
IL SITO DELLA PROVINCIA DI NOVARA
Ufficio Stampa Nazionale IDV - 7 luglio 2010
RAI, DI PIETRO: PRIMA I PROGRAMMI, POI LE NOMINE (9Colonne) Roma, 7 lug - "Ancora una volta i dirigenti Rai e i partiti pensano prima a spartirsi le poltrone e poi i contenuti del servizio pubblico. In un'azienda seria e competitiva prima si dovrebbero definire i programmi e poi, in ultima battuta, le nomine". Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Che aggiunge: "I cittadini vogliono sapere quali saranno i palinsesti della prossima stagione: se vanno in onda o meno Annozero e Parla con me e tutti gli altri programmi. Insomma, vogliono capire e sapere come vengono investiti i soldi dei contribuenti e non certo quali siano i lottizzati che si spartiscono la torta. L'Italia dei Valori, che si è rifiutata di partecipare a questa ignobile spartizione perpetrata dai partiti, chiede alla dirigenza Rai un po' di serietà in rispetto dei cittadini e dei numerosi professionisti che lavorano per il servizio pubblico".
RAI: DI PIETRO, NOMINE INVECE DI PALINSESTI,PAGINA NERA CDA (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Oggi i membri del Cda della Rai hanno scritto un'altra pagina nera: invece di pensare alla programmazione, ai palinsesti del servizio pubblico, si sono affrettati a varare le nomine. Hanno fatto l'opposto di quello che in un'azienda seria e competitiva si dovrebbe fare''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''A questo punto - dice il leader dell'IdV - ci chiediamo cosa sara' delle trasmissioni come Annozero, Parla con me e Report? Liberi spazi d'informazione seguitissimi dai telespettatori che rischiano di saltare per far posto alle solite veline. I cittadini, nonche' proprietari della Rai, hanno diritto di sapere dove andranno a finire i loro soldi per la prossima stagione''. ''Le nomine varate dal Cda sono frutto di una lottizzazione avvenuta nelle solite segreterie di partito - spiega Di Pietro - Queste modalita', avallate e condivise da tutte le forze politiche, esclusa l'IdV che per questo viene sistematicamente oscurata, hanno permesso a Berlusconi e ai suoi sodali di gestire la Rai come un'azienda alle dipendenze di palazzo Grazioli''. ''L'Italia dei Valori che non ha voluto partecipare a questa ignobile spartizione apre un contenzioso generale con le altre forze politiche sul futuro della Rai''. ''Promuoveremo - conclude - una campagna per garantire la liberta' d'informazione, per difendere la qualita' dei palinsesti e i professionisti che lavorano per l'azienda e ci attiveremo insieme a tutte le associazioni e gli operatori del settore per ristabilire l'equilibrio e la trasparenza all'interno di un'azienda pagata con i soldi dei contribuenti''.
TERREMOTO: DI PIETRO, LA RIVOLTA SOCIALE E' ALLE PORTE = (AGI) - Roma, 7 lug. - Antonio Di Pietro scende in piazza e si mischia ai manifestanti abruzzesi che protestano contro il governo perche' dal primo luglio pagano nuovamente le tasse. "Dobbiamo organizzare la resistenza - dice il leader dell'Italia dei valori ai manifestanti in Piazza Colonna - perche' la strada per la rivolta sociale e' alle porte contro un governo sordo e cieco. Non c'e' un settore della societa' che sia soddisfatto, tranne gli evasori e i malfattori". (AGI) Vim/Roc
Governo/ Di Pietro tra i terremotati: Rivolta sociale alle porte _Esecutivo sordo e cieco, organizziamo resistenza Roma, 7 lug. (Apcom) - "Dobbiamo organizzare la resistenza, la strada per una rivolta sociale in Italia è alle porte rispetto a un governo sordo e cieco". Così il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro che questa mattina a Roma ha incontrato alcuni cittadini abruzzesi che stanno manifestando per chiedere aiuti economici. Secondo Di Pietro oggi in Italia "non c'è un settore della società che è soddisfatto, tranne gli evasori e i malfattori
TERREMOTO. DI PIETRO RISOLVE, MANIFESTANTI VERSO PALAZZO CHIGI (DIRE) Roma, 7 lug. - Antonio Di Pietro con una trattativa personale con il questore di Roma riesce a sbloccare la situazione che da circa un'ora vede i manifestanti dell'Aquila 'imbottigliati' tra via del Corso e via delle Muratte. I reparti della guardia di finanza e dei carabinieri stanno muovendo gli autoblindo e le bandiere nere e verdi della citta' abbruzzese sfilano verso la sede del governo. Trionfante il leader dell'Idv: "Ho parlato io con il questore di Roma- dice al cronista- ora ci muoviamo".
TERREMOTO. DI PIETRO GUIDA MANIFESTAZIONE, TUTTI A PALAZZO CHIGI (DIRE) Roma, 7 lug. - Volano parole grosse tra Antonio Di Pietro e il Questore di Roma. Il leader di Idv arriva a via del Corso, e prende in mano la situazione. Chiama il Questore e chiede delucidazioni sugli scontri e sul perche' i manifestanti siano imbottigliati all'angolo tra via del Corso e via delle Muratte. Passano pochi minuti e gli autoblindo mettono in moto. Di Pietro si mette alla testa del corteo, alle sue spalle le bandiere nere e verdi dell'Aquila. Punta il dito verso palazzo Chigi: "E' li' che dobbiamo manifestare", dice. E dietro di lui si muovono i cinquemila aquilani. Di Pietro si muove da condottiero. Chiede un megofono. E attacca l'inquilino di palazzo Chigi, che ora e' alle sue spalle: "Berlusconi la deve finire di vendere fumo, di fare Vanna Marchi. Il governo smetta le parole, faccia qualcosa, finalmente".
