IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA

Ufficio stampa nazionale IDV - 5 marzo 2010

06.03.2010 23:21

INDUSTRIA:DI PIETRO, SU AIUTI A MULTINAZIONALI SERVONO FATTI   (ANSA) - COSENZA, 5 MAR - ''Mi auguro che Tremonti passidalle parole ai fatti. Dal primo giorno noi di Idv abbiamo dettoche il governo non puo' concedere incentivi ad imprese chearrivano in Italia, si prendono i contributi e poi se ne vannoall'estero''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, oggi a Cosenza, inmerito alle dichiarazioni del ministro dell'Economia, GiulioTremonti, secondo il quale quando una multinazionale va viadall'Italia deve pagare la Tac.   ''E' questa - ha aggiunto Di Pietro - la ragione perche' nelprogramma di Idv abbiamo messo al primo posto gli incentivi. Icontributi pubblici devono essere finalizzati al mantenimentodell'occupazione nel territorio. Se la Fiat prende i contributie poi va ad organizzare gli stabilimenti negli Stati Uniti ciguadagnera' la Fiat, ma non certo gli operai''.   Di Pietro ha poi sostenuto che per i calabresi, essereimprenditori ''e' una doppia impresa in quanto non c'e'occupazione, non c'e' lavoro, non ci sono commesse, ma troppospesso c'e' il controllo della criminalita' organizzata. E' perquesto che dobbiamo rompere il cordone ombelicale che legal'imprenditoria mafiosa alla politica mafiosa, in modo che gliimprenditori sani possano, in regime di libero mercato, farvalere le proprie potenzialita'''. (ANSA).

 

REGIONALI:CALABRIA; DI PIETRO, IN CALABRIA LISTE NON LIMPIDE   (ANSA) - COSENZA, 5 MAR - ''In Calabria ci sono liste nonlimpide''. Lo ha detto a Cosenza il leader di Idv, Antonio DiPietro.   ''E' questa la ragione - ha aggiunto - per cui il nostropartito ha deciso di andare da solo e con liste certificatedall'antimafia, sostenendo una candidatura, come quella di PippoCallipo, che alla 'ndrangheta si e' ribellato e non ha ceduto''.(ANSA).

 

DI GIROLAMO:DI PIETRO,COMBATTERE CRIMINALITA'DENTRO LO STATO   (ANSA) - COSENZA, 5 MAR - ''Il Caso di Girolamo insegna chedobbiamo assolutamente evitare questo salto di qualita' dellacriminalita' organizzata''. Lo ha detto il leader di Idv,Antonio Di Pietro.   ''La 'ndrangheta - ha aggiunto - ha dimostrato che non hapiu' bisogno di contrastare lo Stato, ma ha deciso di inserirsiall'interno dello Stato utilizzando personaggi ambigui che permotivi di gloria personale sono disposti a vendere l'anima aldiavolo. In questo caso e' stato scoperto, ma ci sono moltialtri casi, e lo ha denunciato Angela Napoli in queste ultimeore, che anche in regioni come la Calabria, per la corsa alConsiglio regionale, sono state messe candidature che hanno loscopo di inserire la criminalita' organizzata nelle istituzioni.Questo noi lo dobbiamo combattere''. (ANSA).

 

REGIONALI: DI PIETRO, SOLO DITTATURA CAMBIA REGOLE IN CORSA   (ANSA) - COSENZA, 5 MAR -''Solo in un paese a regime fascistasi puo' pensare  che vengano cambiate le regole mentre si giocala partita elettorale''. Lo ha detto il leader di Italia deiValori Antonio Di Pietro oggi a Cosenza.   ''Solo in un paese in cui la dittatura ormai ha preso ilsopravvento - prosegue Di Pietro - si puo' pensare che cio' losi possa fare durante le elezioni. Ritengo che ci siano glistrumenti tecnici e giuridici per valutare serenamentel'ammissibilita' delle liste come e' stato dimostrato nel casoPolverini per il Lazio, ma non puo' essere accettabile chesoltanto perche' una delle liste che e' stata esclusa e' delPopolo della liberta' si debbano cambiare le regole del gioco''.   ''In queste elezioni e in tutte le altre precedenti - hadetto ancora il leader di Idv - molti partiti hanno visto leproprie liste escluse in taluni territori, anche in questeelezioni, anche ad Idv e' capitato, ma certamente non cipermetteremo mai di dire che la colpa e' dei magistratipiuttosto che della controparte politica. La verita' e' chequesto governo si comporta come  quel giocatore della partitache vedendo che perde impone che si ricominci la partita''. (ANSA).

