IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA

Ufficio Stampa Nazionale IDV - 5 luglio 2010

05.07.2010 20:41

MANOVRA: DI PIETRO PRESENTA UNA 'CONTROMANOVRA' ALTERNATIVA     (ANSA) - ROMA, 5 LUG - ''Crescita, risanamento ed equita'''. Questi i cardini della 'contromanovra economica'' alternativa a quella del governo, approvata dall'esecutivo dell' Italia dei Valori, che si prepara a dare battaglia in Parlamento.    La contromanovra, sottolinea Antonio Di Pietro nella conferenza stampa che ha chiuso i lavori dell'esecutivo del partito sara' presentata alla Camera come una proposta di legge, mentre al Senato consistera' in oltre 150 emendamenti.    Altri punti-chiave della contromanovra la lotta all'evasione fiscale, meno tasse per lavoratori dipendenti, precari famiglie e piccole e medie imprese.     Occorre poi, rileva l'ex pm, la riduzione del debito pubblico di circa 24,150 miliardi nel 2011 e 9,480 dal 2012.     ''Non si puo' soltanto dire - sottolinea Di Pietro - dicendo che il governo ha fallito: la nostra una proposta e' il senso della nostra contromanovra che, in totale, consiste di 40,826 miliardi di euro per il 2011 e 26,156 miliardi dal 2012 in avanti''.    l'ipotesi dell'Idv prevede anche lotta all'evasione (21,146 miliardi nel 2011), taglio dei costi della politica (9,1 miliardi dal 2011), tagli alla spesa pubblica (10,580 miliardi nel 2011). Nel mirino dell'Italia dei Valori anche le province ('soppressione parziale') e le auto blu (blocco immediato), il Ponte sullo Stretto (soppressione) e le spese militari (parziale riduzione).    Per il leader Idv la manovra economica del governo ''frantuma la classe media e rischia di creare due blocchi: quello 'piduista', ovvero dei pochi che stanno bene e il blocco di chi, invece, va verso nuove poverta'''.(ANSA).

MANOVRA: DI PIETRO, BERLUSCONI HA TRUFFATO GLI ITALIANI = (AGI) - Roma, 5 lug. - Con la manovra Berlusconi ha truffato gli italiani e "l'Idv sta lavorando, affinche' i cittadini si rendano conto della grave truffa politico-mediatica che in questi anni ha portato avanti Berlusconi, per far credere che votando lui sarebbero stati meglio". Lo dice il presidente Idv, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Invece, la realta' economica dimostra che a stare meglio sono soltanto lui e qualche suo amico, mentre gli italiani stanno peggio di prima. Per questo ci auguriamo che la prossima volta aprano gli occhi...".

GOVERNO: DI PIETRO, NO LARGHE INTESE NE' GOVERNO TECNICO CON PDL = (AGI) - Roma, 5 lug. - "Non si puo' stare con una scarpa di qua e una di la'. I nostri alleati facciano una scelta di campo". Antonio Di Pietro presenta ufficialmente le proposte di legge dell'Idv che contengono la manovra alternativa a quella del governo e mette dei paletti nel dibattito che si e' aperto sull'eventuale governo di larghe intese. Di Pietro lo boccia senza appelli perche' "sarebbe un'ammucchiata" e indica invece le elezioni anticipate come la soluzione in caso di crisi di governo. "Noi - afferma Di Pietro - a partire da questa contromanovra vogliamo lavorare alla costruzione di una coalizione per vincere le prossime elezioni. Noi vogliamo stare nel sistema bipolare e dunque siamo contrari a coalizioni posticce fatte per rimanere a galla e creare un 'cadreghino' di potere".     Idv "non fa sconti a questo governo: su manovra e intercettazioni non ci sono possibilita' di aperture di credito o di dialoghi. Siamo contrari al governo di larghe intese: o il governo regge o va a casa e si va a elezioni anticipate".      Ma se ci fosse un governo tecnico a termine con un programma limitato a risanamento, legge elettorale e conflitto di interessi? "Una cosa e' intervenire su queste materie, altra cosa sono le larghe intese, cioe' un'ammucchiata che mette insieme cani e gatti per tirare a campare. Un governo con questo programma avrebbe ovviamente nell'Idv il partito di riferimento, ma temo non ci sia in Parlamento una maggioranza che voglia davvero fare queste cose. Noi le indichiamo per il programma di governo di una coalizione di centrosinistra. E invece un governo di larghe intese sarebbe un'ammucchiata". Per Di Pietro "l'alternativa al governo Berlusconi non puo' venire dal governo Berlusconi ma solo da elezioni". (AGI) Ted

