
IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA
Ufficio stampa nazionale IDV - 18 febbraio 2010
BERTOLASO:DI PIETRO,CHIAREZZA O SFIDUCIA ESTESA A PREMIER IN GESTIONE PROTEZIONE CIVILE GRAVI RESPONSABILITA' POLITICHE (ANSA) - ROMA, 18 FEB - Nella gestione della Protezione civile ci sono, secondo il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, 'gravi responsabilita' politiche'. ''Ed e' questa la ragione per la quale l'Italia dei Valori insiste nel chiedere le dimissioni di Bertolaso attraverso una mozione di sfiducia, mozione che estenderemo al Presidente del Consiglio nel caso in cui non venga fatta chiarezza su questa vicenda''. ''Il Presidente del Consiglio e Gianni Letta hanno sfruttato l'istituto, le competenze e le prerogative della Protezione civile per bypassare le regole sui contratti pubblici e quelle sulla trasparenza. Hanno trasformato - aggiunge - quell'organismo da istituto che avrebbe dovuto occuparsi delle emergenze a istituto per i grandi eventi, bypassando il controllo di legalita': le 500 ordinanze sono li' a dimostrarlo. Queste ordinanze - incalza Di Pietro - sono arrivate per disposizione della Presidenza del Consiglio e del sottosegretario Letta''. ''Ribadiamo che bisogna eliminare dai compiti della Protezione civile tutti quelle competenze che non hanno nulla a che vedere con le reali emergenze poiche', altrimenti, l'istituto sarebbe solo un escamotage per legittimare le bustarelle. L'opposizione ha fatto il suo dovere - conclude Di Pietro - e noi ne siamo orgogliosi ma e' certo che, ancora una volta, se non ci fosse stata la magistratura a fare luce sul deterioramento dei rapporti e sulla patologia nell'utilizzo di questo strumento, saremmo ancora qui a far finta di non vedere''.(ANSA). CORRUZIONE: DI PIETRO, NUOVE NORME? SOLITO SPOT BERLUSCONI (ANSA) - ROMA, 18 FEB - ''Se Berlusconi volesse realmente contrastare la corruzione dovrebbe soltanto ritirare tutti i provvedimenti e le leggi ad personam proposti da questo Governo. Dal giusto processo al legittimo impedimento fino al disegno di legge volto a limitare l'uso delle intercettazioni, ma la lista e' lunghissima ed e' nota a tutti: norme che consentono alla corruzione di alimentarsi e radicarsi'', afferma Antonio di Pietro, Presidente dell'Italia dei Valori. ''Le sue dichiarazioni, come al solito - aggiunge - sono l'ennesimo spot elettorale, fumo negli occhi a scopo mediatico''.(ANSA). CORRUZIONE: DI PIETRO, BERLUSCONI? COME IL CONTE UGOLINO (ANSA) - ROMA, 18 FEB - ''Nuove norme su corruzione? Berlusconi si comporta come il Conte Ugolino dell'Inferno Dantesco: prima divora i principi democratici della nostra Costituzione, svilendola e piegandola ai propri interessi, e poi piange sui danni procurati dalle sue stesse azioni''. Lo afferma in una nota il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando l'annuncio del Presidente del Consiglio sulle nuove norme in arrivo per contrastare la corruzione. ''Sappiamo bene - aggiunge- che il suo e' un finto pianto, uno spot propagandistico volto solo ad ottenere consensi a fini elettorali. Si rassegni! Gli italiani ormai conoscono bene il suo gioco''.(ANSA). INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, PERICOLO DERIVA DEMOCRATICA (ANSA) - ROMA, 18 FEB - ''Come al solito ogni volta che con uno strumento si scoprono violazioni di legge Berlusconi vuole eliminare lo strumento. Ma non e' uno stupido, e' la malattia''. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, replica a chi gli chiede della volonta' del governo di procedere sulle intercettazioni al Senato. L'ex pm, con una delegazione del partito formata, tra gli altri, dal capogruppo alla Camera, Massimo Donadi e dal responsabile economico, Antonio Borghesi, ha portato un saluto al presidio di manifestanti che sta protestando di fronte alla Camera per la situazione abruzzese mentre in Aula si sta votando il dl Bertolaso. ''Il problema - dice Di Pietro - e' che si pensa che il voto degli elettori legittimi chi governa a farsi leggi come pare e piace, per questo dico che siamo in pericolo di deriva democratica''.