 

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, SE TOLTE GOVERNO CORREO CRIMINE   (ANSA) - COSENZA, 5 MAR - ''Proprio le inchieste di questigiorni dimostrano l'importanza delle intercettazioni persconfiggere la criminalita' piu' evoluta. Mi riferisco al casodella protezione civile, a quello di Di Girolamo e a quelloScaglia-Fastweb''. A dirlo e' Antonio Di Pietro, leader diItalia dei Valori, oggi a Cosenza per partecipare ad unamanifestazione elettorale.   ''Nel momento in cui si evidenzia che solo con leintercettazioni e' possibile sconfiggere la criminalita' piu'evoluta - ha aggiunto - questo governo le vuole eliminare. Cio'dimostrando che vuole essere correo morale dei delinquenti. E'la ragione per cui noi ci opporremo fuori e dentro dalParlamento a questo modo di fare che e' un modo che aiuta lacriminalita' invece di combatterla''. (ANSA).=

 

REGIONALI:DI PIETRO,DL E' GOLPE,FACCIO'CHIAMATA ALLE ARMI'ABBIANO FIDUCIA IN RICORSI, MA LISTA PDL ROMA E' ESCLUSA   (ANSA) - ROMA, 5 MAR - La Repubblica ''e' in pericolo'', lamia ''e' una chiamata alle armi'': Antonio Di Pietro,intervistato da ''l'Unita'', si scaglia contro un intervento delGoverno per risolvere il pasticcio-liste che definisce ''ungolpe''.   ''Loro - dice riferendosi al governo - vanno ad una soluzionedi forza, come succede sempre quando si arriva alla fine di unregime. A questo qui (Berlusconi, ndr) non gliene frega niente.Gli serviva il legittimo impedimento e se l'e' fatto. Gliserviva un Consiglio dei ministri e l'ha fatto, anche se avevafissato lui stesso la data dell'udienza a Milano. A lui e algruppo di persone piduista e postfascista che lo circonda nongliene frega nulla. E' in pericolo la repubblica''. E algiornalista che gli chiede se e' 'Allarme rosso', il leaderdell'Idv risponde: ''Altro che, la mia e' una chiamata allearmi''.   Di Pietro non vede di buon occhio l'assenza di Formigoni edella Polverini dalla competizione elettorale (''Sonoarrabbiatissimo, ma non e' colpa mia''), ma chiede il rispettodelle leggi e che si segua la vie ordinaria dei ricorsi: ''Mel'immagino Gasparri e Co. a sfottere e prendere in giro, seavessi sbagliato io o il Pd. Invece e' capitato a loro, allorasi fa una legge. Ma con questi non si puo' fare i buonisti, segli dai il dito si prendono tutto il braccio. C'e' unaaccelerazione nel gran pasticcio elettorale. E' cosi' che fannoi golpisti''. Golpisti? ''Hanno chiamato - replica - la miliziaa Palazzo Grazioli e deciso di rendere lecito quello che fino aieri era illegale. Ma di fronte ad un golpe bisogna chiamarealla resistenza e noi ci stiamo attrezzando nelle piazze e nelpaese''.   ''Ho grande rispetto degli elettori - aggiunge - e mi auguroche siano messi nelle condizioni di votare. Ma l'unico modopossibile e' quello del ricorso alle autorita'giurisdizionali'''. Quindi devono ''attendere serenamente lasentenza del Tar'': ''Io sono convinto che lo spazio tecnico egiuridico vi sia. Non per il Pdl della Provincia di Roma,perche' in quel caso la lista non c'e' e, quindi, non ci sononemmeno le condizioni per il ricorso. Ma nelle altre situazionivi sono i margini per valutare se si tratti di fatti sostanzialio formali che possono essere subordinati al prevalente interessedegli elettori. E' questa la via maestra''.   ''Mi auguro ci sia una resipiscenza prima che si infiammi lasocieta'', aggiunge. E quanto al richiamo alla piazza, ''controchi protestano? Contro se stessi? Contro la matematica? Lorohanno fatto la legge, loro l'hanno violata e, questa volta, e'impossibile prendersela con i comunisti e con i giudici''.   Del resto, a essere colpite nelle regioni sono anche altreliste: ''Non solo nelle regioni, l'IdV e' stata esclusa nelComune di Sant'Anastasia. Qual e' la ragione per cui se michiamo IdV sono escluso e se mi chiamo Pdl si cambia la legge?Anche i radicali sono stati esclusi a Milano''. (ANSA).     PH