Governo/ Di Pietro: No larghe intese, nostri alleati scelgano _"Non possono stare con una scarpa di qua e una di là"  Roma, 5 lug. (Apcom) - Di fronte alla crisi della maggioranza le opposizioni devono fare una "scelta di campo", l'Idv dice no a governi "di larghe intese" e avverte: "Non si può stare con una scarpa di qua e una di là". Antonio Di Pietro, al termine dell'esecutivo del suo partito, incontra i giornalisti per presentare la "contromanovra" messa a punto da Idv e dice: "Noi, a partire da questa contromanovra, vogliamo lavorare alla costruzione di una coalizione per vincere le prossime elezioni. Dunque, diciamo no a coalizioni posticce che stanno insieme solo per un 'cadreghino' di potere".  "I nostri alleati - aggiunge - facciano una scelta di campo, non possono stare con una scarpa di qua e una di là, noi siamo contro ogni governo di larghe intese". A chi gli chiede quale sarebbe l'atteggiamento di Idv di fronte ad un governo 'a termine' con un preciso mandato su legge elettorale, conflitto di interessi e risanamento, Di Pietro risponde: "Una cosa è intervenire su queste materie, altra cosa sono le larghe intese, cioé un'ammucchiata che mette insieme cani e gatti per tirare a campare. Il risanamento, la legge elettorale e il conflitto di interessi sono punti centrali del programma di Idv per le prossime elezioni, e sarebbe bene riuscire ad affrontare questi nodi prima del voto. Ma in questo Parlamento non esiste una maggioranza in grado di realizzare questo programma. E noi non intendiamo partecipare a governi diversi da quelli che escono dalle elezioni".

BRANCHER: DI PIETRO, DIMISSIONI NON BASTANO, VIA COSENTINO GOVERNO MOSTRA FACCIA DI TOLLA, SI VADA AL VOTO    (ANSA) - ROMA, 5 LUG - ''Le dimissioni di Brancher dimostrano solo che questo governo ci ha provato ancora una volta ad utilizzare delle leggi 'ad personam'. Ma se davvero si vuole fare un atto di resipiscenza allora con Brancher si deve dimettere anche Cosentino, che di reati ben piu' gravi e' accusato, che in questo momento dovrebbe stare un galera mentre invece sta al governo''. Lo afferma il leader di Idv Antonio Di Pietro sottolineando: ''queste dimissioni non salvano la faccia alla maggioranza, anzi, dimostrano che faccia di tolla hanno perche' ci hanno provato. Questa volta non ci sono riusciti ma ci riproveranno tante altre volte''.     ''Vorremmo - sostiene - che questo governo cadesse al piu' presto e si andasse a votare. Quelli che sono al governo ci stanno solo per motivi processuali e sanno che il giorno che non fossero piu' al governo dovrebbero finalmente rispondere alla Giustizia e in alcuni casi finire in galera. L'unico modo per mandarli a casa sono le elezioni anticipate da tenere al piu' presto. Da parte di alcune opposizioni invece manca il coraggio di affrontare nuove elezioni. Chi sa di perdere ha gia' perso'', conclude. (ANSA).

BRANCHER. DI PIETRO: GOVERNO VADA A CASA E SI TORNI A VOTARE L'IDV CHIEDE LE DIMISSIONI DI TUTTO L'ESECUTIVO  (DIRE) Roma, 5 lug. - "Per Berlusconi e il suo governo e' l'inizio della fine. Noi dell'Italia dei Valori siamo stati i primi a chiedere, sin da subito, le sue dimissioni". E' quanto dice il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, sulla sua pagina Facebook.    "Brancher- sottolinea- ha gettato la spugna, lasciando il governo e presentando le dimissioni da ministro e decidendo di affidarsi al giudice per rispondere del reato di appropriazione indebita. Gli italiani si possono fregare una volta sola - chiosa il leader Idv- perche' poi reagiscono e si ribellano. Ed e' per questo che la maggioranza se ne deve andare a casa il prima possibile. Prima se ne andra' e meglio sara' per tutto il Paese". Un Paese, continua, "nel quale si e' creata una nuova e piu' profonda frattura sociale tra chi ha e chi non ha: tra chi, grazie all'evasione fiscale, ai privilegi acquisiti dalla casta, alle leggi ad personam e alla mancanza di regole e di controlli, e' diventato sempre piu' ricco e chi non riesce ad arrivare a fine mese".    Per Di Pietro, "Berlusconi e il suo governo hanno fallito ormai c'e' una sola strada obbligata, quella della crisi di governo e delle elezioni, senza inciuci o ciambelle di salvataggio. Tutto cio' per formare un nuovo esecutivo scelto dagli elettori".

