in termini di incremento di risorse e invece il piatto piange: non solo rispetto al Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria (voluto fortemente, e' bene ricordarlo, proprio dall'Italia nel 2001 nell'ambito del G7 tenutosi a Genova), ma anche per la lotta alla poverta' e per l'aiuto economico a tutte le altre organizzazioni umanitarie, nei confronti delle quali siamo in pesante ritardo con l'erogazione dei pagamenti. Anche in questo - conclude Di Pietro - il nostro Paese spesso mantiene atteggiamenti velleitari, amplificati purtroppo dalla politica degli annunci cui non seguono poi adeguati e conseguenti azioni legislative".
ITALIA E LOTTA ALLA POVERTA' NEL MONDO, ACTIONAID INTERVISTA DI PIETRO ROMA, 11 GIU (IL VELINO) - Anche quest'anno, nell'ambito del Rapporto "L'Italia e la lotta alla poverta' nel mondo" - giunto ormai alla sua quarta edizione - Actionaid ha interrogato il mondo della politica e delle istituzioni sul tema della lotta alla poverta' e sul ruolo della cooperazione allo sviluppo nella politica estera del Paese. Nel corso del mese di aprile sono stati intervistati rappresentanti istituzionali e politici - i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini; il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l'onorevole Enrico Bersani, l'onorevole Rocco Buttiglione, il senatore Federico Bricolo e l'onorevole Antonio Di Pietro -, chiedendo loro di fare un bilancio dell'anno appena trascorso e di identificare le prospettive future per un rilancio. Il Rapporto "L'Italia e la lotta alla poverta' nel mondo" propone, come ogni anno, una valutazione del ruolo e della credibilita' del nostro Paese in Europa e all'interno del G8 attraverso un'analisi del rispetto dell'Italia degli impegni presi nella lotta alla poverta' del mondo e delle buone prassi o delle carenze del sistema della cooperazione italiana. Cosa si poteva fare e non si e' fatto per la cooperazione allo sviluppo, in quest'anno di presidenza italiana del G8? In altre parole, qual e' stata l'occasione mancata nell'anno del G8 italiano? - chiede Actionaid ad Antonio Di Pietro -. "Francamente, l'occasione mancata proprio nell'anno della presidenza del G8 e' stata quella di marcare una differenza sostanziale con le decisioni adottate nella finanziaria 2009, quando si e' provveduto a dimezzare gli aiuti necessari per sostenere le politiche di cooperazione allo sviluppo. Purtroppo questo taglio non solo e' stato confermato nell'attuale finanziaria ma, addirittura, sono previsti ulteriori tagli per il 2011 e 2012". E, invece, qual e' stato il maggiore successo? "Mah, alla luce dello scarso impegno dell'Italia in tal senso, grazie alle discutibili decisioni di questo governo, trovo difficile trovare elementi tali da far pensare anche solo a un nostro successo! Secondo dati Ocse, siamo il fanalino di coda per gli stanziamenti alla cooperazione internazionale con uno striminzito 0,16 per cento e non saremo in grado di rispettare l'obiettivo dello 0,51 per cento del Pil entro il 2010. Figuriamoci quello dello 0,7 entro il 2015!". Quali sono gli impegni del G8 de L'Aquila che rischiano di restare disattesi dall'Italia e quelli su cui il nostro Paese conserva una leadership morale nella comunita' dei donatori? "Tutti gli impegni dichiarati dal nostro governo in occasione del G8 de L'Aquila rischiano di rimanere lettera morta. In qualita' di Paese ospitante, era lecito attendersi da parte del Governo un sostegno e una sensibilita' maggiori in termini di incremento di risorse e invece il piatto piange: non solo rispetto al Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria (voluto fortemente, e' bene ricordarlo, proprio dall'Italia nel 2001 nell'ambito del G7 tenutosi a Genova), ma anche per la lotta alla poverta' e per l'aiuto economico a tutte le altre organizzazioni umanitarie, nei confronti delle quali siamo in pesante ritardo con l'erogazione dei pagamenti. Anche in questo il nostro Paese spesso mantiene atteggiamenti velleitari, amplificati purtroppo dalla politica degli annunci cui non