 

REGIONALI. DI PIETRO: DL INTERPRETATIVO E' INCOSTITUZIONALE(DIRE) Roma, 5 mar. - "Il decreto che vogliono proporre e'palesemente incostituzionale in quanto c'e' gia' una legge cheregola le elezioni ed e' in corso d'opera un procedimento perl'interpretazione da parte dei giudici ai quali non si puo'sottrarre la competenza". Lo afferma in una nota Antonio DiPietro, presidente dell'Italia dei Valori.    "In realta'- aggiunge- gli esponenti del Pdl voglionomodificare le leggi a proprio uso e consumo violando la Cartacostituzionale e duemila anni di diritto. Gli esponenti del Pdl-aggiunge Di Pietro -sono veri e propri ladri di parole e difacili spot elettorali!"   Infatti, hanno "cominciato coniando il termine 'processobreve' per un provvedimento che, in realta', e' 'un'impunita'breve' e, oggi, proseguono con il 'decreto interpretativo' che,in realta', mira a modificare la legge e risultaanticostituzionale".

 

REGIONALI: DONADI, BERLUSCONI STA PER VARCARE LINEA PIAVE   (ANSA) - ROMA, 5 MAR - ''Berlusconi ha confermato il Cdm esta per varcare la linea del Piave delle istituzionidemocratiche. Un decreto incostituzionale varato contro ilparere delle opposizioni e senza il sostegno del Presidentedella Repubblica e' un colpo alla democrazia. E' un giocopericoloso ed eversivo di cui il governo si assume tutte leresponsabilita'''. Lo afferma il presidente dei deputatidell'Italia dei Valori, Massimo Donadi. (ANSA).

 

REGIONALI: DONADI "DECRETO E' INCOSTITUZIONALE ED EVERSIVO"ROMA (ITALPRESS) - "Non ci puo' essere nessun decreto. Il decretoin materia elettorale e' incostituzionale. L'Art.72 dellaCostituzione e' chiaro: la regolazione della materia elettoraledeve seguire la via legislativa normale. Il quarto comma dice: laprocedura normale di esame e di approvazione diretta da partedella Camera e' sempre adottata per i disegni di legge in materiacostituzionale ed elettorale". Lo afferma il presidente deideputati dell'Italia dei Valori Massimo Donadi. "L'ipotesi deldecreto interpretativo di cui parla La Russa - aggiunge Donadi -e' pura fantasia perche' anche la legge 400 del 23 agosto 1988 cheregola l'attivita' di governo e' chiara e dice espressamente che idecreti legge non possono essere utilizzati nelle materie indicatedall'Art 72. Se dovessero proseguire su questa strada in pienacampagna elettorale compirebbero un atto eversivo"."Il Pdl - conclude il capogruppo Idv - e' ad un passo dal golpe,dallo stravolgimento delle regole democratiche. L'Idv, ma anche ilresto dell'opposizione e la societa' civile non permetteranno chesi compia un vero e proprio colpo di stato".

 

INTERCETTAZIONI:DI PIETRO,PREMIER CONTRO CONTROLLO LEGALITA'FAREMO LE BARRICATE IN PARLAMENTO   (ANSA) - ROMA, 5 MAR - ''In realta' Berlusconi vuole unoStato a proprio uso e consumo e senza controllo di legalita':per questo vuole abolire le intercettazioni, uno strumentoindispensabile per le indagini''. Lo afferma in una nota illeader IdV, Antonio Di Pietro.   ''Dopo lo scandalo del senatore Di Girolamo - continua DiPietro - dopo la vergogna dell'inchiesta degli appalti sul G8,il Presidente del Consiglio non vuole che si continui a portarealla luce tutto il marcio che alla base del suo sistema dipotere. Noi dell'Italia dei Valori conclude il presidente IdV -siamo fieri di essere definiti manettari o giustizialisti dacostui e dai suoi sodali. Ci attaccano perche' difendiamo laCostituzione, i diritti dei piu' deboli, perche' vogliamo che idelinquenti vadano in galera e che la legge sia uguale pertutti. Faremo le barricate in Parlamento e nelle piazze controquesto bavaglio ai magistrati e ai giornalisti. Se non cifossero le intercettazioni tutti i corrotti e i criminalipotrebbero continuare a fare i propri comodi proprio come vuoleBerlusconi''. (ANSA).     