TERREMOTO: DI PIETRO IN VIA DEL CORSO MEDIA PER MANIFESTANTI A P.CHIGI = (ASCA) - Roma, 7 lug - Di Pietro si sta proponendo quale mediatore con le forze dell'ordine per far giungere i manifestanti ora bloccati in via del Corso a Palazzo Chigi, in Piazza Colonna. Il corteo di aquilani e' per ora bloccato da un cordone di carabinieri che interrompono la strada con tre blindati posti lungo via del Corso.
TERREMOTO: DI PIETRO, FRATTINI ABBIA RISPETTO AQUILANI (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Le dichiarazioni del ministro Frattini sono gravi. Hanno la stessa valenza delle risate di quegli imprenditori che subito dopo il terremoto dell'Aquila erano gia' pronti a speculare. Il ministro rispetti la disperazione del popolo aquilano che fino ad oggi ha assistito ai soliti spot di governo, subendo l'umiliazione di promesse non mantenute. Sull'Abruzzo il governo continua a latitare, a proporre spot a reti unificate, senza far seguire dei provvedimenti concreti. L'Italia dei Valori continuera' a battersi in Parlamento e nelle piazze per sostenere le istanze degli abruzzesi''. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando alle dichiarazioni del ministro Frattini. (ANSA).
TERREMOTO, DI PIETRO A FRATTINI: SI ATTIVI PER PROVVEDIMENTI CONCRETI (9Colonne) Roma, 7 lug - "Frattini prima getta il sasso e poi nasconde la mano. E' ignobile che un ministro della Repubblica tenti di sminuire la valenza di un corteo, a cui hanno partecipato oltre cinquemila persone, mosse dal dolore e dalla disperazione, stigmatizzando la legittima protesta con una battuta di cattivo gusto". Replica così l'onorevole Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, alle affermazioni del ministro Franco Frattini. "Frattini oggi - ha aggiunto il leader Idv - ha dimostrato di non avere rispetto per i terremotati. Invece di parlare di fischietti e vuvuzelas, si attivi per convertire le istanze di quella piazza in provvedimenti concerti".
MANOVRA: DI PIETRO, GOVERNO FA CASSA SU DISABILI, DISTRUGGE STATO SOCIALE = Roma, 7 lug. (Adnkronos) - "Questo e' un governo che distrugge lo stato sociale, che se ne frega dei piu' deboli e delle persone oneste e che, quando deve fare cassa, va a prelevare i soldi dove gli fa piu' comodo togliendoli a coloro che non hanno ne' la voce ne' la forza per reagire". E' quanto ha dichiarato Antonio Di Pietro, segretario Idv, intervenendo oggi alla manifestazione promossa dalle associazioni del mondo della disabilita' davanti a Montecitorio contro i tagli contenuti nella manovra. "L'Italia dei valori - ha proseguito Di Pietro - si sta battendo in Parlamento contro questi ignobili tagli poiche' ritiene che far quadrare i conti prelevando risorse da settori fondamentali, quali quelli dell'accompagno per i disabili, significa compiere un gesto di arroganza, un vero e proprio delitto. I membri di questo governo sono colpevoli e, per questo, dovrebbero andare in galera piuttosto che ricoprire cariche istituzionali". "La vostra presa di posizione - ha aggiunto il leader Idv rivolgendosi ai manifestanti - e' un accorato appello, e' un richiamo alla responsabilita' che non puo' e non deve restare inascoltato da questo governo. Manifestazioni come questa sono importanti, poiche' svelano la reale drammatica situazione in cui si trova il nostro Paese. I cittadini, infatti, devono sapere che sono stati truffati, raggirati e presi in giro dalle falsita' raccontate a colpi di spot da questo governo. Bisogna reagire prima che sia troppo tardi. Noi dell'Italia dei valori - ha concluso Di Pietro tra gli applausi - continueremo a opporci, in piazza e in Parlamento, contro questa manovra e resisteremo anche in nome di tutte quelle categorie vessate da questo governo".
Di Pietro: Conflitto interessi Premier su frequenze _Oggi interrogazione durante Question time Roma, 7 lug. (Apcom) - Un'interrogazione per segnalare "il grave conflitto di interessi" del premier Silvio Berlusconi, ministro ad interim per lo Sviluppo economico, in tema di assegnazione delle frequenze. La illustrerà oggi, durante il Question time, il leader Idv, Antonio Di Pietro. Nell'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Di Pietro chiede di "conoscere i motivi per i quali l'Agcom abbia deciso di pianificare 25 reti nazionali, quando nelle aree del Nord Est, erano pianificabili al massimo 18 reti nazionali. Così facendo - spiega il leader dell'Italia dei Valori - non è possibile garantire la riserva di un terzo, prevista per legge, dei programmi irradiabili all'emittenza locale che, oggi, si vede completamente privata di qualsiasi canale a disposizione". Nell'interrogazione si chiede al "ministro dello Sviluppo economico, proprietario di Mediaset, colui che occupa il dicastero che decide il futuro delle tv, al quale spettano, per altro, le attività di coordinamento delle frequenze in sede internazionale e le competenze sulle modifiche del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, quali interventi urgenti intende assumere in relazione ad una situazione che, di fatto, non fa altro che avvantaggiare Mediaset, la sua azienda di famiglia e che, in questo modo, potrebbe ottenere molte pi reti rispetto quelle attualmente possedute in analogico a discapito dell'emittenza locale".