BRANCHER: DI PIETRO, VIA ANCHE COSENTINO E BERLUSCONI     (ANSA) - ROMA, 5 LUG - Il caso Brancher e' la ''dimostrazione che questo governo fa le leggi a proprio uso e consumo''. Lo dice Antonio Di Pietro, al termine dell'esecutivo di Italia dei Valori che ha esaminato una ''contromanovra'' alternativa a quella dell'esecutivo.    ''Dopo Brancher - aggiunge Di Pietro - ora si dimetta anche Cosentino, si dimettano tutti coloro che sfruttano le leggi ad personam; si dovrebbe dimettere anche Berlusconi, e con lui, tutto il governo dovrebbe andarsene a casa''. ''Anzi - aggiunge l'ex pm - qualcuno non dovrebbe andare a casa, ma in galera...''.  ==

GOVERNO: DI PIETRO, VADA VIA E AL PIU' PRESTO LE ELEZIONI = (AGI) - Roma, 5 lug. - L'Idv sta "lavorando per far cadere il governo e andare alle elezioni". Lo dice il presidente Idv, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Quelli che sono al governo ci sono soltanto per motivi processuali e sanno che il giorno che non vi fossero piu', dovrebbero finalmente rispondere alla giustizia e diversi di loro finirebbero in galera. L'unico modo per mandarli a casa sono le elezioni anticipate al piu' presto. Prendiamo atto, invece, che da parte di alcune opposizioni manca il coraggio di affrontare nuove elezioni, ma chi sa di perdere ha gia' perso". (AGI) Cav  ==

BRANCHER: DI PIETRO, GOVERNO AL CREPUSCOLO = (AGI) - Roma, 5 lug. - "Brancher finalmente si e' dimesso. Il suo ministero, creato ad hoc per evitargli di presentarsi davanti ai giudici del processo sulla scalata della Antonveneta, ha avuto la vita di una farfalla. Non e' ne' un gesto nobile, ne' un atto dovuto ma, semplicemente, un gesto obbligato. Non e' nobile perche', se lo fosse stato, lui stesso avrebbe declinato la nomina fin da subito. Non e' un atto dovuto perche' non e' ne' l'etica ne' la moralita' a guidare le scelte di questa classe politica di governo. Basti pensare a casi nei quali le dimissioni sarebbero state un atto piu' che dovuto: parliamo del senatore Dell'Utri, del sottosegretario Cosentino sul quale pende un mandato di arresto, e del ministro Matteoli. E' stato un gesto obbligato perche', se fosse giunta al voto la mozione di sfiducia dell'opposizione che era programma per giovedi' prossimo, il governo sarebbe caduto. Brancher ha scongiurato il voto annunciando da un'Aula di un Tribunale le sue dimissioni dal ministero del nulla e aggiungendo laconicamente di rinunciare al 'legittimo impedimento per evitare strumentalizzazioni'. Ora Brancher sara' processato dai giudici di Milano dove e' chiamato a difendersi nella vicenda della scalata ad Antonveneta, con l'accusa di appropriazione indebita e ricettazione, in relazione ad ingenti somme che sarebbero state ricevute da Giampiero Fiorani. Brancher e' stato nominato ministro dal presidente del Consiglio, per far si' che non si presentasse davanti ai giudici fruendo del legittimo impedimento. Ora, comicamente, e' proprio Berlusconi che addirittura applaude alle sue dimissioni, in una sorta di dissociazione mentale, e chiede di 'evitare strumentalizzazioni'. Il ministro La Russa sconfina nel ridicolo con un 'onore e merito' per la scelta dell'inventato ministro. A questo punto rimane da sciogliere solo un mistero che, magari, puo' aiutare anche i giudici ad interpretare correttamente alcuni fatti giudiziari: chi ha voluto la nomina di Brancher e perche'? Umberto Bossi, che lo ha amichevolmente definito 'poco furbo' per la scelta di avvalersi del legittimo impedimento? Oppure Calderoli che sappiamo essere stato gia' chiamato in causa da Fiorani nel processo Antonveneta? E perche' Berlusconi si e' esposto a questo stillicidio mediatico e politico ben sapendo che la vicenda Brancher avrebbe messo a dura prova il governo e compromesso i suoi rapporti con il Quirinale? Il caso Brancher non si chiude qui. Ritengo che questa vicenda avra' altri colpi di scena per il governo. Per ora mi limito a far presente ai cittadini che l'intera situazione e' stata orchestrata, montata e dismessa da chi oggi vuol farci credere che il ministro Brancher, prima nominato all'Attuazione del federalismo, poi diventato ministro del decentramento con deleghe fantasma, l'abbia portato la cicogna. E' evidente, insomma, che il governo delle mafie sta vivendo il suo crepuscolo". Lo scrive su suo blog Antonio Di Pietro.(AGI) Nic