(ANSA). Protezione civile/ Di Pietro: Decreto resta inutile e dannoso _Bisognava togliere gestione grandi eventi Roma, 18 feb. (Apcom) - Il decreto sulla Protezione civile "rimane inutile e dannoso", anche dopo le modifiche accolte dalla maggioranza. Lo dice Antonio Di Pietro, leader Idv, che stamattina è andato a salutare il presidio dei manifestanti davanti a Montecitorio che chiedono le dimissioni di Guido Bertolaso. "Eliminati gli abusi che volevano trasformare in legg - osserva Di Pietro - rimane comunque un insieme di norme che servono solo a imbrogliare la matassa. L'unica norma che serviva era eliminare dalla gestione della protezione civile i grandi eventi e lasciare solo le emergenze perchè così si istigano le strutture a non fare e a bypassare le regole".- Inchiesta G8/Di Pietro: Letta al Colle? Lui ha gestito Bertolaso _Berlusconi si preoccupi prima di ruolo che ha avuto nella vicenda Roma, 18 feb. (Apcom) - "Fossi in Berlusconi mi preoccuperei del ruolo che Letta ha avuto nella gestione di Bertolaso e della Protezione civile prima di candidarlo alla presidenza della repubblica". Antonio Di Pietro commenta così le affermazioni che avrebbe fatto ieri il premier a proposito del futuro del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. "Credo sia importante rileggere in controluce l'uso e l'abuso della Protezione civile - ha sottolineato il leader di Idv - e il ruolo che il governo e Letta hanno avuto in questa gestione". IDV: DI PIETRO, SCELTA DE LUCA E' STATA TRAVAGLIATA = (AGI) - Roma, 18 feb - "Devo fare una confessione. Devo mettere nero su bianco uno stato d'animo?". Antonio Di Pietro non scherza nemmeno un po', e' serissimo nell'intervista che ha concesso al Foglio. Le inchieste degli ultimi giorni, le polemiche sulla sua scelta di appoggiare Vincenzo De Luca in Campania. Il dibattito di queste ore, gli editoriali di Travaglio, l'appello di Salvatore Borsellino affinche' cambi idea. Tutto questo cosa le fa pensare? "Nei giorni del congresso avevo detto che non ci dormivo sopra la notte". E adesso? "Ora ci passo anche tutto il giorno. Passo il novanta per cento del mio tempo a discutere di questo, e' diventata la scelta piu' drammatica della mia vita". Allora piu' che un notaio le serve un prete. "Lei lo sa, io sono credente. Vorrei davvero che il buon Dio mi illuminasse". Teme di aver peccato di presunzione? "Casomai di umilta'. Perche' vede: il Pd candidava De Luca, io dicevo no, e facevo il pieno dei voti". Sapeva di rischiare cosi' tanti consensi? "Certo. Vede, persino io soffro. Quando leggo gli appunti di Travaglio, le critiche di Borsellino, i malumori di Sonia Alfano, i pero' di De Magistris, le mail che mi arrivano?" Lei si arrabbia. "Al contrario. Sento di essere dalla loro parte, di avere i loro stessi istinti di base". La tentazione di tornare indietro. "Faccio saltare il tavolo, mi rifugio nella mia purezza. Pero' poi mi guardo allo specchio e capisco che sono combattuto".(AGI) IDV: DI PIETRO, LAVORO PER ALTERNATIVA DI GOVERNO = (AGI) - Roma, 18 feb - "Ai tempi di Mani Pulite c'era gia' il senso di impunita' del potere. Allora una sentenza era una macchia. Adesso tre anni di condanna fanno un bel curriculum".Parla Antonio Di Pietro, intervistato dal Fatto quotidiano. "Per la prima volta, dalle giunte rosse del 1975 a oggi si sta correndo un rischio enorme". Che vinca il centrodestra? "Peggio. Che un'unica maggioranza possa avere in mano sia il governo del Paese che quello degli enti locali. Cosa c'e' di nuovo rispetto a prima? Che stavolta e' a rischio piu' di prima la tenuta della democrazia. Gli scandali di questi giorni, a destra e a sinistra, ci dicono che il sistema e' in briciole. Il berlusconismo sta provando a far saltare definitivamente il primo fondamento di uno stato democratico. La separatezza dei poteri". Non e' una novita'. "Si', ma e' la prima volta che