seguono poi adeguati e conseguenti azioni legislative. Nel 2010, l'Italia manchera' di molto l'obiettivo finanziario europeo minimo per l'aiuto pubblico allo sviluppo proprio quando a settembre alle Nazioni Unite la comunita' internazionale esaminera' progressi e limiti verso il raggiungimento degli obiettivi del Millennio". Quale ritiene sia il voto da attribuire all'Italia? "In virtu' di quanto detto, l'Italia non raggiunge nemmeno la sufficienza non solo per non aver raggiunto l'obiettivo minimo dello 0,51 per cento ma anche per non aver dato alcun segnale d'inversione di tendenza almeno per il raggiungimento dell'obiettivo del Millennio del 2015. E non credo che a settembre, quando a New York si terra' il Summit sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, ci saranno elogi per l'azione italiana". Ritiene che il limitato impegno italiano nella lotta alla poverta' abbia qualche impatto sulle potenzialita' di successo della nostra politica estera, commerciale ed energetica nei Paesi del continente africano? "L'impatto, ovviamente negativo, del nostro limitato impegno nella lotta alla poverta' e' del tutto evidente. Va comunque rilevato positivamente che nel continente africano, in particolare nell'area sub-sahariana, dove si concentra il 50 per cento delle donazioni della Comunita' europea, abbiamo meglio razionalizzato la distribuzione geografica degli interventi, anche attraverso un'accurata selezione delle priorita' settoriali. Resta il fatto che il nostro Paese, rispetto alla questione della lotta alla poverta', a dispetto del fatto che gli italiani hanno dimostrato piu' volte che per loro questa deve essere assunta come una priorita' politica, non onora a sufficienza gli impegni presi e sta facendo troppo poco. Ricordo che Papa Benedetto XVI aveva rivolto, tempo fa, un accorato appello ai potenti del G8 affinche' adottassero tutte le misure necessarie per sradicare la poverta' estrema, la fame, l'ignoranza e il flagello delle pandemie, che colpiscono soprattutto i piu' vulnerabili". Questo grido d'allarme e' rimasto inascoltato. Ritiene possibile e auspicabile che Parlamento e Governo possano presentare un piano di riallineamento alla cooperazione europea? "Spero - conclude Antonio Di Pietro -, che gli intenti elencati nella Relazione che ho citato sopra possano davvero essere messi in pratica, anche se realisticamente non credo che cio' avverra' in tempi stretti. La questione riguarda soprattutto quella di assicurare coerenza e coordinamento maggiori tra i vari attori responsabili della cooperazione internazionale: parlo del ministero degli Esteri, dell'Economia e dell'Ambiente che spesso assicurano propri interventi senza alcun raccordo, mentre sarebbe necessaria una direzione politica comune e un monitoraggio attento sui vari interventi".
INTERCETTAZIONI: DONADI, CAMERA ULTIMA SPIAGGIA COERENZA FINIANI = (AGI) - Roma, 11 giu. - "Italia dei Valori dara' battaglia alla Camera, cosi' come ha fatto al Senato, contro l'approvazione della legge bavaglio, per sensibilizzare l'opinione pubblica su una norma illiberale e antidemocratica". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Il testo del ddl - aggiunge - e' la vittoria piena di Berlusconi su Fini. Il passaggio alla Camera e' l'ultima spiaggia che hanno i finiani di mostrare la loro coerenza. Non si puo' sacrificare la legalita' per equilibri di coalizione. La legalita' e la sicurezza dei cittadini - conclude - sono questioni che dovrebbero stare a cuore in primis al governo, ma e' evidente che Berlusconi pensa piu' a coprire gli amici e gli amici degli amici".
INTERCETTAZIONI: DONADI, BARRICATE.CAMERE UNO DEI CAMPI BATTAGLIA = (AGI) - Roma, 11 giu. - "Cicchitto non s'illuda. Contro la legge bavaglio faremo le barricate a difesa della democrazia e della Costituzione". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Il Parlamento - prosegue - sara' solo uno dei campi di battaglia, perche' questa legge vergogna che limita la liberta' d'informazione e favorisce le mafie e' indegna di un paese civile".