Domani Di Pietro ospite a "Radio Anch'Io"        Roma, 05 LUG (Il Velino) - Domani 6 luglio, dalle 9 alle 10, il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sara' ospite della trasmissione "Radio Anch'Io". L'intervista, condotta da Ruggero Po, affrontera' i temi dell'attualita' politica. Lo rende noto un comunicato stampa dell'Idv. (com/sta

LAVORO: DI PIETRO: CONDIVIDIAMO PROPOSTA FIOM   Roma, 5 lug. (Adnkronos) - Sessione pubblica del Comitato  centrale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici Cgil, in piazza  Montecitorio, guidata dal segretario generale, Maurizio Landini.  L'iniziativa e' stata assunta in occasione della consegna delle oltre  centomila firme gia' raccolte in calce a una proposta di legge di  iniziativa popolare lanciata dalla Fiom.        La proposta e' relativa ai temi della democrazia sindacale,  della rappresentativita' dei sindacati e della rappresentanza nei  luoghi di lavoro. In piazza con i lavoratori il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro.  ''Condividiamo il metodo e il merito di questa proposta Fiom -ha detto Di Pietro- l'Idv la fara' sua in Parlamento, chiamando i singoli  parlamentari alle loro responsabilità Perche' -conclude- l'idea di  garantire che siano gli operai stessi a garantire il loro futuro  attraverso un referendum, e' il minimo comune denominatore di uno  stato di diritto''.

FIOM. DI PIETRO ATTACCA PSEUDOSINDACATI E FINTA OPPOSIZIONE   (DIRE) Roma, 5 lug. - Di Pietro attacca duramente Cisl e Uil. L'Italia dei Valori, infatti, ancora una volta si schiera in tutto e per tutto con il maggiore sindacato dei matelmeccanici. "Condividiamo il merito e il metodo della proposta Fiom- dice alla piazza l'ex pm, affiancato dall'ex Cgil Maurizio Zipponi- e chiederemo che sia portata il più presto possibile all'esame parlamentare. Cosi' vedremo chi sono i furbi e i finti furbi, se c'e' qualcuno che ci fa, o ci e'". Il leader Idv, pur senza citarli, fa riferimento a quella parte del Pd e dell'Udc vicina ai sindacati di Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, che Di Pietro chiama "pseudo sindacati che si occupano di tutt'altro meno che dell'interesse dei lavoratori. Non si deve piu' verificare un caso Pomigliano- dice Di Pietro- in cui e' l'azienda a convocare il referendum e decidere se deve tagliarti la mano o il braccio".

MANOVRA: BELISARIO (IDV), CALANO CONSUMI E GOVERNO NON DETASSA REDDITO =        Roma, 5 lug. (Adnkronos) - "Gli indicatori economici continuano  a certificare quello che l'Italia dei valori va dicendo da tempo: e  cioè che le famiglie sono sempre più in ginocchio. Calano i consumi  perché diminuisce il potere di acquisto e non serve essere degli  economisti per capirlo. Tra l'altro il trend e' sempre piu' negativo". Cosi' il presidente del gruppo Italia dei valori al Senato, Felice  Belisario, commenta il dato (-1,7% negli ultimi 12 mesi) sui consumi  delle famiglie reso noto oggi dall'Istat.        "A fronte di questa situazione drammatica - continua Belisario - il governo, anziche' detassare il reddito fisso, come logica vorrebbe, presenta una manovra che premia banchieri ed evasori e riserva  'lacrime e sangue' per chi, pensionati, operai e impiegati, in  particolare quelli del pubblico impiego, risultano gia' tartassati dal fisco. Senza contare poi il fatto che, ogni due per tre, cerca di  inserire nelle manovra, con piccoli sotterfugi, nefandezze di ogni  genere, come il taglio delle tredicesime per forze di polizia e  magistrati, salvo poi, una volta scoperte dall'opposizione,  derubricarle a semplici refusi".        "Il tutto - conclude il presidente dei senatori IdV - alla  faccia del quoziente familiare sbandierato da Berlusconi in campagna  elettorale, peraltro mai realizzato. Questo governo e' al capolinea  tra scandali e incompetenza.