 

 

 

 

REGIONALI: BELISARIO (IDV), DA GOLPISTI ROVESCIARE SENTENZE PER DECRETO =      SE BERLUSCONI CI PROVA CHIAMEREMO I CASCHI BLU DELL'ONU      Roma, 5 mar. (Adnkronos) - "La chiamata alle armi da parte di unuomo di legge come Di Pietro non puo' che essere metaforica. Si trattadi un allarme a presidiare la democrazia dopo le dichiarazioni eversive e golpiste del centrodestra". Lo dichiara Felice Belisario, presidente dei senatori Idv.      "Stiano tranquilli -aggiunge- i vari Capezzone e Gasparri, sempre pronti a rispondere ai capricci del padrone, la nostra reazionesara' ferma, ma sempre nell'ambito di quanto previsto dalla nostra Costituzione. I cittadini non potranno rimanere in poltrona a vedere le televisioni truccate di Berlusconi".      "Noi -sottolinea- non siamo come il ministro della Difesa che aveva dichiarato, in modo assolutamente chiaro ed esplicito, che sarebbe stato disposto a tutto, una affermazione pericolosissima proprio per il ruolo che ricopre. Certo -conclude- di fronte a una scelta golpista di Berlusconi, come quella di rovesciare per decreto le sentenze dei giudici, saremo costretti a chiamare i caschi blu dell'Onu".

 

MAFIA. ORLANDO (IDV): GOVERNO FAVORISCE CULTURA DELL'ILLEGALITA'(DIRE) Roma, 5 mar. - L'Italia dei Valori aderisce conconvinzione alla manifestazione nazionale contro le mafie che sisvolgera' a Reggio Calabria il 13 marzo. "Questo governo, con isuoi provvedimenti a favore di delinquenti, corrotti e mafiosi, favorisce la cultura dell'illegalita' e non pone nessun freno aldilagare della criminalita' organizzata", afferma in una nota ilportavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.   "L'esecutivo vende all'asta i beni confiscati alla mafia-prosegue Orlando- in modo che la stessa li possa riacquistare,vuole di fatto abolire le intercettazioni, l'importante strumentoa disposizione dei magistrati per arrestare i delinquenti e, persalvare il Presidente del Consiglio dai suoi problemi giudiziari,vuole mandare al macero migliaia di altri processi".     Orlando osserva che "cosi' molti criminali la faranno franca ei cittadini onesti non avranno piu' giustizia. Questo governovuole mettere una pietra tombale a giudici e servitori delloStato, offendendone la memoria. L'esecutivo Berlusconi harigettato con arroganza il nostro appello alle liste pulite -conclude l'esponente dipietrista - con un ridicolo interventolegislativo anticorruzione che, in realta', non impedisce aicollusi con la mafia di andare in Parlamento".    Il portavoce di Idv conclude: "Siamo certi che la nostraindignazione e' anche l'indignazione di cittadini ed elettoriche, pur collocandosi politicamente in altri schieramenti,condividono le nostre battaglie per la legalita'. L'indignazionenon e' piu' una scelta, ma e' un dovere per tutti coloro, ovunquecollocati, che credono nella democrazia e nella legalita'costituzionale".