TV, DI PIETRO: SU FREQUENZE IL GOVERNO FA GIOCO TRE CARTE "Ancora una volta il governo fa il gioco delle tre carte. Infatti, in merito all'interrogazione rivolta al ministro dello Sviluppo economico, al fine di conoscere i motivi per i quali l'Agcom abbia deciso di pianificare 25 reti nazionali, quando nelle aree del Nord Est erano pianificabili al massimo 18 reti nazionali, questi ci ha risposto prima che la materia non era di competenza del ministero dello sviluppo economico, e poi, contraddicendo se stesso, ha affermato che il viceministro Romani sta andando a trattare con la Croazia e la Slovenia quali frequenze assegnare". Lo ha affermato il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando al ministro Vito che rispondeva alla sua interrogazione sulla quota delle frequenze riservate alle emittenti locali. "E' evidente - ha proseguito Di Pietro in Aula - che il ministero dello Sviluppo economico assunto ad interim da Berlusconi, proprietario di Mediaset, decide il futuro delle tv, le attività di coordinamento delle frequenze in sede internazionale e le competenze sulle modifiche del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze. E' chiaro che, grazie a questo stratagemma, non si fa altro che avvantaggiare Mediaset, azienda di famiglia del presidente del Consiglio, che, in questo modo, potrà ottenere molte più reti rispetto a quelle attualmente possedute in analogico a discapito dell'emittenza locale". "Siamo alle solite: Berlusconi forte del suo conflitto d'interessi, che pende come un macigno su questa democrazia, utilizza la sua posizione per accrescere il suo potere e vedere realizzati, solo ed esclusivamente, i suoi interessi".
TV. IDV: GOVERNO VUOLE SPEGNERE EMITTENTI LOCALI IN REGIONE DI PIETRO PRESENTA INTERROGAZIONE: "CONFLITTO DI INTERESSI" (DIRE) Bologna, 7 lug. - Emittenti televisive regionali a rischio in Emilia-Romagna. E' la denuncia dell'Italia dei valori che sul tema ha presentato un'interrogazione in Parlamento firmata dal leader Antonio Di Pietro. A cui, riferisce il partito, il Governo "ha dovuto rispondere in maniera imbrazzata ammettendo la propria colpa". L'Agcom, si legge in una nota dei dipietristi, "con una propria delibera estromette dal digitale terrestre le tv locali di Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, assegnando tutti i canali disponibili alle tv nazionali". Questo atto, per l'Idv, "viola la legge attuale che prevede che almeno un terzo dei canali disponibili sia riservato alle emittenti locali. E' evidente che un simile provvedimento si verifica solo grazie al fatto che il ministro competente, quello dello Sviluppo Economico che allo stesso tempo e' anche il presidente del Consiglio, preferisce voltarsi dall'altra parte e far finta di nulla". Per l'Italia dei valori "si tratta dell'ennesimo caso lampante di conflitto di interessi a danno dell'informazione e dei cittadini, dal momento che Mediaset e' l'azienda che trae maggiori benefici".
MANOVRA: DI PIETRO, E' UN DELITTO DI STATO = (AGI) - Roma, 7 lug. - "Questa manovra e' un vero e proprio delitto di Stato. Toglie risorse fondamentali alle fasce sociali piu' deboli, premia gli evasori, gli speculatori e penalizza gli onesti e cio' e' dimostrato anche dalle numerose proteste di piazza, dai disabili alle forze dell'ordine, dai magistrati agli operatori della scuola fino alle Regioni. Questo governo deve andare a casa al piu' presto: e' una manovra da cancellare. Non si puo' affidare il risanamento di questo Paese a un governo che non ha piu' credibilita'". Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, onorevole Antonio Di Pietro, durante la manifestazione di protesta delle associazioni dei disabili in piazza Montecitorio.(AGI)
CARCERI: IDV, E' INDULTO MASCHERATO, A RISCHIO SICUREZZA (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Il disegno di legge sullo svuota carceri e' un nuovo indulto mascherato, ancora piu' ignobile perche' la maggioranza vuole sottrarlo al confronto dell'Aula e approvarlo in silenzio, alla chetichella in commissione, in un'afosa giornata d'agosto, sperando che gli italiani in vacanza non se ne accorgano'': cosi' Antonio Di Pietro, leader di IDV e Massimo Donadi, presidente dei deputati di IDV, commentano in una nota congiunta il si' dell'Aula alla legislativa sul ddl svuota carceri, con il voto contrario di Italia dei Valori. ''Questo provvedimento e' un colossale imbroglio. Il Governo mente quando dice che con questo ddl si manda ai domiciliari chi ha pene inferiori ad un anno. In realta' si da' il via ad un colossale 'tana libera tutti', perche', come ha gia' detto il capo della polizia Manganelli ed il ministro Maroni, salvo poi quest'ultimo rimangiarsi la parola, neanche se tutti i corpi di polizia fossero impegnati a fare questo 24ore su 24 si riuscirebbe ad espletare tutti i controlli dovuti'', spiegano Di Pietro e Donadi. ''Il ddl svuota carceri e' il tradimento di quella sicurezza e di quella legalita', di cui la maggioranza, Lega in testa, si e' riempita la bocca in campagna elettorale e che, da quando sono al governo, tradiscono puntualmente nei fatti'', aggiungono Di Pietro e Donadi. ''La verita' e' che a questo governo e a questa maggioranza, Lega compresa, della sicurezza , della legalita' e della giustizia, non gliene frega niente. L'unica giustizia che interessa alla maggioranza e' quella che riguarda i processi del premier. Serve un nuovo piano carceri, servono fondi agli operatori della giustizia, servono riforme complessive dell'ordinamento della giustizia, come ha chiesto piu' volte Italia dei Valori. Loro, invece, sfornano un ddl delirante che stabilisce un anno di bonus a tutti i delinquenti e pretendono di approvarlo nelle segrete stanze del palazzo, complice il silenzio di media compiacenti. Italia dei Valori girera' tutte le piazze italiane per denunciare questa ennesimo provvedimento vergognoso i cui effetti ricadranno sui cittadini italiani'' concludono Di Pietro e Donadi. (ANSA).