IDV: DI PIETRO, METTONO BAVAGLIO ANCHE AL WEB     (ANSA) - ROMA, 5 LUG -''Il reiterato tentativo di questo governo di mettere il bavaglio al web e' una mania che parte da lontano e sta proseguendo senza tregua, ma noi dell'Italia dei Valori utilizzeremo tutti gli strumenti parlamentari e di disobbedienza civile in nostro possesso per bloccarla''. Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''I tentativi di censura di Berlusconi & C - scrive il leader dell'IdV - cominciano con il decreto Pisanu (''Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale''), varato nel 2005, che esigeva l'identificazione di tutti coloro che accedono ad Internet da postazioni pubbliche. Una norma che non esiste in nessun Paese occidentale, neppure dove sono piu' rigorose le misure contro il terrorismo, ma che e' stata prorogata senza nessun motivo reale fino ad oggi. Grazie ad essa nel nostro Paese si impedisce lo sviluppo del WIFI''. '' Tutto questo mentre in tutto il mondo occidentale si considera la banda larga essenziale sia per la ripresa economica che per l'estensione dei diritti''.   ''Ma il tentativo piu' grosso di porre il bavaglio agli utenti web italiani arriva proprio dal ddl Intercettazioni le norme contenute puntano ad equiparare siti informatici e giornali, dando ai blogger l'obbligo di rettifica in 48 ore. Questo sancirebbe la morte del giornalismo partecipativo e della diffusione delle notizie via web''.   ''Per difendere la libera circolazione delle idee su web - conclude il presidente dell'IdV - siamo disposti alla disobbedienza civile in Parlamento e alla rivolta democratica anche tramite l'utilizzo dello strumento referendario''. (ANSA).

BRANCHER: BELISARIO (IDV), STORIA TORBIDA FIN DALL'INIZIO     (ANSA) - ROMA, 5 LUG - "Non poteva esserci il lieto fine a una storia torbida fin dall'inizio. La nomina del ministro Brancher è stato il solito atto di arroganza di Berlusconi che ha utilizzato le leggi ad uso personale". Così il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori Felice Belisario ha commentato le dimissioni annunciate dal ministro Aldo Brancher.    "Tutti sanno il perché di questa inutile nomina: Brancher - ha spiegato Belisario - era il suo vecchio dipendente e andava aiutato per ragioni che nulla hanno a che vedere con l'azione di Governo. Si chiude questa indegna pagina della Repubblica contraddistinta da troppi errori e che testimonia, ancora una volta, quanto il Capo del Governo - e' la conclusione del presidente dei senatori dell'IdV - sia eticamente inidoneo a ricoprire il proprio ruolo''. (ANSA).

TERZO POLO: DONADI, SOLO FANTASIE, PER IDV URNE VIA MAESTRA     (ANSA) - ROMA, 5 LUG - ''Sono scenari fantastici che non appartengono alla realta'. Per l'Italia dei Valori, in caso di crisi di governo, la via maestra sono le elezioni a maggior ragione in una situazione economica cosi' difficile per gli italiani, e non larghe intese o governicchi''. Cosi' il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi spiega la posizione del suo partito rispetto ad ipotesi di un terzo polo o di governi tecnici.     Per l'Idv, aggiunge Donadi, la via maestra se cade il governo Berlusconi sono ''le elezioni a meno che non si creassero le condizioni per intervenire a correggere la legge elettorale per poi tornare subito alle urne''.  (ANSA).

BRANCHER: DONADI, DIMISSIONI SONO VITTORIA DI IDV     (ANSA) - ROMA, 5 LUG - ''Le dimissioni del ministro al legittimo impedimento sono una grande vittoria di Italia dei Valori e della determinazione che ha avuto, e del Pd che con noi ha scelto di percorrere la via della mozione di sfiducia'' lo afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di IDV.  ''Questa e' la riprova che quando in gioco ci sono valori non negoziabili e grandi battaglie da combattere per la difesa della democrazia, della legalita' e dei valori della Costituzione non bisogna aver paura di andare avanti con forza e determinazione, anche se in partenza appaiono posizioni minoritarie'', aggiunge Donadi. ''Questa e' una lezione per chi sta all'opposizione solo a parole e non muove un dito se non ha la garanzia di vincere'' conclude il presidente dei deputati Idv.(ANSA).

MANOVRA: IDV "MARCEGAGLIA E' ANDATA A 'CHI L'HA VISTO'?" ROMA (ITALPRESS) - "La Marcegaglia dice che le proposte delle imprese per modificare la manovra sono state accolte. Ci chiediamo se abbia partecipato ad una puntata di 'Chi l'Ha Visto', dal momento che noi non abbiamo notizie di alcuna modica, almeno non a favore delle imprese". Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vicecapogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. "Il vero cambiamento di cui hanno bisogno le imprese - aggiunge Borghesi - e' la riduzione delle tasse, che e' presente nella contromanovra dell'Italia dei valori e di cui nella manovra del governo non c'e' traccia". (ITALPRESS).