 

REGIONALI: ORLANDO (IDV), PDL GIOVA CON IL FUOCO   (ANSA) - ROMA, 5 MAR - ''Se c'e' qualcuno che continua ascherzare con il fuoco questi e' il Presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi, che, a colpi di leggi ad personam, attentaalle istituzioni svilendole nelle loro funzioni e le mortificapiegandole ai propri interessi''.  E' il commento di LeolucaOrlando, portavoce dell'Italia dei Valori, alle accuse di alcuniesponenti del Pdl.   ''Sono gli esponenti del Pdl a non avere rispetto per leistituzioni, infatti, dalla vicenda dell'esclusione delle listedel Pdl e' emersa ampiamente l'arroganza del potere, ildisprezzo per le regole e la Carta e la lotta intestina cheattanaglia il loro partito. Il rispetto della legge e la difesadei presunti diritti nel processo e' cio' che l'Italia di Valorichiede e continua a chiedere: in tutti i testi del dirittoromano si sostiene che questa e' l'unica vera alternativa allamortificazione della legalita'. C'e' un solo modo per garantirel'andamento democratico della vita del Paese: rispettare leleggi e difendersi nei processi e non dai processi. Ogni altroatteggiamento, come le leggi ad personam, e ogni altroescamotage che vada oltre la legalita' e' un comportamentoeversivo. L'Italia dei Valori - conclude - non si lascera'intimidire e portera' avanti le proprie battaglie a difesa dellademocrazia e dello Stato di diritto''.

 

REGIONALI: EVANGELISTI (IDV), PDL EVERSIVO NON DI PIETRO =(AGI) - Roma, 4 mar. - "La chiamata alle armi di Di Pietroaltro non e' che un appello alla societa' civile per opporsialle manovre eversive ed antidemocratiche di questocentrodestra. Le critiche a Di Pietro da parte di chi ognigiorno attacca le istituzioni di questo paese sono paradossali.Piuttosto che attaccare Di Pietro e l'opposizione chiedanoscusa ai cittadini". Lo ha afferma il vicepresidente deideputati dell'Italia dei Valori Fabio Evangelisti in una nota.(AGI)Bar

 

AFGHANISTAN: ARLACCHI, DUE PROGETTI CRUCIALI PER HERAT   (ANSA) - NEW DELHI, 5 MAR - Il modello di cooperazione fra militari e civili che emerge come la nuova dottrina propugnata dal generale Stanley McChrystal per l'intervento straniero in Afghanistan, ''e' da tempo praticato nella provincia di Herat dal contingente e dalla cooperazione italiana''. Lo ha dichiarato oggi l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Pino Arlacchi, sottolineando che, oltre agli incontri politici avutiin Afghanistan, ''sono stati identificati due progetti chel'Italia non dovrebbe lasciarsi sfuggire''.   Conversando per telefono con l'ANSA al termine della sua visita Arlacchi, che e' anche vicepresidente della Delegazione europea per le relazioni con l'Afghanistan, ha precisato che sitratta ''della costruzione dell'aeroporto internazionale diHerat e di una autostrada di 130 km che deve collegare questacitta' con Chest-e-Sharif, ad est della provincia, zona ricca dicave di marmo''.     ''C'e' stata la richiesta al governo italiano da parte del governatore (Ahmad Yousuf Noristani) - ha ancora detto Arlacchi - di un sostegno ai due progetti. Lo scalo internazionale va visto anche come un legame piu' forte con l'Italia mentre la realizzazione dell'autostrada ci porterebbe all'interno di un giacimento sterminato di marmo''.   ''Il governatore ha rinnovato questa richiesta anche nell'incontro con me - ha proseguito - e devo dire che si trattadi un settore con un grande potenziale per le cui tecnologie l'Italia e' leader indiscusso''.    In definitiva, ha concluso, credo che ''l'Afghanistan abbia imboccato la via giusta, con il perseguimento di un processo di riconciliazione basato su un governo di unita' nazionale, che includa i talebani, e sulla ricostruzione del paese con l'aiuto internazionale ispirata al 'Modello Herat' sperimentato dagli italiani''. (ANSA)

 