Intercettazioni, Di Pietro: Spazio nero su siti e blog contro ddl Roma, 07 LUG (Il Velino) - "Dopo aver listato a lutto il sito www.italiadeivalori.it, il blog del presidente Antonio Di Pietro, www.antoniodipietro.it, e le pagine di Facebook e Twitter, l'Italia dei Valori aderisce alla giornata del silenzio web del 9 luglio e per l'occasione pubblichera' uno spazio, marcato a lutto, completamente nero come forma di protesta e a seguire un articolo su questo ignobile provvedimento". E' quanto si legge in una nota dell'Idv. "La rete e' rimasta una delle poche voci libere di questo Paese - afferma il leader Idv Antonio Di Pietro -, l'Idv si e' sempre battuta in Parlamento a sua difesa. Nel ddl intercettazioni, tra l'altro, sono contenute norme che attentano all'ultimo baluardo di libera informazione perche' puntano a equiparare siti informatici e giornali, dando ai blogger l'obbligo di rettifica in 48 ore. Questo sancirebbe la morte del giornalismo partecipativo e della diffusione delle notizie via web.
Per ribadire la nostra indignazione utilizzeremo tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione perche' dobbiamo impedire che i soliti noti si impossessino delle voci libere. Oltre a voler imbavagliare l'informazione - conclude il leader dell'Idv - il ddl intercettazioni priva i magistrati di uno strumento indispensabile per le indagini e nega ai cittadini il sacrosanto diritto di essere informati e di avere giustizia. E' un'autentica porcata".
Carceri/ Camera dà ok a legislativa Commissione su ddl Alfano _Contro vota solo Idv. Di Pietro: E' un indulto mascherato Roma, 7 lug. (Apcom) - L'Aula della Camera ha dato il via libera all'esame in sede legislativa in commissione Giustizia del ddl Alfano che prevede la possibilità di scontare l'ultimo anno di pena ai domiciliari. Ieri, sempre l'assemblea di Montecitorio aveva rinviato il testo proprio in Commissione, su proposta del relatore Alfonso Papa (Pdl). Contro la scelta che la Commissione esamini il testo in legislativa si è espresso ancora una volta soltanto il gruppo di Italia dei valori. "Di questo tema si deve parlare in Aula", ha detto il leader Antonio Di Pietro, denunciando che si tratta di "un indulto mascherato": è "una legislazione vigliacca che manda fuori i delinquenti".
Manovra/ Di Pietro a sit-in disabili:Delitto colpire fasce deboli _Emendamenti? Non bastano Roma, 7 lug. (Apcom) - Un vero e proprio bagno di folla ha accolto il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro alla manifestazione promossa dalle associazioni del mondo della disabilità in corso a piazza Montecitorio per protestare contro i tagli della manovra economica. "Prendersela anche con le fasce più deboli della popolazione - ha detto Di Pietro - è un delitto. Il governo la smetta di umiliare e offendere i più deboli e se la prenda una volta tanto con gli evasori fiscali, gli speculatori e quanti hanno provocato la crisi". Quanto alle modifiche che nel corso dell'esame parlamentare la stessa maggioranza di centrodestra sta introducendo alle norme che toccano i disabili, il leader dell'Idv ha commentato: "Gli avevano tolto la testa, la gamba, il braccio. Gli hanno legato il braccio ma sono rimasti senza testa...".
TERREMOTO: CAMERA; IDV, GOVERNO RIFERISCA SU SCONTRI ROMA (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Il ministro dell'Interno Roberto Maroni venga in Parlamento a riferire sugli scontri di stamani nel centro di Roma tra i terremotati dell'Abruzzo e la polizia''. Lo ha chiesto nell'Aula della Camera Augusto Di Stanislao dell'Idv. (ANSA).
TERREMOTO. BLITZ SENATORI IDV, BANDIERA AQUILA SU BALCONE SENATO (DIRE) Roma, 7 lug. - Blitz dei senatori dell'Idv, Stefano Pedica e Giuliana Carlino, che sul balcone principale di Palazzo Madama, quello che affaccia su Corso Rinascimento, hanno issato la bandiera verde e nera dell'Aquila accanto a quella tricolore e della Unione europea. Il gesto di solidarieta' con i terremotati abruzzesi, che stanno manifestando in piazza Navona, e' durato un paio di minuti. Sono infatti arrivati di corsa i commessi della Camera Alta che hanno tolto la bandiera del capoluogo abruzzese.
TERREMOTO, IDV: SOLIDALI CON AQUILANI Roma, 7 lug - "L'Italia dei Valori è solidale con gli aquilani ed è scesa in piazza, con una sua delegazione, al fianco della popolazione abruzzese colpita dal terremoto che oggi manifesta a Roma". Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, insieme ai parlamentari dell'Idv Alfonso Mascitelli e Augusto Di Stanislao. "Il Governo continua a prendere in giro gli abruzzesi - spiegano - non affrontando in maniera seria il problema drammatico della ricostruzione. Gli abitanti dell'Aquila e delle zone colpite dal sisma attendono ancora una vera legge per il dopo-terremoto, un provvedimento concreto per la ricostruzione. A questa richiesta il Governo Berlusconi ha risposto con una manovra 'lacrime e sangue' che pensa a colpire solo le fasce sociali più deboli, tutelando gli interessi degli evasori e della cricca
TERREMOTO: PARDI (IDV),MINZOLINI FUORICLASSE DISINFORMAZIONE (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Ancora un clamoroso (e offensivo) trucco del Tg1 delle 13.30. Non si poteva davvero tacere degli incidenti tra forze dell'ordine e terremotati dell'Aquila durante la manifestazione a Roma. Allora Minzolini ha deciso, da fuoriclasse della disinformazione, di non annunciare nei titoli di apertura l'accaduto e di relegarlo al diciottesimo minuto del suo Tg1, quattordicesimo dei servizi in programma oggi''. Lo denuncia il capogruppo dell'Idv in commissione di Vigilanza Francesco Pardi. ''Possibile che tre aquilani feriti, una protesta disperata contro il governo e una citta' totalmente bloccata non meritasse una posizione piu' importante di due preti cinesi uccisi (in Cina), della scoperta di alcuni evasori totali a Lodi, di un giovane morto in un incidente stradale a Roma, degli sviluppi dei casi Claps e Marcinelle, degli arresti per appalti nelle ferrovie a Napoli, dei presunti finanziamenti illeciti a Sarkozy, del tedesco che ha ucciso due italiani, di alcuni arresti per camorra a Ercolano? Non la smetteremo ne' di meravigliarci ne' di indignarci. Minzolini lo sappia - conclude Pardi - non riuscira' mai ad abituarci al suo modo di fare disinformazione. Possiamo comprendere - conclude Pardi - che gli ordini di Berlusconi di censurarci siano seguiti alla lettera, ma se anche un gruppo di terremotati e' considerato scomodo perche' contesta il governo e' davvero troppo''. (ANSA).