MANOVRA: LANNUTTI (IDV) SU PENSIONI, COLPITE DONNE E TUTTI I LAVORATORI =        Roma, 5 lug. - (Adnkronos) - ''Come al solito a pagare la crisi  sono i soggetti piu' deboli. Questa volta a essere colpite sono le  donne, ma il governo e la maggioranza non risparmiano tutti i  lavoratori che andranno in pensione piu' tardi a causa  dell'adeguamento Istat sull'aumento dell'eta' media di vita. E se  questo non bastasse questi soldi non saranno investiti in servizi ma  andranno a un fondo della presidenza del Consiglio''. Ad affermarlo in una nota e' il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione  Finanze al Senato, Elio Lannutti. Per l'esponente dell'Idv, ''non e' possibile che a pagare siano  sempre gli stessi. E' proprio la filosofia complessiva della manovra  che e' sbagliata perche' va a tagliare i servizi ai meno abbienti  mentre per i ricchi tutto resta invariato''.
FIOM. ZIPPONI, SOSTEGNO IDV A LEGGE PER RECUPERO UNITA' LAVORATORI"Nell'incontro con i rappresentanti del comitato centrale della Fiom, che si è svolto stamani davanti a Montecitorio, l'Italia dei Valori ha preso un impegno preciso: sostenere, in tutto l'iter parlamentare, la proposta di legge popolare sottoscritta da oltre 100 mila lavoratori". Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare, Maurizio Zipponi. "Una iniziativa - continua - che serve a portare la democrazia e la Costituzione repubblicana dentro i cancelli delle fabbriche e negli uffici. Per l'IdV, è prioritario che i lavoratori abbiano sempre il diritto di voto sulle richieste e sugli accordi che i sindacalisti intendano firmare". "Questa nostra posizione - conclude Zipponi - è un valido passo per il recupero dell'unità dei lavoratori italiani di fronte ai gravissimi attacchi contro il salario, il posti di lavoro e i diritti fondamentali previsti dallo Statuto".
Difesa/ Idv: Spesa insoddisfacente. Serve revisione sistema _Di Stanislao: "Forze armate in condizioni precarie"  Roma, 5 lug. (Apcom) - L'Idv chiede "un confronto in sede parlamentare sul nuovo modello di difesa, che dovrà consistere in una profonda revisione del sistema". L'iniziativa si fonda su una mozione al Governo, illustrata oggi in aula alla Camera da Augusto Di Stanislao, firmata dal presidente dei deputati IdV, Massimo Donadi e dai vicepresidenti, Antonio Borghesi e Fabio Evangelisti.  Di Stanislao in aula ha sottolineato come "la spesa per la difesa sia insoddisfacente, sia dal punto di vista quantitativo, sia qualitativo. Le forze armate sono in condizioni precarie, senza più formazioni e mezzi". L'Italia dei Valori chiede dunque "stop al continuo ridimensionamento della spesa. Si tratta di un settore che ha bisogno di essere rinnovato, con relative correzioni nel grave squilibrio del personale e con l'obiettivo di una migliore qualità".

MANOVRA: PEDICA (IDV), DOPO BRANCHER SI DIMETTANO I TRE 'MINISTRI DELL'INSICUREZZA' =       ALFANO, MARONI E LA RUSSA SFIDUCIATI DALLE FORZE DELL'ORDINE        Roma, 5 lug. (Adnkronos) -
"Dopo Brancher dovrebbero dimettersi  anche i ministri Alfano, Maroni e La Russa: a sfiduciarli non sono  state mozioni parlamentari ma l'indignazione del comparto sicurezza".  Lo afferma il sentatore Idv, Stefano Pedica che spiega: "In pochi  giorni infatti polizia penitenziaria, forze armate, polizia di Stato e vigili del fuoco hanno denunciato l'abbandono totale del governo nei  loro confronti, scendendo in piazza e scrivendo al Capo di Stato''.        ''I tre 'ministri dell'insicurezza' - continua Pedica - hanno  dato il loro placet a Tremonti per congelare gli stipendi per tre anni e bloccare il turn over degli agenti, concependo persino di togliere  le tredicesime a chi fa un lavoro ad alto rischio e fortemente  usurante per 1500 euro al mese. Senza contare la cancellazione  dell'indennita' per le missioni all'estero, i tagli alle  infrastrutture e lo stop alla formazione''.        ''In pratica il comparto sicurezza e' stato ridotto ad un rango  inferiore delle ronde padane - aggiunge l'esponente Idv - visto che  per l'invenzione leghista solo nel Friuli si sono spesi 16 milioni di  euro in camice verdi e spray al peperoncino mentre si vuole togliere  700 milioni alle forze armate e 600 alla polizia penitenziaria e a  quella di stato. Questo governo e' totalmente irresponsabile: continua a propagandare sicurezza ma impedisce a chi dovrebbe assicurarla di  poter lavorare. In un paese in cui la criminalita' e' talmente  penetrante da controllare de facto alcune aree smantellare il comparto sicurezza e' un suicidio democratico'' conclude Pedica.