INTERCETTAZIONI: BELISARIO, SENATORI IDV A LUTTO CONTRO LEGGE BAVAGLIO = (ASCA) - Roma, 11 giu - ''La battaglia dei senatori dell'Italia dei Valori contro il ddl intercettazioni non si ferma all'occupazione dell'Aula. Da oggi indosseremo tutti un fiocco nero appuntato sulla giacca in segno di lutto per denunciare i continui colpi inferti dal Governo alla democrazia, alla legalita' e alla liberta' dei cittadini''. Lo afferma il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che poi aggiunge: ''A una porcata come la legge bavaglio, passata al Senato con il voto di fiducia, rispondiamo con un gesto simbolico affinche' tutti ricordino la nefandezza che sta compiendo questo governo: favorire la criminalita' organizzata, il terrorismo, le cricche, costringendo al silenzio la stampa e negando ai cittadini il diritto di essere informati''.
MANOVRA: BELISARIO (IDV), CI PREPARIAMO A SCONTRO DURO IN SENATO = DOMANI IN PIAZZA CON LA CGIL Roma, 11 giu. - (Adnkronos) - "Dopo le intercettazioni, in Senato ci apprestiamo a un altro duro scontro per fermare una manovra che, se pure e' necessaria, viene pagata solo da poche categorie, le piu' deboli, e dagli enti locali che saranno costretti ad aumentare le tasse". Lo dichiara il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, annunciando la sua presenza alla manifestazione di domani della Cgil a Roma. "Berlusconi e Tremonti -afferma- stanno distruggendo lo stato sociale, gettano nella disperazione centinaia di migliaia di famiglie. Tutto questo aggravato dall'inutilita' di una finanziaria che dovra' essere corretta tra qualche mese, quando dovremo fare i conti con la compressione della domanda e con l'aumento della disoccupazione, a livelli mai cosi' alti negli ultimi anni". Secondo il senatore "una soluzione c'e', basta tenere conto della contromanovra presentata dall'Italia dei valori che ha saldi addirittura superiori, garantisce una seria lotta all'evasione fiscale e, soprattutto, rilancia la nostra economia, esattamente come accade negli altri paesi europei. Proprio per protestare contro questi tagli indiscriminati -conclude- saro' in piazza con tutta l'Italia dei Valori che ha aderito alla manifestazione della Cgil".
INTERCETTAZIONI. IDV: CONTRO DDL BATTAGLIA CONTINUA ALLA CAMERA (DIRE) Roma, 11 giu. - "Proseguiamo la nostra battaglia alla Camera, senza se e senza ma, contro una legge liberticida come il ddl intercettazioni". Lo annuncia il portavoce dell'Italia dei valori, Leoluca Orlando. "Siamo pronti a fare tutta l'opposizione possibile- sottolinea- per impedire che muoia la democrazia e che il Paese cada in mano a bande di criminali impuniti travestiti da uomini dello Stato". Secondo Orlando, "se non esistessero le garanzie costituzionali si potrebbe dire che quanto successo ieri in Senato e' l'inizio formale di una vera e propria dittatura del terzo millennio. Il ddl intercettazioni e' l'ennesima legge ad personam di questo governo. E' un provvedimento vergognoso- continua- e antidemocratico, che blocca le inchieste giudiziarie, non permette ai magistrati di indagare e imbavaglia i giornalisti, vietando il diritto sancito dall'articolo 21 della Costituzione". L'esponente dipietrista conclude: "Contro questo scempio l'Italia dei Valori e' pronta a innalzare barricate. La nostra resistenza e' appena cominciata".
INTERCETTAZIONI. IDV: STRACQUADANIO DIPENDENTE PREMIER IGNORANTE (DIRE) Roma, 11 giu. - "Stracquadanio o e' ignorante o e' in malafede. Ricordiamo al dipendente del presidente del Consiglio che lo scandalo 'Watergate' fu scoperto proprio grazie alle intercettazioni telefoniche. Solo cosi, infatti, e' stato possibile sconfessare il piano messo in campo dal presidente Nixon" afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, e aggiunge: "Stracquadanio ha perso un'altra occasione per rimanere in silenzio, ha fatto un clamoroso autogol e ci ha dato un altro assist per ricordare quanto siano importanti le intercettazioni sia per le inchieste giornalistiche sia per quelle portate avanti dalla magistratura". "Ed e' proprio grazie a quelle registrazioni- conclude Orlando- che, invano, la Casa Bianca tento' di bloccare, subito stoppata dalla magistratura, che furono essere la pistola fumante a segnare la fine della presidenza Nixon".