MANOVRA:IDV, CON FIDUCIA PRENDONO IN GIRO TUTTO PARLAMENTO (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Questo Governo di pasticcioni e cialtroni ha preso ancora una volta in giro l'intero Parlamento, costringendolo a lavorare su un provvedimento che già sapeva non sarebbe stato possibile modificare''. Lo sostengono i presidenti dei Gruppi Italia dei Valori di Senato e Camera, Felice Belisario e Massimo Donadi. ''A Berlusconi - proseguono gli esponenti IdV - non importa nulla del futuro del Paese: al premier interessa solo portare avanti le misure salva-cricca e i lodi salva-processi e per far questo ha bisogno di superare la disgregazione evidente nella maggioranza che lo sostiene, ricorrendo al voto di fiducia su un provvedimento, come la manovra di Tremonti, che non risolve alcun problema economico pur continuando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini onesti''.
Giovani/ Donadi:Pugno al volto Barbato, Fini prenda provvedimenti _Le sue parole non giustificano una reazione così violenta Roma, 7 lug. (Apcom) - Il presidente dei deputati dell'Idv, Massimo Donadi, ha chiesto alla presidenza della Camera di convocare un ufficio di presidenza che acquisisca le registrazioni della rissa avvenuta questa mattina in Aula e prenda dei provvedimenti disciplinari nei confronti di quei deputati che si sono scagliati contro il deputato dipietrista Francesco Barbato. "A prescindere dalla condivisione o non condivisione di quanto affermato da Barbato - ha detto Donadi - non ho rinvenuto espressioni o ingiurie che possano aver giustificato una reazione così forte e violenta da parte di alcuni colleghi. Barbato è stato colpito con un pugno al volto: chiedo a Fini di acquisire le registrazioni interne all'Aula e di convocare l'ufficio di presidenza perché provvedimenti di natura disciplinare dovranno essere adottati".
CAMERA: IDV, SOLIDARIETA' A BARBATO PER AGGRESSIONE FISICA = (AGI) - Roma, 7 lug - "L'Italia dei Valori esprime la propria solidarieta' per l'aggressione subita in Aula, alla Camera dal collega Francesco Barbato oggetto gia' anche in passato e, frequentemente, di atti di intolleranza che oggi sono sfociati in una inqualificabile aggressione fisica". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Il fastidio per le opinioni dissenzienti - aggiunge Orlando - e' un'ulteriore conferma dell'aggressione di esponenti di questa maggioranza alle elementari regole di un Paese democratico. Non e' democratico, infatti, un Paese e sono indegni di rappresentarlo i membri della maggioranza che mortificano la minoranza e l'opposizione ignorando il merito delle questioni poste. Ormai hanno trasformato il Parlamento nel ricettacolo dei cattivi sentimenti di un 'dittatorello' e dei suoi lacche'. Dopo il Parlamento pieno di condannati per reati commessi fuori dall'Aula, adesso abbiamo criminali che operano all'interno dell'Aula parlamentare.(AGI)
Camera, Idv scrive a Fini: Video aggressioni venga reso pubblico Roma, 07 LUG (Il Velino) - "Gentile presidente, oggi in Aula e' accaduto un fatto di una gravita' che non ha precedenti. Come potra' verificare dai resoconti dell'Aula, a seguito di un intervento di Barbato che non aveva alcun contenuto offensivo o lesivo della onorabilita' di alcuno, si e' verificata una vera e propria aggressione fisica e violenta da parte di un numeroso drappello di parlamentari della Pdl, che pur trattenuti dagli assistenti parlamentari si sono letteralmente avventati contro Barbato, calpestando persone e cose e in particolare uno di questi parlamentari ha volutamente colpito con un pugno l'onorevole in pieno volto": e' quanto si legge nella lettera che il presidente dei deputati di Idv Massimo Donadi, ha inviato al presidente della Camera Gianfranco Fini. "Non conosco o non ricordo precedenti, non solo in questo Parlamento ma neanche in quelli di altre grandi democrazie europee, in cui un parlamentare debba subire una violenza fisica per la sola colpa di aver espresso una critica politica. Per questa ragione - continua - le chiedo di voler convocare un'immediata riunione dell'Ufficio di Presidenza della Camera, acquisendo altresi' tutte le registrazioni video dell'accaduto e provvedendo con opportuna e adeguata severita' a sanzionare tali inconcepibili comportamenti. Le rappresento, inoltre, l'apprezzamento che il mio Gruppo avrebbe qualora Lei ritenesse di rendere di pubblico dominio e quindi accessibili alla pubblica informazione suddette registrazioni video, in quanto riteniamo che questi fatti non possano essere sottratti alla conoscenza della pubblica opinione" si legge nella lettera.