GOVERNO: DE MAGISTRIS, DIMISSIONI BRANCHER SCELTA OBBLIGATA E TARDIVA =        Roma, 5 lug. (Adnkronos) - ''Le dimissioni di Brancher? Una  scelta obbligata e tardiva. Brancher avrebbe dovuto compierla molto  tempo prima, evitando al paese l'ennesima pagina infamante, quella che racconta di un potere politico sempre disposto a tentare la via  dell'imboscata di fronte alla giustizia, con la presunzione di essere  al di sopra della legge. Purtroppo la ferita democratica e  istituzionale resta''. Lo afferma Luigi De Magistris, eurodeputato  Idv.        ''Se Brancher pone fine all'ostinato quanto indecoroso  attaccamento alla poltrona di ministro del niente, che pure fino ad  oggi l'ha contraddistinto, e' per via della pressione  pubblico-mediatica e della forza dell'opposizione. Ma fattore centrale - spiega De Magistris - e' stato il pressing del premier, consapevole  che il caso del 'ministro in cerca d'autore' rischiava di  rappresentare un nuovo fronte aperto con i finiani, con ripercussioni  drammatiche per la tenuta di un governo gia' traballante. Quanto fuoco amico si sarebbe espresso, giovedi' alla Camera, in un voto di  sfiducia verso Brancher?''.

Carceri/ Idv:Governo non ha fatto nulla,ddl Alfano foglia di fico _Palomba: Giudizio sul provvedimento è negativo e critico  Roma, 5 lug. (Apcom) - "Sul gravoso problema del sovraffollamento delle carceri il governo non ha fatto nulla. Non ha né varato un nuovo piano carceri, né aumentato il personale di polizia penitenziaria, sotto organico di 5mila unità". Lo dichiara in una nota Federico Palomba, capogruppo di Italia dei Valori in commissione Giustizia alla Camera.  "Di fronte a queste due gravi e annose questioni - prosegue - il ddl domiciliari per pene non superiori a un anno del governo è uno specchietto per le allodole, una foglia di fico utilizzata per coprire le gravi inadempienze di questo esecutivo che in due anni e mezzo non ha fatto nulla".  "Italia Dei Valori ritiene, invece - conclude Palomba - che il problema del sovraffollamento delle carceri e del personale di polizia penitenziaria siano questioni strutturali e non congiunturali e come tali vanno date soluzione che reggano nel tempo. Per questo, ha presentato in Commissione tre emendamenti per l'aumento di unità del corpo di polizia penitenziaria, un aumento dei fondi per le forze di polizia e di quello relativo al nuovo piano carceri. Collaboreremo in maniera proficua se il governo vorrà davvero confrontarsi con l'opposizione ma, per il momento, il nostro giudizio su questo provvedimento rimane profondamente negativo e critico".

GOVERNO:MURA "LARGHE INTESE UTILI SOLO A PARTITI NON A PAESE" ROMA (ITALPRESS) - "Sorprende davvero che nel giorno in cui e' stato clamorosamente smentito sull'utilita' della mozione di sfiducia nei confronti del ministro Brancher, il segretario dell'Udc Cesa non si senta minimamente scalfito nelle sue certezze, che questa volta riguardano l'ipotesi di larghe intese". Lo dichiara in una nota Silvana Mura deputata di Idv. "Noi ci auguriamo e lavoriamo con ogni forza per far cadere il prima possibile il governo Berlusconi, ma se questo accadra', allora l'unica strada che l'Idv intende seguire e' quella delle urne per ridare la parola ai cittadini il prima possibile. I governi, soprattutto nei momenti difficili, debbono avere come unico fine quello di governare il paese sulla base di un programma approvato dai cittadini, non quello di fungere da laboratorio politico nella speranza di far nascere in vitro alleanze sintetiche. Da questo punto di vista se c'e' una forza politica che mette i propri interessi davanti a quelli del paese questa certamente non e' l'Italia dei Valori".