INTERCETTAZIONI: FORMISANO (IDV), SI' A DDL E' FRATTURA SCOMPOSTA CON IL PAESE = ALLA CAMERA BATTAGLIA ANCOR PIU' DURA Roma, 11 giu. - (Adnkronos) - "Gli eventuali emendamenti al ddl sulle intercettazioni che saranno presentati alla Camera, non serviranno a sanare la frattura scomposta nel rapporto con il Paese. A Montecitorio faremo una battaglia ancor piu' dura. Lo dico da parlamentare piu' volte intercettato". Ad affermarlo e' Nello Formisano, deputato dell'Idv e vicepresidente della commissione Bicamerale per la Semplificazione. "L'iniziativa posta in essere questa mattina da alcuni quotidiani con la grande mobilitazione annunciata da Fnsi e Ordine dei Giornalisti da un lato e le forti proteste delle forze politiche d'opposizione, culminate nell'occupazione dell'aula da parte dei senatori di Italia dei Valori dall'altro, sono il chiaro segnale che il provvedimento non piace proprio a nessuno. Sarebbe auspicabile -conclude Formisano- che la maggioranza si ravveda come Paolo sulla strada di Damasco, ma forse e' chiedere troppo".
INTERCETTAZIONI, EVANGELISTI (IDV): ATTACCO AD ATTIVITA' D'INDAGINE (9Colonne) Roma, 11 giu - "Il testo della legge sulle intercettazioni è il miglior regalo che il governo Berlusconi potesse fare alla criminalità organizzata. Una delle questioni più allarmanti, di cui si parla ancora troppo poco, riguarda infatti l'attività d'indagine, che risulterà bloccata. Questo testo liberticida non solo lega le mani alla magistratura, ma mette a rischio la sicurezza dei cittadini". Lo dichiara il coordinatore regionale Idv Toscana, Fabio Evangelisti. "Una bella contraddizione - conclude Evangelisti - rispetto a quanto il governo Berlusconi ha sempre affermato, ovvero di voler mettere al centro dei propri programmi la sicurezza, e quanto di concreto sta facendo, rendendo inutili le intercettazioni, che sono uno strumento indispensabile per la magistratura nella lotta alla criminalità. Di questo passo, non solo si attenta irreparabilmente a un diritto fondamentale della democrazia, quello della libertà d'informazione, ma si dà il colpo di grazia alla sicurezza e alla legalità nel nostro Paese".
MANOVRA. BORGHESI (IDV): BENE CONFINDUSTRIA, CAMBIAMO MISURE (DIRE) Roma, 11 giu. - "Le parole della presidente dei giovani di Confindustria e i dati drammatici dell'Istat sulle pensioni confermano che le nostre proposte contenute nella contromanovra vanno nella direzione giusta". Lo afferma in una nota Antonio Borghesi, vicecapogruppo dell'Italia dei valori alla Camera. Per Borghesi "la manovra economica del governo contiene solo tagli indiscriminati. Non comprende nessuna azione che possa aiutare il Paese a rimettersi in piedi per uscire da questa crisi economica. E' una manovra iniqua che serve soltanto a deprimere le categorie che si troveranno a dovere pagare per tutti, e tra questi, ancora una volta, ci sono pensionati, giovani e famiglie. Il governo, da due anni, fa orecchie da mercante. Confindustria, invece, valuti le proposte dell'opposizione e si confronti con noi".
INTERCETTAZIONI: PARDI, INAUDITE PAROLE FEDE. SOLIDARIETA' A NATALE.
"Emilio Fede ha smesso da tempo di essere un giornalista ed è ormai uno strumento asservito alle direttive di Palazzo Grazioli. Le gravi offese del direttore del Tg4 contro la categoria e contro la rappresentanza sindacale sono inaudite". Lo afferma in una nota il senatore IdV, Pancho Pardi. "E' inutile chiedere a Fede di vergognarsi perché - spiega - oramai non è in grado di vergognarsi più di nulla. Esprimiamo la più profonda solidarietà al presidente della Fnsi, Roberto Natale, e chiediamo all'Ordine dei giornalisti di intervenire".