GIOVENTU': CAMERA: IDV, ALTRO CHE RISSA E' STATA AGGRESSIONE (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Qualcuno sta cercando di far passare quello che e' successo in Aula come una rissa fra IdV e Pdl. In realta', ero li' e ho visto con i miei occhi, il collega Barbato e' stato vittima di una vera e propria aggressione fisica, ad opera di una nutrita schiera di noti onorevoli picchiatori, qualcuno dei quali condannato per atti di terrorismo nero''. Lo dichiara Antonio Borghesi, vicepresidente dei deputati di IDV. ''Difficile - continua Borghesi - che possa esserci una rissa quando i rapporti di forza sono 1 a 20. Da una parte c'era il collega Barbato, che esprimeva le sue critiche politiche, dall'altra la nutrita schiera di deputati del Pdl, che gli si sono avventati addosso, dando vita ad uno spettacolo indecoroso e vergognoso, condannato dallo stesso capogruppo Cicchitto''. (ANSA).
LODO ALFANO: BELISARIO "BERLUSCONI LO VUOLE PER PRESENTE E FUTURO" ROMA (ITALPRESS) - "Berlusconi e' campione mondiale di maratona: il suo unico scopo e' seminare la giustizia che lo insegue. Per raggiungere questo obiettivo si allena ormai da oltre 15 anni e, complice una parte della classe politica che lo asseconda su tutto, sembrerebbe ormai vicino alla meta". Lo dichiara, in una nota, Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama. "Peccato - aggiunge - che per raggiungere queste prestazioni abbia 'dopato' non solo se stesso, ma l'intero sistema. Per uscire da questo stato di disgrazia c'e' un solo modo, costringerlo ad andare a casa. Siamo certi che il Quirinale non abbia mai richiesto l'approvazione di una legge che tenesse il Capo dello Stato lontano dai processi. Non ne ha bisogno, cosi' come non ne avevano bisogno i suoi predecessori che sono stati tutti scelti nel ventaglio ormai sempre piu' ristretto delle forze realmente democratiche. Il lodo Alfano - conclude Belisario - lo vuole Berlusconi per il presente e per l'eventuale futuro. Del resto, quando la Corte costituzionale ha discusso e poi annullato il precedente Lodo Alfano a difendere questa ignobile norma ci sono andati soltanto gli avvocati del premier, non certo quelli del capo dello Stato". (ITALPRESS).
MANOVRA: BELISARIO "LA CIALTRONERIA NON HA LIMITI" ROMA (ITALPRESS) - "La cialtroneria non ha proprio limiti". Lo afferma il presidente del gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo il quale "alla vigilia dell'annunciato ricorso alla fiducia, dopo 40 giorni di permanenza della manovra al Senato, senza che governo e maggioranza abbiano accettato alcuna forma di confronto, il giorno prima del dibattito in Aula, il governo e il relatore hanno presentato una pioggia di modifiche emendative sconnesse, illogiche, superficiali, pasticciate che aumentano il caos normativo, non risolvono alcun problema economico, non stimolano alcuna forma di ripresa e di sviluppo, pur in presenza di una crisi allarmante". "Ma - conclude Belisario - Berlusconi e Tremonti degli italiani se ne fregano pensando solo ai lodi salva processi e al ddl intercettazione salva cricca". (ITALPRESS).
Libia, Idv presenta risoluzione su caso profughi eritrei Roma, 07 LUG (Il Velino) - "ll governo si impegni a riferire alle Camere sull'attuazione del Trattato con la Libia, con particolare riguardo al rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, affinche' dalle autorita' libiche venga garantito e assicurato l'effettivo rispetto dei diritti di legalita' internazionale". E' quanto si legge nella risoluzione, presentata in commissione Esteri della Camera, sulla vicenda che ha coinvolto i 250 immigrati eritrei. Lo annunciano in una nota congiunta l'onorevole Fabio Evangelisti e Leoluca Orlando entrambi componenti della commissione Esteri della Camera. "Inoltre - si legge nel documento - la risoluzione chiede al Governo di favorire quanto prima la ratifica da parte del governo libico della Convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati e la riapertura dell'ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati recentemente chiuso. Nella risoluzione - concludono Evangelisti e Orlando - l'Idv chiede di valutare la possibilita' che, di concerto con autorita' libiche, possano essere programmate ed effettuate visite periodiche di un rappresentante diplomatico italiano ai campi di transito e custodia per verificare le condizioni di detenzione e di salute di chi vi accede".