si sente tornare il senso di arroganza di Tangentopoli, la prima volta che qualcuno crede possibile che il controllore e il controllato coincidano, e che si riscrivano tutte le leggi, se non vanno bene all'imperatore, dall'impunita' agli appalti. Lo scandalo della protezione civile fa emergere un sottobosco inquietante e trasversale. "E' il basso impero. Ma allora come posso spiegare alle gente che se noi andiamo contro De Luca, da soli, tendendoci la nostra purezza, facciamo arrivare il clan dei casalesi a spartirsi gli appalti della Campania?".Che fare? "Ci chiudiamo nella torre d'avorio a ripeterci quanto siamo bravi e intanto arrivano Berlusconi e quelli che ridono dei terremoti a spartirsi la torta?". Vi siete opposti abbastanza? "Abbiamo fatto la mozione di sfiducia a Bertolaso! Abbiamo bloccato in Parlamento la Protezione civile Spa che era, come tutte le altre, una societa' per azioni a fine di produzione e distribuzione tangenti!". Lei usa paroline morbide?.. "Fanno gli affari privati con i soldi pubblici. E intanto svendono l'acqua, i servizi, l'energia. Tutto. Ma questa societa' che protesta, l'ha capito che quello che e' in gioco e' tutto questo o no?". Come si chiude la sua confessione-appello su Facebook? "Nel 1945 i partigiani si erano messi con i monarchici per cacciare i nazisti. I liberali con i comunisti, gli azionisti con i democristiani. E insieme hanno scritto le regole di una nuova democrazia con la Costituzione". Pensa che cosi' si convinceranno gli arrabbiati? "Gli arrabbiati, se votano diventano determinanti. Se non votano restano velleitari. Io indico un'altra strada, quella dell'alternativa di Governo".(AGI) IDV: DI PIETRO, SCELTA DE LUCA E' STATA TRAVAGLIATA = (AGI) - Roma, 18 feb - "Devo fare una confessione. Devo mettere nero su bianco uno stato d'animo?". Antonio Di Pietro non scherza nemmeno un po', e' serissimo nell'intervista che ha concesso al Foglio. Le inchieste degli ultimi giorni, le polemiche sulla sua scelta di appoggiare Vincenzo De Luca in Campania. Il dibattito di queste ore, gli editoriali di Travaglio, l'appello di Salvatore Borsellino affinche' cambi idea. Tutto questo cosa le fa pensare? "Nei giorni del congresso avevo detto che non ci dormivo sopra la notte". E adesso? "Ora ci passo anche tutto il giorno. Passo il novanta per cento del mio tempo a discutere di questo, e' diventata la scelta piu' drammatica della mia vita". Allora piu' che un notaio le serve un prete. "Lei lo sa, io sono credente. Vorrei davvero che il buon Dio mi illuminasse". Teme di aver peccato di presunzione? "Casomai di umilta'. Perche' vede: il Pd candidava De Luca, io dicevo no, e facevo il pieno dei voti". Sapeva di rischiare cosi' tanti consensi? "Certo. Vede, persino io soffro. Quando leggo gli appunti di Travaglio, le critiche di Borsellino, i malumori di Sonia Alfano, i pero' di De Magistris, le mail che mi arrivano?" Lei si arrabbia. "Al contrario. Sento di essere dalla loro parte, di avere i loro stessi istinti di base". La tentazione di tornare indietro. "Faccio saltare il tavolo, mi rifugio nella mia purezza. Pero' poi mi guardo allo specchio e capisco che sono combattuto".(AGI) INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, BERLUSCONI E' MALATTIA CHE NON SE VUOLE ANDARE = Roma, 18 feb. (Adnkronos) - ''E' come se, ogni volta che si scopre un nuovo strumento tecnico diagnostico, il direttore di un ospedale togliesse la possibilita' di usarlo, invece di togliere la malattia. Non dico che Berlusconi e' uno stupido, ma Berlusconi e' la malattia e non vuole farsi da parte''. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a margine di una manifestazione del popolo viola davanti a Montecitorio, commenta l'intenzione del governo di stringere i tempi per approvare il provvedimento sulle intercettazioni al Senato. Il presidente del Consiglio, sottolinea l'ex pm, ''pensa che il voto degli italiani possa legittimare chi governa a fare le leggi come gli pare e piace''. PROTEZIONE CIVILE: IDV, NOSTRA VITTORIA ELIMINAZIONE SCUDO GIUDIZIARIO = Roma, 18 feb. (Adnkronos) - ''E' una vittoria di tutta l'opposizione e dell'Italia dei Valori che in aula ha condotto una strenua manovra ostruzionistica. Abbiamo messo il fiato sul collo a governo e maggioranza e abbiamo ottenuto, non solo una marcia indietro sull'istituzione della Protezione Civile spa, ma anche e soprattutto sull'eliminazione dello scudo giudiziario per i commissari, una norma indegna per un paese civile''. Lo ha affermato Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Idv alla Camera, commentando il ritiro della fiducia al ddl di conversione del decreto emergenze. COSENTINO: BELISARIO, SCARICATO DA CENTRODESTRA INAFFIDABILE (ANSA) - ROMA, 18 FEB - ''Uno scrittore di libri gialli dovrebbe aiutarci a risolvere il caso Cosentino'': lo afferma il presidente dei senatori dell 'Idv , Felice Belisario, secondo il quale ''di punto in bianco il sottosegretario viene scaricato dal suo partito, al punto che e' costretto a dimettersi mentre finora, con l'elmetto in testa aveva combattuto strenuamente in trincea insieme a Berlusconi''. ''C'e' qualcosa di poco chiaro, che gli elettori italiani e in particolare quelli della Campania dovranno valutare, perche' il Centrodestra e' davvero inaffidabile'' commenta Belisario.(ANSA). PDL: BELISARIO (IDV), VI MILITANO ANCHE CONDANNATI = (AGI) - Roma, 18 feb - "Adesso aspettiamo di veder ridotto drasticamente il numero degli iscritti al PdL! Non si spiega altrimenti l'uscita elettoralistica di Berlusconi sulla necessita' di allontanare dai partiti chi commette reati". Lo afferma il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, commentando le dichiarazioni fatte oggi dal premier in un'intervista ad alcune agenzie di stampa. "Forse - fa notare pero' Belisario - Berlusconi si e' dimenticato che nelle file del suo partito militano diverse persone gia' condannate in via definitiva o per le quali sono in corso procedimenti molto gravi (e' ad esempio il suo stesso caso, oltre a quello del sottosegretario Cosentino e di Marcello Dell'Utri) che solo grazie agli scudi e alle armature confezionati con norme appositamente create siedono ancora in Parlamento". "Ovviamente - conclude l'esponente IdV - come al solito Berlusconi lancia la pietra e nasconde la mano, tant'e' che si riserva l'ultima parola per continuare a tenere all'interno del PdL birbanti e birbantelli condannati o indagati per gravi reati".(AGI) REGIONALI. PUGLIA, BELISARIO: INVENTATE ACCUSE FITTO A NICASTRO (DIRE) Roma, 18 feb. - "Qualcuno in Puglia ha i nervi a fior di pelle: il ministro Raffaele Fitto, invece di occuparsi dei suoi problemi giudiziari cerca in tutti i modi di screditare il prestigioso candidato dell'IdV alle elezioni regionali, il magistrato barese Lorenzo Nicastro". Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, il quale fa notare come "adesso Fitto si arrampica sugli specchi, denunciando che Nicastro avrebbe condotto indagini 'edulcorate' nei confronti della Giunta Vendola perche' aveva gia' in animo di candidarsi con il suo schieramento". "Una cosa del tutto inventata- sottolinea Belisario- perche' Nicastro non si e' mai interessato delle inchieste sulla Giunta uscente. Fitto, piuttosto, si presenti ai magistrati e si faccia giudicare, invece di pensare ad una legge che gli garantisce l'immunita'-impunita'". INTERCETTAZIONI. BELISARIO: DIREMO NO IN PARLAMENTO E IN PIAZZA SONO GARANZIA LEGALITA' PERCIO' NON PIACCIONO AL PREMIER (DIRE) Roma, 18 feb. - "Senza intercettazioni non sarebbero emersi la corruzione e il vergognoso malaffare che c'e' stato sugli appalti per il G8, sulla ricostruzione in Abruzzo, sui Mondiali di nuoto. Berlusconi parla di indecenza ma la vera indecenza e' la legge con cui il governo vuole impedire ai magistrati di condurre la lotta alla criminalita'". Lo dice il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. "Le intercettazioni- aggiunge Belisario- sono uno strumento di garanzia