Rai, Pardi (Idv): I tg non possono pagare i costi della crisi
Roma, 11 GIU (Il Velino) - "I costi della crisi non possono essere pagati dal servizio pubblico di informazione. Tagliare risorse ai Tg e ai programmi giornalistici Rai con la scusa delle difficolta' di bilancio risponde a criteri piu' censori che ragionieristici. Meglio sarebbe ridurre i costi di molti programmi di discutibile trattenimento, visto che il fine principale del canone di abbonamento e' specificamente finalizzato all'informazione pubblica". Lo dichiara il senatore Francesco Pancho Pardi, che anticipa la richiesta di discutere la questione in Commissione di Vigilanza, alla quale partecipa quale rappresentante dell'Italia dei valori. "Il taglio dell'edizione di mezza sera del Tg1 e delle terze edizioni dei Tg regionali - continua Pardi - rappresenta un altro schiaffo, un'altra penalizzazione al servizio pubblico, che gia' deve vedersela quotidianamente con l'agguerrita concorrenza delle reti private. Berlusconi e Mediaset, come al solito, ringraziano
INTERCETTAZIONI, DE MAGISTRIS A BERSANI: PIAZZA UNICA CENTROSINISTRA (9Colonne) Roma, 11 giu - "Se il Pd, come affermato dal suo segretario Bersani, è la forza 'più decisa' a contrastare il ddl intercettazioni, perché non pensare ad una manifestazione unitaria di tutta l'opposizione del centrosinistra avversa a questo provvedimento? Si scelga una data e si decida una piazza per convogliare tutte quelle forze del centrosinistra che sono in Parlamento e fuori dal Parlamento, consegnando il ruolo da protagonista ai movimenti e alle associazioni, alla società civile e al sindacato. Una grande mobilitazione unitaria e comune in difesa della libertà di informazione e della legalità, oggi minacciate da un ddl che rappresenta un pugno allo stomaco per la legalità e la democrazia". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato Idv.
CALABRIA: DE MAGISTRIS (IDV), REGIONE PARADISO DELLE ECOMAFIE = (ASCA) - Catanzaro, 11 giu - ''Il nuovo sequestro, da parte della Procura di Crotone, di una vasta area, utilizzata per lo smaltimento abusivo di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, in particolare fosforite, provenienti dall'ex stabilimento chimico Montedison, dimostra, ancora una volta, come il territorio calabrese sia stato trasformato in una immensa e mortale discarica''. A sostenerlo e' Luigi de Magistris, europarlamentare di Idv. ''Lo scellerato rapporto affaristico tra imprenditori senza scrupoli, cosche malavitose e politici corrotti - continua de Magistris - ha devastato il paesaggio e le risorse naturali, esponendo a rischi enormi la salute dei calabresi. Dalle navi dei veleni ai traffici di rifiuti tossici e radioattivi, dalla depurazione alle filiere energetiche, la Calabria continua a rivelarsi il paradiso delle ecomafie, che producono immensi profitti a discapito della salute dei cittadini, contando su una politica che spesso si volta dall'altra parte, quando non e' del tutto connivente, e forse anche su una presunta scarsa capacita' di reazione della popolazione''. ''Le ultime indagini della Procura di Crotone - da ''Black Mountain' del pm Bruni a quella che ha portato al sequestro della discarica - confermano purtroppo gli scenari gia' emersi nel 1998 con la mia inchiesta ''Artemide'. Eppure da allora nessuno e' intervenuto con una seria bonifica del territorio, nonostante l'infinito commissariamento per l'emergenza ambientale. Bisogna pertanto supportare il lavoro della magistratura, ma occorre soprattutto pretendere dal Governo l'attuazione di ogni misura necessaria per garantire la salute della popolazione e la salvaguardia dell'ambiente, innanzitutto con l'avvio di una importante opera di bonifica. Infine, come dimostra l'operazione , nata da un corposo dossier presentato in Procura da un comitato civico - conclude de Magistris -, e' preziosa e determinante soprattutto la vigilanza civile da parte dei cittadini, che devono essere i primi a difendere il territorio in cui vivono e nel quale vogliono garantire un futuro ai propri figli''.
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