Immigrati, Orlando (Idv): A che serve permesso di soggiorno? Roma, 07 LUG (Il Velino) - "Svilupperemo un'azione parlamentare per chiedere che l'identificazione dello straniero avvenga durante i mesi e gli anni di carcere. Non e' ammissibile che si sia detenuti per 25 anni e, una volta scontata la pena, si debba venir nuovamente reclusi per l'identificazione". Cosi' Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv, che con una delegazione del partito ha fatto visita nel centro identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, vicino Roma. "Altro aspetto importante - ha aggiunto - e' quello della mancata consegna della cartella clinica al detenuto che esce dalla struttura carceraria e viene tradotto in questi Cie. Lo straniero vien privato di un diritto fondamentale quello di avere a disposizione la propria storia sanitaria. Sono cose che danno il senso della mancanza di attenzione nei confronti dell'immigrati. Ma l'obiettivo finale - conclude - risponde alla domanda: a cosa serve il permesso di soggiorno?". (com/gas)
INTERCETTAZIONI: IDV, RITARDO DOVUTO A GRAVISSIMI DIFETTI TESTO = (AGI) - Roma, 7 lug. - "Sarebbero bastati tre articoli per tutelare la privacy senza imbavagliare la stampa e, tanto meno, ostacolare le indagini". Cosi' Federico Palomba (IdV), vicepresidente della commissione Giustizia alla Camera, intervenendo oggi in Commissione. "Solo tre articoli - prosegue - uno in cui si precisassero i dati non pubblicabili; il secondo riguardante gli archivi, per consentire d'individuare i responsabili di fughe di notizie; l'ultimo che prevedesse sanzioni severe per chi venisse meno ai limiti di pubblicazione. Il fatto che questo testo sia stato ampliato a dismisura rende evidente che non e' finalizzato alla tutela della privacy, di cui noi siamo forti sostenitori, ma solo ad ostacolare la giustizia e a mettere il bavaglio alla stampa". "A questo e' dovuto il ritardo nell'esame del testo - aggiunge palomba - ed al fatto che due terzi degli italiani se ne sia accorto, mettendosi di traverso al provvedimento, cosi' come hanno fatto i custodi della giustizia, magistrati e forze dell'ordine, le sedi internazionali e lo stesso Quirinale". "Quanto al costo dello strumento intercettazioni - dice ancora palomba - sarebbe facilmente riducibile. Basterebbe eliminare le varie agenzie private ed istituirne una pubblica, gestita dal ministero della giustizia". "La maggioranza si renda conto che questo testo ha bisogno di cambiamenti radicali - conclude Palomba - diversamente non potra' mai diventare legge". (AGI) Ted
GIOVENTU':MURA,STOP A DDL MELONI SEGNO DIVISIONI MAGGIORANZA (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''Il rinvio in commissione della legge sulle Comunità giovanili, oltre ad accogliere con un giorno di ritardo quanto richiesto fin da subito dall'Italia dei Valori, costituisce un altro importante segnale dello stato di debolezza e confusione in cui versa la maggioranza almeno alla Camera dei Deputati''. Lo dichiara in una nota Silvana Mura deputata di Idv ricordando come il partito di Di Pietro fosse contrario nel merito del provvedimento. ''Ma va detto - aggiunge - che non si trattava di una legge di primo piano. Se il governo non riesce a controllare la propria maggioranza per condurre a termine l'esame di una legge come quella sulle comunità giovanili, qualcosa vorrà dire dal punto di vista politico e se non siamo ancora alla crisi, siamo almeno alla deriva parlamentare''. (ANSA).
GIOVANI:COMUNITA',BORGHESI "IN COMMISSIONE? ACCOLTA NOSTRA PROPOSTA" ROMA (ITALPRESS) - "Maggioranza e governo hanno finalmente accolto la proposta dell'IdV di rimandare in commissione il ddl sulle comunita' giovanili. Questa mattina la maggioranza ha proposto, con le stesse perplessita' e motivazioni espresse ieri dal gruppo Idv, la sospensiva, ieri votata solo dal nostro partito". Lo ha affermato in aula Antonio Borghesi, vicecapogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera durante la discussione sul ddl Meloni. "Ancora una volta - continua Borghesi - l'iter di questo provvedimento, spedito in fretta e furia all'esame dell'aula, e' frutto di un atteggiamento pasticcione di un governo e di una maggioranza confusa e spaccata al suo interno. Se si avesse dato subito seguito alla proposta dell'Idv forse si sarebbe evitata questa inutile pantomima". (ITALPRESS)
TERREMOTO: MASCITELLI (IDV), MARONI RIFERISCA IN PARLAMENTO (ANSA) - ROMA, 7 LUG - "Chiederò formalmente che Maroni venga a riferire in Senato su quello che è accaduto oggi a Piazza Venezia, con i terremotati dell'Aquila malmenati dalle forze dell'ordine". Lo afferma Alfonso Mascitelli, senatore abruzzese dell'Italia dei Valori, che insieme ad altri esponenti dell'IdV e al presidente Antonio Di Pietro ha preso parte alla manifestazione di protesta, "una manifestazione libera - sottolinea - una grande prova di dignità del popolo aquilano". Mascitelli, il quale rileva come soltanto grazie all'intervento di Di Pietro sia stato possibile ai manifestanti dirigersi verso il Parlamento, dove erano in programma incontri con i rappresentanti delle forze politiche di opposizione, ricorda che nella manovra "nulla è stato concesso a questi cittadini duramente provati dall'evento catastrofico dello scorso anno". In particolare, sottolinea Mascitelli, "per quanto riguarda il fisco, ieri è stato bocciato dalla Commissione Bilancio del Senato un emendamento IdV che proponeva la proroga di diciotto mesi, fino al 2011, per il pagamento in 120 rate mensili dei contributi ridotti al 40%. Evidentemente la grande propaganda berlusconiana ha fatto effetto anche sui parlamentari del centrodestra i quali credono che tutto sia a posto nell'area del cratere. Peccato, però - conclude l'esponente IdV - che non sia assolutamente così". (ANSA).