per la legalita' e la democrazia ed e' proprio per questo che non piacciono al presidente del Consiglio. La 'legge bavaglio' per limitarle e' un favore ai delinquenti e fa parte, purtroppo, di un ampio disegno con cui la maggioranza punta a smantellare la Giustizia. Un disegno contro cui l'Idv si opporra' con ogni strumento parlamentare a disposizione e nelle piazze". CORRUZIONE: DONADI, BERLUSCONI CREDIBILE COME BANCONOTA DA 3 EURO = (AGI) - Roma, 18 feb. - "Sulla corruzione e sulla questione morale Berlusconi e' credibile come una banconota da tre euro. Quale fiducia possiamo riporre nelle parole di chi, pur di non farsi processare, ha preferito distruggere la giustizia e dichiarare guerra alla magistratura?". Lo ha affermato in una nota il presidente dei deputati dell'Italia dei Valori Massimo Donadi. (AGI) PDL: DONADI, COSENTINO LASCI ANCHE CAMERA E SI FACCIA PROCESSARE = (AGI) - Roma, 18 feb. - "Le dimissioni di Cosentino da sottosegretario e coordinatore del Pdl in Campania sono solo la conclusione di una questione di potere interna al Pdl in Campania, se non una mossa elettorale. E comunque sono tardive ed insufficienti", dice il presidente dei deputati Idv, Massimo Donadi, ricordando che "Cosentino e' accusato di reati gravissimi e di collusione col clan dei Casalesi. Se vuole davvero dare un segnale positivo e credibile - conclude - si dimetta da deputato e corra a farsi processare". (AGI) INTERCETTAZIONI: DE MAGISTRIS: BERLUSCONI? LE ABROGHI DEL TUTTO = (AGI) - Roma, 18 feb - "L'inchiesta di Firenze su 'o' sistema' Bertolaso non ha fatto che scaldare gli animi della maggioranza, preoccupata ora di accelerare sul ddl intercettazioni, cioe' un provvedimento criminogeno concepito per azzerare l'attivita' della magistratura e la cronaca giudiziaria". Parla Luigi de Magistris che aggiunge: "Se fosse varato cosi' come e' stato concepito, comporterebbe l'arresto dell'attivita' investigativa sulla mafia e sulle collusioni da essa realizzate con settori amministrativi e soggetti politici. Berlusconi lo vorrebbe piu' severo? Piu' severo di cosi' - incalza De Magistris - significherebbe soltanto introdurre per legge il divieto integrale ad usare questo strumento di indagine, cioe' abrogare del tutto le intercettazioni". Secondo l'eurodeputato IdV, "un Governo composto da esponenti che hanno senso dello Stato, non avrebbe mai proposto un ddl come quello che sara' esaminato in Senato. Cosi' come non avrebbe mai pensato allo scudo per i commissari oppure alla trasformazione in urgenza anche dei grandi eventi, punto di snodo per realizzare affari illeciti, ma soprattutto immorali, perche' perseguiti - conclude- sfruttando del dolore e tragedie umane. Una bassezza senza fine".(AGI) PAR CONDICIO: IDV, PREMIER EVERSIVO E FACCIA TOSTA, SI VERGOGNI = (AGI) - Roma, 18 feb - "Ha una bella faccia tosta Berlusconi a chiedere la modifica della legge sulla par condicio. Basta leggere i dati forniti dall'Osservatorio di Pavia alla Commissione di vigilanza Rai per rendersi conto di quanto la presenza televisiva dell'Italia dei Valori sia sottostimata rispetto alle altre forze politiche. Questo e' il prezzo che noi paghiamo per non esserci mai seduti al tavolo dove si spartivano le poltrone della Rai". E' quanto afferma Leoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori. "Il premier - aggiunge - ha sempre avuto un'allergia verso tutte quelle norme democratiche che permettono il rispetto dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e di conseguenza la visibilita' di tutti i partiti in tv. Berlusconi ha realizzato una mortificazione delle regole di uno Stato democratico con la pretesa, come capo della maggioranza, di scegliersi il rappresentante dell'opposizione e, come titolare monopolista dell'informazione, di scegliersi il prorpio controllore parlamentare. A quando un confronto del Cavaliere con un avversario politico e con domande fatte da un vero giornalista?".