AFGHANISTAN: EUROPARLAMENTARE ARLACCHI VISITA 'CAMP ARENA' =(ASCA) - Herat, 5 mar - L'eurodeputato Pino Arlacchi, VicePresidente della Delegazione del Parlamento Europeo per lerelazioni con l'Afghanistan, si e' recato in visita a Camp''Arena'', la base che ospita i militari italiani impegnatinella missione Isaf nell'area occidentale dell'Afghanistan.   Arlacchi, reduce da una serie di incontri a Kabul con lemassime autorita' di governo afgane e di Isaf finalizzatialla stesura di un rapporto sulla nuova strategia dell'UnioneEuropea per l'Afghanistan, e' stato accolto al suo arrivo dalComandante del Regional Command West, Generale di BrigataAlessandro Veltri, ed ha incontrato i Comandanti delle TaskForces presenti in Teatro insieme ai quali ha preso parte aduna riunione informativa sulle attivita' operative che ilRegional Command West sta svolgendo in aderenza al mandatoassegnato.''L'impegno del contingente italiano in Afghanistan - hadetto il Generale Veltri nel corso della riunione - proseguecon determinazione. Il livello crescente di fiducia che lapopolazione accorda al nostro contingente e' largamentesignificativo del grande impegno profuso a favore dellasicurezza che quotidianamente Isaf fornisce, contribuendoalla formazione, all'addestramento delle forze di sicurezzalocali''.    ''Il contingente italiano ad Herat - ha affermato, daparte sua, Arlacchi dopo aver visitato anche Camp 'Vianini' -sta praticando da tempo cio' che Isaf e la comunita'internazionale stanno pianificando di fare per tuttol'Afghanistan nei prossimi anni. La formula vincente italianae' sicurezza finalizzata allo sviluppo e non solocounterinsurgency fine a se stessa.Una parte consistente degli insurgents sono, in realta', deigruppi mafiosi che taglieggiano la popolazione e trafficanodi droga. Combatterli significa dare agli afghani lapossibilita' di esercitare i loro diritti fondamentali e dicontribuire allo sviluppo degli investimenti e dellademocrazia nel Paese''.

 

LAVORO: ART 18, CARLINO (IDV) SMETTERLA DI RACCONTARE BALLE   (ANSA) - ROMA, 5 MAR -  ''Devono smetterla  di raccontareballe agli italiani. Infatti, l'articolo 18 dello Statuto deilavoratori non e' stato modificato, ma e' stato inficiato''. Loafferma la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italiadei Valori in commissione lavoro in merito alla normasull'arbitrato, approvata l'altro ieri nel ddl sul lavoro. ''E' vero - osserva l'esponente dell' Idv - che in assenza diun accordo collettivo la norma non e' operativa, ma presto lamateria sara' disciplinata dai contratti collettivi e ilavoratori, a quel punto, non avranno scampo''.  ''Per questo l'Italia dei Valori - annuncia Carlino - sara' coni lavoratori a tutte le manifestazioni che chiedono un impegno asostegno dell'occupazione e contro le scelte sbagliate einadeguate del governo e, in ogni occasione ribadiremo lanecessita' che i lavoratori siano uniti per evitare che ilgoverno, in maniera subdola, cerchi di dividerli''.(ANSA).

 

ARTICOLO 18: ZIPPONI, DA GOVERNO REPUBBLICA CASTA E NON LAVORO =(AGI) - Roma, 5 mar. - Il Governo ha deciso di abolire l'art.1della Costituzione, passando da una Repubblica fondata sullavoro ad una Repubblica fondata sull'arbitrio dei potenti edelle caste. In un colpo solo 14 milioni di lavoratoridipendenti e 4 milioni di precari non potranno rivolgersi ad ungiudice laddove venissero violati i loro diritti: una bellatrovata di Berlusconi per semplificare i tempi dei processi difatto impedendoli. Lo sostiene il responsabile Welfare e delLavoro dell'Idv, Maurizio Zipponi per il quale, "l'art.18 none' un orpello superfluo, ma una delle norme fondamentali delloStatuto dei lavoratori, per tanto non e' accettabile che siasvuotato di senso come accade con il ddl approvato mercoledi'al Senato. Le controversie del lavoro devono essere affidate -precisa - alla magistratura e sottoposte alle leggi italiane: idiritti dei lavoratori non si possono svendere al solointeresse della parte datoriale per essere affidati ad aleatoriarbitri di equita'. Per questo, lo sciopero indetto dalla Cgilil 12 marzo, che ha tra le sue motivazioni anche questoennesimo colpo inferto al mondo del lavoro, dovra' vedereun'ampia partecipazione perche' sia contrastato con forza ilpiano che da tempo l'esecutivo sta portando avanti: sfruttarela crisi per colpire i diritti dei piu' deboli". (AGI)

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