QUOTE LATTE: DI NARDO (IDV), CONDONI A FURBI E SALASSI A ONESTI = (AGI) - Roma, 7 lug. - "Cinque milioni che potevano essere dati ai terremotati e invece sono stati destinati a quei scaltri agricoltori che non hanno rispettato le regole. Chiediamo l'immediato ritiro di questo ulteriore emendamento vergogna". Cosi' il senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione agricoltura commenta l'emendamento Azzollini sulla sospensione del pagamento delle multe delle quote latte che prosegue: "tra l'altro, non vi e' assolutamente certezza che l'intervento del relatore per sanare gli 'splafonatori' delle quote possa costare davvero solo 5 milioni di euro per l'anno 2010, cosi' come previsto dall'emendamento perche' la spesa sara' sicuramente maggiore". "Condonare chi ha evaso le quote latte significa aiutare i furbi a discapito degli onesti. Su questo come su tutte le politiche per l'agricoltura il Governo e' stato assolutamente fallimentare. E' vergognoso che il prezzo dello scontro tra Pdl e Lega, come al solito, lo debbano pagare coloro che hanno rispettato la legge. E' ora di mandare a casa questo Governo". (AGI)
NUCLEARE: IDV, VERONESI NON SI PRESTI A GUIDA AUTHORITY (ANSA) - ROMA, 7 LUG - ''L'oncologo Umberto Veronesi non metta la sua notorieta' scientifica, l'importante lavoro che ha svolto per la ricerca e le speranze che ha dato alle tantissime persone malate di cancro al servizio della causa nucleare italiana'': lo dice Paolo Brutti, responsabile nazionale Ambiente per l'Italia dei valori a proposito dell'ipotesi di affidare a Umberto Veronesi l'autorithy per l'energia nucleare. ''E' noto a tutti - aggiunge il capo dipartimento Idv - che gli impianti nucleari mettono a serio rischio la sicurezza e la salute dei cittadini che vivono vicini alla centrali. Inoltre - continua Brutti - i pericoli che derivano da questi impianti nucleari rientrano proprio tra le cause della malattia alla quale Veronesi ha dedicato la sua professionalita'. Noi dell'Italia dei valori ci auguriamo - conclude - che l'oncologo non diventi lo strumento per una causa che danneggerebbe fortemente il Paese e i cittadini''. (ANSA).
OCSE:IDV "GOVERNO CHIUSO BUNKER ALL'ALBA DI RIVOLTA SOCIALE" ROMA (ITALPRESS) - "I dati della disoccupazione reale sono ben superiori a quanto registrato dall'Istat o dagli allarmanti dati lanciati oggi dall'Ocse che segnala un tasso di disoccupazione medio dell'8,7%. Questi numeri reali incendiano molto di piu' che qualsiasi discorso infuocato perche', mentre il governo e' chiuso nei bunker dei suoi palazzi d'oro, siamo all'alba di una rivolta sociale. Il Paese reale non ne puo' piu'". Lo ha affermato in una nota il responsabile dell'Italia dei Valori welfare e lavoro, Maurizio Zipponi. "Non passa giorno, infatti - continua Zipponi - che davanti a palazzo Chigi, piazza Montecitorio e davanti al ministero dello Sviluppo economico, non ci siano proteste e manifestazioni di lavoratori, precari che stanno perdendo tutto: il posto di lavoro, il reddito, gli ammortizzatori sociali e, quindi , la dignita' di sentirsi cittadini italiani".
OCSE, IDV: GOVERNO CHIUSO BUNKER ALL'ALBA DI RIVOLTA SOCIALE DATI ALLARMANTI "I dati della disoccupazione reale sono ben superiori a quanto registrato dall'Istat o dagli allarmanti dati lanciati oggi dall'Ocse che segnala un tasso di disoccupazione medio dell'8,7%. Questi numeri reali incendiano molto di più che qualsiasi discorso infuocato perché, mentre il governo è chiuso nei bunker dei suoi palazzi d'oro, siamo all'alba di una rivolta sociale. Il Paese reale non ne può più. Non passa giorno, infatti, che davanti a palazzo Chigi, piazza Montecitorio e davanti al ministero dello Sviluppo economico, non ci siano proteste e manifestazioni di lavoratori, precari che stanno perdendo tutto: il posto di lavoro, il reddito, gli ammortizzatori sociali e, quindi, la dignità di sentirsi cittadini italiani. Nello stesso tempo in tutte le regioni italiane, dalla Lombardia alla Sicilia, i tribunali stanno registrando un aumento vertiginoso di piccole e medie aziende che chiudono, di insoluti, di protesti e di fallimenti. In Italia una parte consistente dei giovani addirittura non è registrata tra coloro che cercano lavoro. Qualunque governo che avesse la dignità di chiamarsi tale partirebbe da un dato reale e cioè dal fatto che la manovra economica in discussione al Senato, combinata con il crollo del mercato e con la drastica riduzione dei consumi delle famiglie, sta generando un corto circuito sociale che rischia di essere ingovernabile per chiunque. La disoccupazione italiana, accompagnata da una totale assenza di politiche economiche di crescita in settori strategici, rende buio il futuro del'intero sistema Paese, fino a mettere in pericolo la collocazione internazionale della nostra economia, sempre più chiamata a concorrere con quelle emergenti, da quella cinese a quella indiana per finire a quella dell'Amerci Latina e, sempre meno in gradi di concorrere con quelle forti: tedesca francese e statunitense. Per l'Italia dei Valori questa è la critica più radicale che facciamo al governo Berlusconi che sta generando danni irreversibili al sistema delle imprese italiane e alle famiglie che non reggono più non tanto i consumi, ma quanto i fondamenti che tengono unito un nucleo familiare: e cioè la possibilità di poter pagare un affitto, o un mutuo, gli studi ai propri figli, proteggere il proprio futuro al di là del fatto che gli unici posti di lavoro proposi sono quelli precari. Che la disoccupazione italiana riguardi soprattutto i giovani e sia intorno al 30%, percentuale simile a quella delle donne, e ancora più accentuata nel Mezzogiorno, dice più di tanti discorsi politici e cioè che stiamo arrivando alla rottura di delicati equilibri sociali. Tutto ciò non c'entra niente con la Padania o con fanfaronate di questo genere. Anzi, anche al Nord si stanno verificando fenomeni di regressione sociale anche nel ceto medio degli artigiani, commercianti e delle piccole e medie imprese. Tutti strozzati dal credito che le banche riversano ai pochi amici che ruotano intorno alla Marcegaglia, che non perde giorno nell'inventarsi modifiche alla manovra finanziaria, favorevole forse solo alle sue imprese. Maurizio Zipponi
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