(AGI) PDL: IDV, FUORI CHI FA REATI? PREMIER QUANDO SI DIMETTE? ORLANDO, PER BERLUSCONI CI SONO SOLO 'BIRBANTI'? SEMBRA CRAXI (ANSA) - ROMA, 18 FEB - Se e' fuori dal Pdl chi commette reati, allora il premier quando si dimette? A domandarlo e' il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, commentando le parole di Silvio Berlusconi sulle scelte etiche del partito. ''Sono solo birbantelli, ha detto Berlusconi riferendosi e giustificando i membri del Pdl e i loro sodali trovati in questi giorni dai magistrati con le mani nella marmellata. Sembra di sentire Craxi, all'inizio di tangentopoli quando, cercando di minimizzare l'inchiesta in corso, defini' Mario Chiesa un mariuolo. E' grave - prosegue - sottovalutare un sistema di corruzione che abbraccia tutti i livelli oggi come allora e che non ha rispetto neanche per le vittime del terremoto. Destano ancora indignazione, infatti, gli sghignazzi di coloro che si sfregavano le mani e ridevano quando negli stessi istanti, a L'Aquila, ancora si scavava fra le macerie. Sono parole irresponsabili, soprattutto perche' provengono da un Presidente del Consiglio che, proprio per l'incarico che ricopre, dovrebbe dare l'esempio e farsi processare invece di fuggire dai processi''. ''La situazione odierna - sottolinea Orlando - e' piu' grave di quella del '92 perche', ad un diffuso sistema di tangenti, si unisce un soffocante conflitto di interessi. Piuttosto che minimizzare con battute di pessimo gusto e difendere gli imputati, Berlusconi farebbe bene a confermare che il governo si costituir parte civile in tutti i processi dove sono coinvolti esponenti della Protezione civile, corrotti e faccendieri''. ''Oggi, inoltre, l'ultima presa in giro ai cittadini. Berlusconi ha annunciato che coloro che commetteranno reati dovranno essere espulsi dal suo partito: ha forse deciso di dimettersi?'', conclude. Par condicio/ Pardi: Berlusconi ci indigna ogni volta che parla _Premier dimentica che senza legge FI non avrebbe avuto spazio Roma, 18 feb. (Apcom) - "Sappiamo da tempo che Berlusconi ha un'idea proprietaria della democrazia quindi non ci meravigliamo più pur continuando a indignarci per ogni sua dichiarazione. E la sua volontà di modificare la par condicio perché danneggia una parte politica è, ancora una volta, un'idea proprietaria della democrazia e ci indigna". Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. "La par condicio ha come ragione sociale proprio quella di mettere tutti i soggetti politici sullo stesso piano. Il presidente del Consiglio - prosegue - dimentica che, se la legge fosse modificata come vorrebbe, la sua Forza Italia sulla Rai, che allora non controllava ancora militarmente, nel '94 non avrebbe avuto neanche un minuto di spazio non essendo rappresentata in alcuna istituzione. In qualsiasi caso - prosegue Pardi - una legge che disciplina regole di democrazia non si modifica con una prova di forza perché ci si sente penalizzati. Lo scopo di una legge è quella di regolare una materia erga omnes, non di privilegiare pochi. Infine, per quanto riguarda la presenza di Di Pietro e Casini, il premier dimentica di essere il più citato, nel bene e nel male, in ogni trasmissione sia di intrattenimento che di approfondimento per non dire di alcuni tg, come quello del fedele Minzolini, in cui gode di una presenza costante impensabile per ogni altro essere umano". G8 MADDALENA:DE MAGISTRIS, QUESTIONE MORALE ANCHE IN MAGISTRATURA = (AGI) - Roma, 18 feb. - "La questione morale in magistratura non e' meno grave della questione morale in politica". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, con riferimento alla vicenda del magistrato Toro e aggiunge: "Come sempre daro' il mio contributo per ricostruire quanto forte sia il ruolo di pezzi deviati della magistratura nel bloccare le inchieste, avendo subito questo abuso per le indagini che stavo conducendo e che oggi vedo rivivere nei nomi che sono agli atti delle Procure di Firenze e Perugia". (AGI)
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