GOVERNO: DE MAGISTRIS, ANDARE AL VOTO, LARGHE INTESE VULNUS DEMOCRATICO =        Roma, 5 lug. - (Adnkronos) - L'eurodeputato Idv, Luigi De  Magistris, chiede all'esecutivo di fare un passo indietro cosi' da  poter tornare alle elezioni e scongiurare il pericolo di un governo di larghe intese. ''Il destino del Paese - afferma infatti l'esponente  Idv - non puo' dipendere da un governo esposto quotidianamente  all'implosione interna. Ieri a dividere era il processo breve, fino ad oggi e' stato il caso Brancher, domani saranno le intercettazioni e la manovra o chissa' quale altro provvedimento. Il premier e' tanto  impegnato a garantirsi il salvacondotto giudiziario da obbligare il  Parlamento ad un'agenda tarata solo rispetto al suo interesse penale".        "Quando non e' concentrato a questo, le sue energie vengono  investite a contenere le faide interne per evitare che la maggioranza  finisca logorata dal braccio di ferro con Fini, dalle minacce di Bossi e dalle ritorsioni dei piddiellini scontenti. Mentre sui media e'  tutto un pullulare di correnti, di futuribili 'terzi poli' e  federazioni, di guerre per la successione di Bossi e Berlusconi. Se  questo e' governare - conclude l'esponente Idv - allora meglio che  l'esecutivo faccia un passo indietro e che la decisione sia affidata  ai cittadini e alle urne. Perche' anche l'ipotesi di un governo figlio di pratiche politicamente archeologiche, come le larghe intese,  sarebbe un vulnus democratico che gli italiani non capirebbero''.

BRANCHER: ALFANO, IDV HA IMPEDITO ALTRO SCEMPIO COSTITUZIONE     (ANSA) - ROMA, 5 LUG - ''Gli unici obblighi a cui doveva adempiere Brancher erano quelli verso la Costituzione e soprattutto verso l'articolo 3 che prevede l'uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini''. Lo afferma in una nota l'europarlamentare dell'Italia dei Valori, Sonia Alfano, commentando le dimissioni del ministro.    ''Aldo Brancher - spiega l'eurodeputata dell'IdV - si era gia' avvalso del legittimo impedimento: fortunatamente l'Italia dei Valori, da sempre custode del rispetto della Costituzione, ha impedito che qualcuno della cricca potesse farla franca per l'ennesima volta''.    ''Questa nomina - prosegue ancora Alfano - era un favore da parte di Berlusconi per le vicende di Mani Pulite, in cui Brancher fece scena muta. Tutto cio' ricorda la vicenda Mangano, sono procedure standard per gli uomini del Presidente del Consiglio''.    ''Il Colle deve intervenire - conclude - in nessun altro Paese, infatti, si registrano le dimissioni di due ministri in cosi' breve tempo. L'Italia e' senza governo da due anni''. (ANSA).

LIBIA. ALFANO (IDV): CHIESTO INTERVENTO UE SU MASSACRO ERITREI "GHEDDAFI-BERLUSCONI MENTI SCELLERATE, IGNOBILE SILENZIO GOVERNO"  (DIRE) Roma, 5 lug. - "E' vergognoso e imbarazzante il silenzio del governo italiano sulla questione dei profughi eritrei deportati in un lager libico. Al riguardo abbiamo gia' depositato un'interrogazione alla Commissione europea e al Consiglio". E' quanto annuncia l'eurodeputata dell'Italia dei valori, Sonia Alfano, spiegando che l'interrogazione serve per sapere se le istituzioni europee "siano a conoscenza di questo gravissimo dramma in atto e se sia opportuno continuare a portare avanti trattative con il governo libico per giungere ad un accordo formale".     Sonia Alfano osserva: "D'altronde non potevamo aspettarci altro dopo l'accordo criminale partorito con il dittatore libico, Berlusconi e Gheddafi sono menti scellerate. La Libia non solo non ha ratificato l'accordo di Ginevra del 1951 ma ha anche chiuso l'ufficio per i rifugiati delle Nazioni unite a Tripoli". Per l'esponente Idv "e' ignobile il silenzio dei giornali del popolo della liberta' provvisoria su questa drammatica vicenda. D'altronde una cattiva notizia per Berlusconi e i suoi sodali giornalisti non e' una notizia".

IDV: PALOMBA, FESTA NAZIONALE PARTITO NON SARA' A VASTO = (AGI) - Vasto (Chieti), 5 lug. - "La festa nazionale dell'Italia dei Valori, quest'anno, per la prima volta, non verra' celebrata nella splendida cornice di Palazzo D'Avalos a Vasto". L'annuncio arriva da Paolo Palomba, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, che spiega le motivazioni della scelta del partito: "La decisione, seppur presa a malincuore, si e' resa necessaria a causa del protrarsi dei congressi regionali dell'IdV che hanno fatto slittare l'appuntamento a fine ottobre e non piu' a settembre, come di consueto. Saranno oltre 4000 le presenze e in quel periodo dell'anno non e' stato possibile individuare nella citta' di Vasto una location idonea ad ospitare nel migliore dei modi tutti i visitatori". "Ma sono sicuro - conclude il consigliere Palomba - che gia' dall'anno prossimo, quando l'appuntamento tornera' ad essere celebrato in settembre, ci ritroveremo, come da quattro anni a questa parte, tutti insieme a festeggiare gli obiettivi raggiunti e ad illustrare le sfide future dell'Italia dei Valori nella nostra bellissima Vasto". (AGI)

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